Scontro frontale tra due tram della storica linea Trieste - Villa Opicina. Otto feriti
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- Pubblicato Martedì, 16 Agosto 2016 16:53
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Scontro frontale martedì 16 agosto sulla storica linea di tram che collega Trieste e la località Villa Opicina, sul Carso. Otto persone sono rimaste ferite.
Gli infortunati, tra i quali i due autisti, non avrebbero in ogni caso riportato lesioni gravi e sono stati tutti immediatamente soccorsi e medicati dal personale del 118.
I tecnici dell'azienda Trieste Trasporti e i Vigili del fuoco stanno tentando di individuare le cause che hanno portato all'incidente.
A rendere meno gravi gli effetti dello scontro è il fatto che i tram viaggiano su un percorso molto impervio e, pertanto, a velocità molto bassa.
La Trieste Trasporti ha diramato un comunicato in cui si legge: ”Il sistema di controllo adottato da Trieste Trasporti, come da vigente regolamento di esercizio, prevede l’obbligo della segnalazione dei passaggi via radio in presenza di una quarta vettura in linea; l’inchiesta, immediatamente attivata dall’Azienda, che comunque rimane a disposizione per ogni altro tipo di indagine, dovrà accertare il più rapidamente possibile cosa non abbia funzionato in detto sistema di controllo".
Il sindaco di trieste Roberto Dipiazza ha espresso la sua vicinanza ai feriti ed ha chiesto all'azienda dei trasporti una relazione di quanto accaduto e l'avvio di un'inchiesta interna per accertare le responsabilità.
La linea di tram Trieste-Opicina, ripristinata nel 2014, rappresenta un simbolo della Trieste asburgica ed è molto frequentata da locali e turisti.
Fu inaugurata nel 1902 ed ha subito numerosi stop per motivi sia storici che tecnici. È l'unica linea in Europa ad avere un tratto di poco meno di un chilometro con una pendenza che raggiunge il 26%.
Allarme incendi boschivi sul Carso fra Trieste e la Slovenia. Bora e aria secca alimentano fiamme
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- Pubblicato Lunedì, 08 Agosto 2016 10:00
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Allarme incendi boschivi sull’area del Carso triestino e sloveno. Nel fine settimana si sono sviluppati roghi in varie zone.
Sul versante sloveno del Monte Carso, nei pressi di Caresana, domenica 7 agosto è andata a fuoco una vasta porzione di boscaglia. È rimasta visibile a lungo una colonna di fumo di dimensioni ingenti, che si poteva scorgere fino a Grado.
L’incendio è stato domato a fatica, infatti la bora che soffia a forte intensità ha alimentato le fiamme.
Sono intervenute squadre dall'Italia ed è stato attivato l'elicottero antincendio, che ha effettuato numerosi sorvoli.
Dovuti all’aria secca, al vento e al sole bruciante si sono sviluppati numerosi altri piccoli focolai che stanno impegnando i Vigili del Fuoco.
Altri incendi, fortunatamente di dimensioni più ridotte, prontamente domati dai pompieri, si sono verificati nella collina di Muggia e a Conconello.
Scoperta maxi evasione fiscale: società straniera a Trieste nasconde al fisco 107 milioni di euro
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- Pubblicato Sabato, 06 Agosto 2016 13:25
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Sono pari a 107 milioni i ricavi che una società, con sede dichiarata in Turchia e di fatto operante nel capoluogo giuliano, ha occultato al fisco italiano. La frode è stata scoperta dalle Fiamme Gialle del comando provinciale di Trieste.
Al termine di complesse investigazioni - sviluppate mediante l’’analisi di rapporti commerciali con clienti e fornitori, di banche dati e risultanze extra-contabili, oltreché con l’’effettuazione di indagini finanziarie - i militari hanno accertato che una multinazionale turca del settore logistico e dei trasporti merci ha operato attivamente per anni presso il porto franco di Trieste, attraverso una struttura imprenditoriale non dichiarata all’’amministrazione finanziaria.
La società, infatti, avendo comunicato alla Camera di commercio la costituzione di un mero ufficio di rappresentanza della casa madre, preposto quindi a svolgere solo attività di natura promozionale, non si era ritenuta soggetta al rispetto di specifici obblighi contabili e fiscali.
Dagli sviluppi delle indagini, anche arricchite da preziose informazioni acquisite per mezzo di assistenza amministrativa richiesta a organismi esteri, è invece emerso che l’ufficio di rappresentanza ubicato nel capoluogo giuliano altro non era che una vera e propria sede fissa d’affari, la quale, mediante l’effettuazione di prestazioni di servizi a favore di società straniere, ha palesato una concreta capacità gestionale, finanziaria e imprenditoriale, idonea a produrre reddito strumentale all’’attività di impresa esercitata dalla casa madre, da tassare però nel nostro paese.
Gli ingenti ricavi sono stati individuati attraverso la minuziosa ricostruzione delle operatività in territorio nazionale della società verificata.
L’amministratore in Italia della stabile organizzazione scoperta, residente da anni in città, è stato segnalato alla Procura della repubblica di Trieste per omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali relative alle annualità di imposta dal 2010 al 2014.
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