Cultura
“Tito e i suoi compagni” di Pirjevec al caffè San Marco
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- Pubblicato Lunedì, 27 Aprile 2015 09:25
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
Trieste – Martedì 28 aprile alle ore 18 introdurrà Stefano Lusa, il libro “Tito e i suoi compagni” di Jose Pirjevec, al Caffè San Marco, l'unica biografia di Tito e del suo apparato di potere: una monumentale opera di ricerca storica e un racconto incalzante nel cuore di tenebra del Novecento.
Dittatore che sembra sfuggire alla definizione del tiranno, oppositore di Stalin, artefice di un modello socialista alternativo e promotore del movimento dei "paesi non allineati", oggetto di caricatura dopo lo sfacelo della Jugoslavia, Tito è una figura di estrema complessità e interesse storico.
Dall'infanzia alla surreale agonia nei suoi ultimi anni, Joze Pirjevec ci consegna un resoconto completo, equilibrato, esauriente e di estrema leggibilità della vita di Tito, del suo mondo e dei suoi compagni, che rappresenta al medesimo tempo una storia appassionata della ex Jugoslavia.
Despota o ribelle? Nonostante trentacinque anni di dittatura, non si può considerare Tito come un tiranno alla stregua di Stalin: al contrario, proprio perché si era ribellato al terrore staliniano, istituendo in Jugoslavia un socialismo «autogestito» dal volto umano, Tito è rimasto nella memoria di molti suoi «sudditi» come un uomo a cui essere grati. La Jugoslavia che lasciò alla sua morte era decisamente diversa da quella del 1945: era passata dal regime centralizzato staliniano al «socialismo di mercato», conoscendo una rapida industrializzazione, grazie a cui le masse popolari godettero di una costante crescita della qualità della vita, anche se dovuta in gran parte ad aiuti esterni. Per quanto il potere fosse nelle mani del Partito, il sistema autogestito permetteva ai cittadini di esercitare qualche influenza sulla vita politica. L'opposizione era proibita, ma la vita intellettuale non era soggetta a censura preventiva e le frontiere erano davvero aperte al passaggio delle persone e delle idee. Senza Tito, non ci sarebbe stata la frattura con Stalin. A suo favore vi è pure la sua epica ribellione a Hitler e a Mussolini che assicurò ai popoli jugoslavi la vittoria sui nazifascisti. Inoltre, a partire dagli anni Cinquanta, riuscí a sottrarsi al canto delle sirene dell'Occidente, mettendosi a capo dei Paesi «non allineati». Non va però ignorato il fallimento del regime di Tito, incapace di conservarsi senza la sua forza di coesione, e di sviluppare l'esperimento dell'autogestione in una democrazia moderna e pluralista.
ANTICO CAFFE' E LIBRERIA SAN MARCO VIA CESARE BATTISTI 18 TEL 040 0641724
"L'alfabeto del XX secolo" al caffè San Marco: per celebrare la Giornata mondiale del Libro
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- Pubblicato Domenica, 19 Aprile 2015 20:50
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
Trieste – Le storie umane e professionali di Orio Vergani, grande firma del Corriere della Sera, scrittore, fondatore dell'Accademia Italiana della Cucina e di Vittorio Podrecca, creatore del Teatro dei Piccoli che hanno attraversato la Storia dell'Italia del Novecento, verranno raccontate il 23 aprile, in occasione della giornata mondiale per il libro. Si condivideranno letture tratte dal libro "L'alfabeto del xx secolo" in collaborazione con i soci del Circolo dei Lettori di Trieste. Assaporando protagonisti, eventi, luoghi e storie del Novecento, liberamente ispirato a Orio Vergani e Vittorio Podrecca, a cura di Barbara Della Polla Ferrante in collaborazione con CassiopeaTeatro, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Associazione Ersilio M., Circolo dei Lettori di Trieste Associazione Irreale Narrativa KM.0.
Sarà l'occasione per assaporare i piatti più rappresentativi della cucina friulana, toscana, milanese e romana e per vedere da vicino le marionette del Teatro dei Piccoli di Podrecca, da poco restaurate a cura del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
All'evento si accede solamente su prenotazione e fino all'esaurimento dei posti disponibili.
Per info e prenotazioni:Chiamare il numero 040 0641724 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
"Presenza armena in Italia 1915-2000" di Agop Manoukian alla Minerva
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- Pubblicato Mercoledì, 15 Aprile 2015 09:30
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
Trieste – Attualissimo il libro che verrà presentato, oggi mercoledì 15 aprile alle 17.30, alla Libreria Minerva di via san Nicolò 20 (Trieste), Adriana Hovhannessian presenterà "Presenza armena in Italia 1915-2000" di Agop Manoukian, pubblicato da Guerini e associati. Sarà presente l'autore.
Il libro La ricerca presentata in questo libro procede lungo un doppio binario. Da un lato esamina in che modo gli armeni giunti in Italia nel corso del novecento si sono integrati nella società italiana, quali strategie hanno elaborato nelle varie stagioni politiche per farsi conoscere, riconoscere accettare, e in che modo hanno saputo mantenere vivo il legame con le proprie origini anche attraverso la costruzione di un proprio "territorio" organizzativo e simbolico. Dall'altro, quasi specularmente, mette in luce come la società italiana sono entrate in contatto e hanno attivamente interagito con questi "stranieri", sforzandosi di scoprire, conoscere e valorizzare la cultura di cui essi sono portatori o semplicemente eredi. Fonti di tale ricerca sono stati gli archivi delle associazioni armene, libri e pubblicazioni periodiche, alcuni dossier familiari e anche le testimonianze di molti dei protagonisti.
L'autore: Agop Manoukian è nato a Como nel 1938 da madre italiana e da padre armeno. Possiede una formazione economica e sociologica. Ha lavorato e insegnato sociologia per una decina d'anni nelle università (Trento e Milano). Ha condotto ricerche di tipo storico sulle strutture familiari, la partecipazione politica e l'organizzazione di fabbrica. Ha preso parte attiva alla vita associativa della comunità degli armeni residenti in Italia. E' stato presidente dell'Unione degli armeni d'Italia, e ne è tuttora presidente onorario.
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