Cane antidroga della Finanza fiuta 13 kg di marijuana in un’auto. Arrestato il corriere
- Dettagli
- Categoria: Trieste
- Pubblicato Giovedì, 15 Settembre 2016 16:35
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - I militari del II Gruppo della Guardia di Finanza di Trieste, che operano presso il porto giuliano, hanno sequestrato un rilevante carico di marijuana nascosto all’interno di un doppio fondo trovato a bordo di una vettura albanese proveniente dalla Grecia, appena sbarcata presso il terminal passeggeri dell’ormeggio 57 del Porto di Trieste.
La Finanza passa normalmente al setaccio tutti i numerosissimi autoveicoli, camion e container in entrata ed in uscita dagli spazi portuali. Nell’ambito di tale routine l’automobile albanese è stata fermata per essere sottoposta a controllo.
Il conducente, K.L. albanese di 26 anni, sosteneva che stava venendo in Italia per sottoporsi ad accertamenti medici da un fantomatico specialista, il cui nome non risultava presente nemmeno sulla rete web, senza, peraltro, portare al seguito alcuna cartella, referto o medicinali.
Durante l’ispezione, condotta con il prezioso ausilio di Acab, uno dei più esperti cani antidroga in forza alle Fiamme Gialle triestine, i militari hanno rilevato il particolare interessamento del collega a quattro zampe, che ha fiutato qualcosa di sospetto in prossimità del sedile posteriore del mezzo.
Continuando nella meticolosa perquisizione, il successivo e più attento esame ha consentito di rilevare che il mezzo celava un “doppio fondo”, chiuso con un portello comandato elettricamente, che si sviluppava per tutta l’estensione dello schienale del divano posteriore.
I Finanzieri hanno scoperto che, all’interno del vano occulto erano nascosti ben 21 involucri ricoperti di cellophane dove, sotto uno strato di polvere di caffè utilizzato per tentare di camuffare le tracce olfattive, era contenuto un quantitativo di marijuana complessivamente pari a kg. 13,423 che veniva sottoposto a sequestro.
I Finanzieri hanno arrestato il cittadino albanese che è stato portato presso la Casa Circondariale di via del Coroneo a Trieste, a disposizione della locale Procura della Repubblica.
Al minuto spaccio, la sostanza stupefacente, destinata con molta probabilità a rifornire il mercato delle grandi città, avrebbe potuto portare ad un illecito ricavo di oltre 150.000 euro.
Violenza sessuale e tentata rapina: Polizia Locale rintraccia l’aggressore. Denunciato
- Dettagli
- Categoria: Trieste
- Pubblicato Mercoledì, 14 Settembre 2016 21:56
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Il fatto è accaduto all'inizio di luglio ma solo in questi giorni gli investigatori del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale sono riusciti a concludere l'indagine inchiodando alle sue responsabilità un 26enne triestino (G.S. le sue iniziali) che aveva assalito una giovane donna, addetta all'accoglienza del pubblico in un importante ufficio del centro città.
Quella mattina, erano da poco passate le otto, l'impiegata si trovava al suo posto di lavoro, all'ingresso del palazzo.
L’aggressore si era presentato con la scusa di chiedere delle informazioni, avvicinandosi alla dipendente; ma in un attimo aveva mutato l'atteggiamento cordiale e aveva manifestato le sue reali intenzioni aggredendo la giovane.
Questa, nonostante lo shock, aveva reagito divincolandosi dalla presa riuscendo a ripararsi in un angolo della stanza dove si trovava, riuscendo allo stesso tempo a distrarlo dai suoi propositi.
L'uomo allora aveva cambiato obiettivo e aveva iniziato a rovistare nella borsetta dell'impiegata fin quando un rumore lo aveva messo in allarme costringendolo a uscire dalla stanza.
L'impiegata aveva quindi chiuso a chiave la porta e chiamato i soccorsi. L’assalitore, vista la piega degli avvenimenti, era fuggito facendo perdere le sue tracce.
Il territorio veniva subito setacciato dal personale del 5° Distretto di Polizia Locale che ha raccolto successivamente tutti gli elementi di prova utili alle indagini.
Il Nucleo di Polizia Giudiziaria, coordinato dalla Procura della Repubblica, ha seguito le tracce evidenziate dai colleghi, a partire dalle immagini delle numerose telecamere collocate attorno all'area e dalla descrizione dell'aggressore fornito dalla vittima e da alcuni testimoni.
L'uomo era stato rintracciato dopo una decina di giorni dal fatto ma, per avere elementi concreti a suo carico, l'indagine è proseguita per tutto il mese di agosto fino alla scorsa settimana quando G.S. è stato convocato presso la sede del Nucleo e denunciato per violenza sessuale e tentata rapina.
Tragico incidente sul lavoro: titolare di una ditta di pulizie muore cadendo dal terzo piano
- Dettagli
- Categoria: Trieste
- Pubblicato Domenica, 11 Settembre 2016 21:31
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Un gravissimo incidente sul lavoro si è verificato sabato 10 settembre in uno stabile alla periferia di Trieste.
Il titolare di una ditta specializzata in pulizie è precipitato dal terzo piano di un appartamento ed è morto sul colpo.
L’uomo, il signor Moreno Gerzeli, 59 anni, era salito su una scala per pulire i vetri di una veranda quando, per cause al vaglio degli inquirenti, ha perso l’equilibrio ed è caduto, facendo un volo di più di dieci metri.
I soccorsi del 118, allertati dai condomini, sono giunti immediatamente sul posto ma non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’operaio.
Altri articoli...
- Un’autista della Trieste Trasporti insegue ladro e recupera portafoglio. Il grazie su FB
- Maxi evasione fiscale scoperta dalla Finanza di Trieste. Sequestri per 18 milioni di euro
- Infermiere dell’ospedale di Trieste sottrae il bancomat a un paziente in dialisi e ruba 7000 euro
- Figurava nullatenente in casa popolare: Finanza scopre evasore per oltre 1 milione
- Duino colpita da un incendio, a fuoco sei ettari di terreno. Fiamme domate in serata. Le foto
- Maxi operazione della Finanza: intercettati giovani diretti a Pago con droga per “sballo”
- Scontro frontale tra due tram della storica linea Trieste - Villa Opicina. Otto feriti
- Allarme incendi boschivi sul Carso fra Trieste e la Slovenia. Bora e aria secca alimentano fiamme