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Mar11262024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

Valentina Ferri dialoga con noi del suo ultimo libro

Valentina Ferri dialoga con noi del suo ultimo libro

Trieste – Valentina Ferri, nata a Milano, vive a Pavia,scrive su diverse testate femminili, periodici musicali e pagine di cultura, coniugando l’attività di scrittura con quella di interprete teatrale e di musicista. Ha presentato sabato scorso il suo libro alla Minerva “Quando il leone di ciberà di paglia” oltre ad avere al suo attivo tante pubblicazioni fra romanzi e saggi fra cui  "La ineluttabile modalità dell’udibile. Allusioni e strategie musicali nell’Ulisse di James Joyce", il romanzo "Il mare immobile", e insieme a Donatella Cei "Avevo otto anni e c’era la guerra. Storia a quattro mani con cucina". In uscita il suo testo teatrale "Urge la musica in ogni sillaba", dedicato a Gabriele D’Annunzio.

Abbiamo scambiato qualche battuta sul suo ultimo libro.

Questo tuo nuovo libro, “Quando il leone si ciberà di paglia” cosa ha di diverso dagli altri tuoi romanzi?

Forse il punto di vista, la voce. E' narrato attraverso un personaggio maschile: un ragazzino di tredici anni che cresce nei dintorni di Napoli e percepisce il mondo attraverso il suo corpo che cambia e lo disorienta. Uno sguardo diverso e una scrittura differente, creata apposta per lui potrei dire alcune parole sono inventate, rubate a una sorta di dialetto del sud.

Perché l’hai voluto?

Perché arriva un momento in cui bisogna fare i conti con il leone che ruggisce dentro di noi e il bue che, mite, reclama la sua paglia. C'erano da affrontare il male e il bene, e narrarli.

Antonio, Mimmo, Don Paolo tratteggiali con degli aggettivi  

Antonio: confuso, Mimmo: ribelle Don Paolo: perfiriuso, perfido.

Che il leone si cibi di paglia, come dice Isaia, che il mondo in sogno si capovolga, in una profetica rivoluzione, e si possa infilare la mano nella buca di un aspide senza essere più morsi… cosa speri possa suscitare… ti va di raccontarci?

Non è una domanda semplice! Questa di Isaia è una grande visione, un'utopia, un delirio? C'è chi dice “non accadrà mai!”. Io credo che in ogni gesto in cui siamo in sintonia con ciò che è “sacro” in noi il male non esista più. Perché noi siamo l'aspide che morde e anche la mano che cerca nella profondità della buca. Ma possiamo sperare come dice Antonì, che alla fine il mondo “sia tutto accordato giusto, come quando si canta a messa e la tua voce è uguale alla prima nota che suona l'organista per darti sicurezza”.

Punti di forza del tuo libro?

I punti di forza sono il linguaggio diretto, schietto e semplice, con il suo ritmo vicino al parlato a restituire il senso di fisicità della vita, prima di ogni altra cosa. E poi la tragicità dei personaggi, estremi tanto da divenire archetipici. La stessa storia di Antonio è un rito di iniziazione, un passaggio attraverso prove durissime, tra il male e il bene per giungere attraverso la parola a conciliare gli opposti. E' un romanzo apparentemente facile, ma che ha vari livelli di lettura

A che potenziale lettore lo dedichi, oltre ai tuoi genitori?

A colui che cerca, a chi crede nella parola.

Premuda presenta “Quando il leone si ciberà di paglia" di Valentina Ferri alla libreria Minerva

Premuda presenta “Quando il leone si ciberà di paglia

Trieste – Oggi sabato 28 febbraio alle 18, alla Libreria Minerva di via san Nicolò 20, Corrado Premuda presenterà "Quando il leone si ciberà di paglia" di Valentina Ferri, pubblicato da Galaad edizioni. Sarà presente l'autrice.

L'autrice, Valentina Ferri,scrive su diverse testate femminili, periodici musicali e pagine di cultura, coniugando l’attività di scrittura con quella di interprete teatrale e di musicista. Ha pubblicato il saggio "La ineluttabile modalità dell’udibile. Allusioni e strategie musicali nell’Ulisse di James Joyce", il romanzo "Il mare immobile", e insieme a Donatella Cei "Avevo otto anni e c’era la guerra. Storia a quattro mani con cucina". In uscita il suo testo teatrale "Urge la musica in ogni sillaba", dedicato a Gabriele D’Annunzio.


