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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Falsi prodotti Prada venduti online da un sito contraffatto: Fiamme Gialle scoprono truffa

Falsi prodotti Prada venduti online da un sito contraffatto: Fiamme Gialle scoprono truffa

Pordenone - La Guardia di Finanza di Pordenone ha messo a segno un'importante operazione che ha permesso di smascherare un canale informatico di vendita online di prodotti contraffatti della griffe di moda italiana "Prada". Lo hanno reso noto le Fiamme Gialle in una nota diffusa il 22 gennaio.

La rete messa in atto dai truffatori partiva dalla Cina passando per la Francia, l’Olanda e l’Inghilterra. Per ingannare gli utenti del web era stato creato un sito web la cui denominazione sembrava non lasciare dubbi circa la sua autenticità e la conseguente originalità dei prodotti pubblicizzati.

A rendere ancora più plausibile la riferibilità del sito alla casa di moda era la sua accuratissima elaborazione grafica, nella quale erano ritratti prodotti originali, la cui complessa e costosa progettazione costituiva la prova del fatto che gli ideatori intendevano ingannare anche gli acquirenti meno sprovveduti.

Gli stessi prezzi dei prodotti offerti in vendita, equivalenti a quelli degli outlet ufficiali gestiti dalla griffe italiana, contribuivano a conferire credibilità al sito telematico, così come il sistema di pagamento, gestito dai maggiori circuiti di moneta elettronica, e di spedizione della merce affidato a primarie imprese del settore.

Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Pordenone, avvalendosi anche della professionalità del proprio personale specializzato in “computer forensics e data analisys”, hanno percorso a ritroso le tracce informatiche lasciate da alcuni ignari acquirenti riuscendo a ricostruire l’intera rete illecita.

Le indagini hanno consentito alle Fiamme Gialle di individuare in Francia, nel Dipartimento della Loira, la persona che in Olanda aveva registrato il sito collegato alla rete internet tramite un server collocato in Inghilterra.

Attraverso le indagini i finanzieri hanno appurato che una volta effettuati gli ordini telematici e accreditati i pagamenti su un conto corrente bancario localizzato nella Cina meridionale, precisamente nella regione del Guandong, i prodotti venivano consegnati da un corriere internazionale presso gli indirizzi degli acquirenti.

I beni, tuttavia, non potevano essere ritirati se non dopo avere pagato le inaspettate spese di sdoganamento dato che risultavano sorprendentemente spediti da Hong Kong.

A questa prima sgradita sorpresa ne seguiva un’altra, poiché i prodotti ricevuti, per quanto curati fin nei minimi particolari, non erano affatto autentici. Si trattava, infatti, di abilissime contraffazioni dei prodotti originali della casa di moda italiana come è stato possibile stabilire solo grazie agli occhi esperti dei suoi ispettori.

Per evitare ulteriori danni alla griffe italiana e impedire il protrarsi delle truffe per gli utenti di internet, le Fiamme Gialle hanno ottenuto dalla Autorità Giudiziaria pordenonese il sequestro e l’oscuramento del sito per ben 90 provider di tutto il mondo.

Sono in corso le rogatorie internazionali per chiudere il cerchio intorno alla rete criminale del falso.

Incendio in appartamento a Pordenone, in gravi condizioni il proprietario intossicato dal fumo

Incendio in appartamento a Pordenone, in gravi condizioni il proprietario intossicato dal fumo

Pordenone - Un anziano cittadino di 71 anni, di origini francesi, il signor Bertrand Allain Monnet, residente da molti anni a Pordenone, è rimasto gravemente intossicato, verso le 19 del 20 gennaio, nel suo appartamento al primo piano del condominio di via Caboto.

A causa di un incendio, innescato forse da una sigaretta non spenta e lasciata vicino a della carta, l’appartamento ha cominciato a riempirsi di fumo e monossido.

L’uomo è stato salvato appena in tempo, in un appartamento invaso dal fumo. Questo, ha reso difficile, per i soccorritori, orientarsi all’interno dell’abitazione.

L’intervento dei vigili del fuoco, accorsi sul posto subito dopo la chiamata ricevuta da parte del 118, è stato decisivo.

Il 71enne si trova ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Trieste, dove è stato trasferito per essere sottoposto alle terapie nella camera iperbarica.

Pordenone: bullismo digitale e tragiche conseguenze, indaga la Procura. Presto una legge su molestie online

Pordenone: bullismo digitale e tragiche conseguenze, indaga la Procura. Presto una legge su molestie

Pordenone - Procedono a pieno ritmo le indagini coordinate dalla Procura dei minori di Trieste sugli episodi di bullismo tramite cellulare e Internet che, secondo i primi dati emersi dall'inchiesta, avrebbero portato all'esasperazione la studentessa dodicenne che il 18 gennaio si è lanciata dalla finestra della sua abitazione a Pordenone.

"Nostra figlia ha bisogno di serenità e non possiamo permetterci un assalto mediatico. Ha dodici anni e deve stare lontano dai riflettori" ha detto il padre della ragazza ai giornalisti. La piccola si trova all'ospedale di Udine e non è in pericolo di vita.

Dalle prime ricostruzioni emergerebbe che la giovanissima sarebbe stata bersaglio di prese in giro via cellulare da parte di coetanei. La Polizia sta esaminando telefonini e computer su cui sarebbero transitati i contenuti molesti.

Molestie, diffamazione online, battute offensive, derisione pubblica, furto di identità digitale sui social network: si tratta di comportamenti diffusi tra adolescenti, che non si rendono conto della gravità di tali azioni.

E purtroppo non se ne rendono conto neanche i loro genitori, che rischiano sanzioni pesantissime nel caso di mancata sorveglianza.

Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2014 in Italia circa il 50% degli 11-17enni ha subìto qualche episodio offensivo, non rispettoso o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% è vittima più volte al mese. Tra i ragazzi che utilizzano il cellulare o internet, invece, il 5,9% ha denunciato di avere subìto ripetutamente azioni vessatorie tramite sms, e-mail, chat o sui social network. A essere maggiormente vittime di cyberbullismo sono le ragazze (7,1% contro il 4,6% dei ragazzi).

A maggio dello scorso anno è stato approvato un disegno di legge attualmente all'esame delle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera dei deputati, "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo".

La discussione verrà calendarizzata la settimana prossima. La presidente della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti, ha garantito che l'iter legislativo inizierà entro marzo.

Nel disegno di legge al momento è prevista la rimozione dei contenuti offensivi dalla rete, l'intervento del Garante della privacy, l'introduzione di una misura di ammonimento nel caso di reati commessi da minorenni ma con età superiore ai 14 anni e il potenziamento dell'educazione e della sensibilizzazione nelle scuole.

Non si esclude tuttavia l'introduzione di provvedimenti penali: "L'invasività di questo genere di molestia – ha detto la presidente della commissione Giustizia – resa capillare dalla tecnologia digitale, è tale che si deve intervenire anche sul fronte della repressione penale. Modulata in modo diverso se c’è un minore come vittima o come indagato".

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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