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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Holding con sede a Londra investe in una società di comunicazione pordenonese

Holding con sede a Londra investe in una società di comunicazione pordenonese

L'Holding londinese Elgo ha deciso di investire nell'assetto societario di una società di comunicazione pordenonese, dmyzero srl.
Questo sta portando a una rapida crescita dell'azienda pordenonese, che ora curerà la comunicazione delle oltre 25 aziende della holding londinese. Dmyzero ha deciso di arricchire la sua già nutrita compagine di 5 soci effettuando 3 assunzioni  a tempo indeterminato lo scorso dicembre; altre 2 ne sono previste nelle prossime settimane.


dmyzero srl ha sede a Pordenone (via Piave 26) e si occupa di comunicazione su due fronti tangenti: comunicazione aziendale ed editoria, brevettando un’inedita alchimia che si riflette nel nome della società, ispirato a quella che viene considerata la più bella equazione della fisica quantistica, ovvero quella formulata da Paul Dirac, fisico e matematico britannico premio Nobel per la fisica nel 1933. dmyzero riunisce infatti in sé due marchi: D'Orsi Studio opera nella comunicazione visiva attraverso lo studio delle strategie aziendali, la costruzione del brand, piani marketing, ufficio stampa e organizzazione di eventi, ed è capeggiato da Giuseppe D'Orsi, creativo che ha curato l'immagine di importanti brand internazionali. Safarà Editore è una casa editrice indipendente approdata nella distribuzione nazionale che si dedica alla pubblicazione di letteratura e saggistica internazionale.


Elgo Holding, con sede a Londra, è proprietaria di oltre 25 aziende situate in diversi paesi del mondo tra cui Inghilterra, Francia, Russia, Panama, Cina, Libano, Nicaragua, Azerbaigian, Guadalupa, Martinica e San Marino.
Il core business del Gruppo è la realizzazione di opere di edilizia civile e di impianti elettromeccanici. Elgo è impegnata anche nel campo della progettazione ingegneristica, domotica, carpenteria metallica, design d’interni, nel campo della commercializzazione di sistemi riscaldanti e di autosufficienza energetica e in quello della ristorazione.


L'incontro fra Elgo e dmyzero è avvenuto attraverso la collaborazione a un progetto di comunicazione per un'azienda dell'Azerbaigian, nella quale D'Orsi Studio si è distinta per la qualità del suo lavoro. Elgo ha scelto dunque D'Orsi Studio per sviluppare la comunicazione delle oltre 25 aziende del gruppo, nonché di acquisire la casa editrice per sviluppare importanti progetti editoriali di levatura mondiale.

Imprenditore muore in un incidente con lo scooter: il cordoglio di Confcommercio

Imprenditore muore in un incidente con lo scooter: il cordoglio di Confcommercio

Pordenone - Lo scorso sabato 30 gennaio uno scooterista di 45 anni, il signor Gianantonio Tesolin, è rimasto vittima di un incidente in via Castelfranco a Pordenone attorno alle 15.15. L’uomo, che gestiva una pompa di benzina, stava percorrendo la via a bordo del motociclo quando, per cause in via di accertamento da parte della polizia stradale si è scontrato con una Bmw.

L’impatto è stato violento. I sanitari del 118, giunti immediatamente sul posto, lo avevano trasportato in condizioni disperate all’ospedale di Pordenone, dove è spirato.

L'incidente è avvenuto a poca distanza dalla casa dei genitori della moglie, dove il signor Tesolin si stava recando in visita. Il suocero accortosi dell’incidente è sceso in strada. Vedendo suo genero in terra, è stato colpito da malore e trasferito in ospedale.

Cordoglio per la scomparsa di Gianantonio Tesolin è stato espresso dall’Ascom-Confcommercio Imprese per l’Italia di Pordenone, a cui appartiene l’impresa di famiglia.

In una nota, Ascom fa sapere che “partecipa al grande dolore che ha colpito l’intera famiglia Tesolin, gestori da molti anni di impianti di carburante in città, per la tragica scomparsa di Gianantonio Tesolin, noto imprenditore che con la moglie gestiva da oltre quindici anni la stazione di rifornimento Esso di via Montereale”.

Per il presidente che guida la categoria provinciale aderente all’Ascom-Figisc , Claudio Favaro, è una grande perdita: “Gianantonio è sempre stato un grande lavoratore, disponibile con tutti e pieno di doti umane. Alla pompa di benzina serviva i clienti sempre con il sorriso, impegnato sempre a dare il meglio di se, soprattutto, con  professionalità. Poi la famiglia che adorava assieme alle due figlie. La scomparsa di Gianantonio ha profondamente colpito la nostra categoria di benzinai e per questo siamo molto vicini alla famiglia e al papà Armando che gestisce l’impianto di viale Grigoletti”.

Espressioni di cordoglio sono giunte anche dal presidente della Confcommerio del Friuli Venezia Giulia nonché provinciale, Alberto Marchiori, che ha espresso partecipazione e dolore alla famiglia, unitamente al direttore Ascom di Pordenone, Massimo Giordano.

L’attività imprenditoriale dei Tesolin si è sempre distinta all’interno della struttura associativa dell’Ascom-Confcommercio, tant’è che per molti anni sono stati i veri promotori della crescita e dello sviluppo della sezione terziario.

L'Audi gialla dei rapinatori data alle fiamme nella notte. Nessuna traccia dei banditi

L'Audi gialla dei rapinatori data alle fiamme nella notte. Nessuna traccia dei banditi

Treviso - L'Audi gialla al centro di una imponente caccia, da giorni, da parte delle forze dell'ordine, è stata data alle fiamme nel Trevigiano durante la notte tra il 25 e il 26 gennaio. I tre malviventi che la usavano, sentendosi braccati, hanno incendiato la vettura in aperta campagna, vicino ad un torrente, tra i comuni di Oné di Fonte ed Asolo.

Le fiamme hanno allarmato alcuni abitanti del posto che hanno chiamato i Vigili del fuoco. Sono intervenuti anche i carabinieri che hanno constatato che si trattava dell'Audi Gialla rubata a Milano lo scorso dicembre e con la quale tre banditi si sono resi protagonisti di rocambolesche fughe, sul filo dei 260 km/h e in contromano sul passante di Mestre. Dei malviventi, per il momento, non è stata trovata traccia.

Uno dei ricercati per la vicenda dell'Audi gialla si è presentato spontaneamente in questura a Torino per chiarire quello che ha definito "un errore". "Io sono innocente", ha detto agli investigatori l'uomo, un albanese di 32 anni, nella notte fra sabato e domenica. L'uomo ha affermato che anche le altre due persone raffigurate nelle fotografie diffuse sono estranee ai fatti.

L'uomo, arrivato da Forlì, si è fatto accompagnare in questura da un avvocato torinese. Agli investigatori, facendo riferimento alle fotografie che in questi giorni sono circolate sugli organi di informazione e sui social network, ha spiegato che conosce anche le altre due persone: due albanesi che, ha assicurato, oggi si trovano nel loro Paese; uno sarebbe anche detenuto.

L'uomo che si presentato in questura è risultato senza permesso di soggiorno. Il 13 gennaio gli era stato intimato di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni. Così è stato trattenuto al Cie di Torino. È in programma l'udienza legata al procedimento di espulsione.

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