Qualche saggio del libro: “Bravo, Antonì. Quante volte se lo è sentito dire? Bravo, prega Antonì, obbedisci Antonì. Glielo sussurra la madre mentre lo veste da femminella e gli dice che tanto agli abiti lunghi ci si dovrà abituare, visto che farà il prete e salverà a tutti l’anima; lo ribadisce in seminario quel serpente di Don Paolo, per allontanargli la voglia di svelare che lui è un perfiriuso, un perfido, che si approfitta dei ragazzini. Ma Antonio, che ha tredici anni e oscilla “come un cornetto scacciaguai”, tace e mette le parole al buio. Chi lo capisce dove sta il male e dove il bene? Mentre sullo sfondo scorre l’Italia dei preti operai e la Chiesa di Paolo VI che in un Natale all'Italsider parla di rivoluzione e dice che lavorare è uguale a pregare, il cammino di Antonio si snoda tra foschi inciampi e castighi, letture sacre che tolgono la malinconia e incontri provvidenziali. Fino all’ultima, vera rinascita, quando tutto pare possibile. Anche che il leone si cibi di paglia, come dice Isaia, che il mondo in sogno si capovolga, in una profetica rivoluzione, e si possa infilare la mano nella buca di un aspide senza essere più morsi”

Buk 2015: omaggio alla libertà di pensiero e all’indipendenza della satira

Buk 2015: omaggio alla libertà di pensiero e all’indipendenza della satira

Modena - La Piccola e Media editoria italiana sostiene l'appello degli scrittori e intellettuali "Questo matrimonio non s'ha da fare", contro l'acquisizione di Rcs da parte di Mondadori. Nella giornata conclusiva di BUK Festival 2015 –  domenica 22 febbraio - molte case editrici protagoniste al festival hanno manifestato la loro solidarietà, sottolineando che “Il pericoloso processo di concentrazione è già in atto da almeno due decenni in Italia, e non c'è dubbio, che l'acquisizione di Mondadori renderebbe granitico l'oligopolio non solo delle scelte e dinamiche editoriali e produttive, ma anche di quelle distributive, strategiche e promozionali. A danno di quel minimo di pluralismo residuo, nel quale confidiamo per favorire il percorso di evoluzione socioculturale del Paese”.

 «Per questo - afferma il direttore artistico di BUK Francesco Zarzana, unitamente con le case editrici, fra le altre Mucchi Edizioni, Neo, Socrates, A.Car, Sagoma, Cartacanta e Società Editrice Il Ponte Vecchio -  l'auspicio è che l'antitrust accolga l'appello degli scrittori e intellettuali, cui si associano gli editori partecipanti a BUK 2015, osservatorio privilegiato sull'indipendenza dell'editoria italiana e della polifonia di pubblicazione e lettura in Italia».

Modena, dunque, capitale delle piccola e media editoria italiana con BUK Festival, che anche quest’anno ha calamitato al Foro Boario oltre 20mila presenze in due giorni, proponendo una sessantina di incontri, eventi, reading e atélier letterari.

A conclusione di BUK arriva anche la sigla del Protocollo che unirà tre festival europei: Modena BUK e le omologhe manifestazioni di Barcellona (Festival del Libro de Artista) e Tornous in Borgogna  (Salon Du Livre).

Prima tappa del gemellaggio in occasione della Giornata mondiale del Libro, il prossimo 23 aprile, con iniziative che coinvolgeranno i tre festival a Barcellona.

 In anteprima nazionale BUK ha presentato il volume Je suis Charlie: edito Sagoma, con saggi, poesie, ricordi, monologhi, dialoghi, racconti e vignette inediti  di quaranta artisti e maestri della satira italiani fra i quali Moni Ovadia, Alberto Patrucco, Sergio Staino, Vinicio Capossela, David Riondino, Paolo Hendel, Amadeus, Maurizio Milani, Flavio Oreglio, Max Pisu, Cochi Ponzoni, Saverio Raimondo, Vincenzo Sparagna, Spinoza.it, Dario Vergassola. Festeggiata a BUK 2015 anche la scrittrice modenese Barbara Baraldi, autrice di thriller e romanzi per ragazzi, una voce di donna preziosa per il mondo del fumetto: è infatti sceneggiatrice delle storie di una serie cult, Dylan Dog di Sergio Bonelli e ha contribuito a creare la serie Disney “Real Life” pubblicata in svariati Paesi del mondo.

INFOBUK: www.bukfestival.it Progettarte- Via Puccini, 154 – 41121 Modena  tel346/6976504 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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