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Gio05022024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Dal 1° gennaio multe più salate per le infrazioni al Codice della Strada

Dal 1° gennaio multe più salate per le infrazioni al Codice della Strada

Roma - Dopo i rincari delle autostrade, ecco un'altra altra mazzata del nuovo anno per gli automobilisti: le multe a partire dal 1° gennaio 2013 costano mediamente il 6% in più. Contro gli aumenti ha protestato l’Asaps, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, che ha chiesto al governo di fermare l’incremento delle sanzioni.

Pagando la multa entro 5 giorni, tuttavia, l’importo sarà ridotto del 20%.

L’Asaps osserva che dal 1993 le multe hanno subito 9 aumenti biennali e l’incremento medio è stato almeno del 51% e salirà al 59%.

Un divieto di sosta che nel 1993 prevedeva una sanzione di 50mila lire (25 euro circa) a partire da gennaio costerà 39 euro. Parlare al cellulare senza auricolare mentre si è alla guida prevede oggi una multa di 159 euro, contro le 50mila lire di 10 anni fa.

Particolarmente colpite le infrazioni relative all'eccesso di velocità: entro 10 km/h la sanzione passa da 39 a 41 euro, fino a 82 euro per i mezzi pesanti; tra 11 e 40 km/h passa da 159 a 168 euro, fino a 336 euro per i mezzi pesanti; tra 41 e 60 km/h passa da 500 a 527 euro, fino a 1054 euro per i mezzi pesanti; oltre i 60 km/h, da 779 a 821 euro, fino a 1642 euro per i mezzi pesanti.

Assicurazione auto, dal 1/1/2013 dimenticarsi di rinnovare la polizza il giorno di scadenza si paga salato

Assicurazione auto, dal 1° gennaio dimenticarsi di rinnovare la polizza il giorno di scadenza si pag

Roma - Dal 1° gennaio 2013 dimenticarsi la data di scadenza della polizza della propria vettura può costare 798,00 € di multa e il sequestro del veicolo stesso e, in caso di sinistro, la mancanza di copertura.

Infatti nel secondo Decreto Sviluppo del Governo Monti, che il giorno 18.12.2012 è stato trasformato (con alcune modifiche) in Legge, si stabilisce che non è più in vigore il tacito rinnovo della polizza assicurativa automobilistica.

Secondo l’art. 22, i contratti di assicurazione per le responsabilità civili nella circolazione dei veicoli (R.C.A.) non potranno avere più durata pluriennale e non potranno più contenere la clausola di tacito rinnovo.

Ciò ha un vantaggio per l'assicurato: quello di non dover più spedire la raccomandata per disdettare la vecchia polizza. Quello che il legislatore voleva ottenere era proprio questo, dare cioè al cliente la possibilità di cambiare compagnia in modo veloce e semplice.

Purtroppo però bisogna tenere conto di quanto dicono i primi due commi delll’art. 1901 del Codice Civile: "Se il contraente non paga il premio o la prima rata di premio stabilita dal contratto, l’assicurazione resta sospesa fino alle ore ventiquattro del giorno in cui il contraente paga quanto è da lui dovuto. Se alle scadenze convenute il contraente non paga i premi successivi, l’assicurazione resta sospesa dalle ore ventiquattro del quindicesimo giorno dopo quello della scadenza".

In buona sostanza la validità del contratto assicurativo per i 15 giorni successivi alla scadenza annuale della rata è operativa solo nei casi in cui le polizze prevedano il tacito rinnovo ed in assenza di regolare disdetta o esercizio del diritto di recesso.

In tutti gli altri casi la polizza assicurativa perde la sua efficacia alle ore 24.00 del periodo di validità indicato nel contratto stesso.

Il rinnovo automatico della polizza dava anche diritto all’estensione automatica della copertura per altri 15 giorni; tolleranza di cui dal 01.01.2013 l’assicurato non potrà più beneficiare, con tre conseguenze rilevanti: sinistro non coperto dopo la scadenza della polizza; sanzione di 798,00 euro; sequestro della vettura.

Buongiorno 2013: poste e abbonamento TV si pagano di più dal 1° gennaio

Buongiorno 2013: poste e abbonamento TV si pagano di più dal 1° gennaio

Roma - Ecco le prime "sorprese" per l'anno nuovo: francobolli e canone TV più cari. Di poco, ma aumentano. Le Poste: spedire una lettera o una cartolina costerà 70 centesimi rispetto agli attuali 60 centesimi; una raccomandata costerà 3,60 euro contro gli attuali 3,30 euro.

L’aumento è stato approvato in una delibera dell’Agcom - la numero 640, "Approvazione della manovra tariffaria di Poste Italiane" - pubblicata sul sito dell’Autorità per le Comunicazioni alla vigilia di Natale, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Il ritocco interessa varie voci del tariffario postale e anche il prezzo per gli invii di corrispondenze all’estero: spedire una lettera in Europa o nel bacino del Mediterraneo costerà al minimo 85 centesimi contro gli attuali 75.

L'abbonamento alla TV aumenta invece di 1 euro e 50 centesimi. Considerando che gli abbonati sono circa 17 milioni, e gli evasori circa 5 milioni, si tratta di 18 milioni di euro che entrano nelle casse dello Stato.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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