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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Legge sulla diffamazione: Assostampa, i giornalisti sospendono lo sciopero di lunedì 26 novembre

Legge sulla diffamazione: i giornalisti confermano lo sciopero di lunedì 26 novembre

Roma - "Rispettosi della vita istituzionale del Paese, per gli stessi principi di adesione al dettato della Costituzione messi a rischio da proposte di legge devastanti, che ci costringono alla più forte protesta perché aggrediscono il diritto dei cittadini alla verità dei fatti di interesse pubblico e all’autonomia dell’informazione, accogliamo l’appello alla riflessione che arriva dalla seconda carica dello Stato".

"È un appello che, parimenti, va rivolto ai proponenti delle norme legislative in discussione in Senato. La riflessione sarà speculare a quella che avanzerà nel corso del processo legislativo".

"Nello stesso tempo la Fnsi rileva che, per la prima volta, la sua protesta, dopo la proclamazione di uno sciopero dei giornalisti, registra la convergenza piena della Federazione degli Editori sulle ragioni di una protesta determinata, sostenuta dai comitati di redazione, dalle associazioni regionali di stampa e da migliaia di colleghi, rendendo possibile una grande iniziativa comune per consentire a milioni di italiani di capire cosa sta accadendo, quale sia il senso di una battaglia civile per il diritto alle verità delle notizie, all’autonomia e al pluralismo dell’informazione".

"Lo sciopero può, perciò, essere differito e nella giornata di domani saranno considerate e comunicate le modalità esecutive di tutte le iniziative di protesta in campo sempre a partire da lunedì prossimo per un allarme democratico alto".

Il presidente del Senato, Renato Schifani, nel pieno e totale rispetto dell’autonomia di scelta sulla protesta deliberata dal sindacato della stampa, per la giornata di lunedì, “auspica fortemente” che questa iniziativa possa essere differita all’esito del voto finale dell’Aula di Palazzo Madama sul ddl relativo alla diffamazione. Voto che avrà luogo entro la giornata di lunedì.

“L’eventuale rinvio della protesta – precisa il presidente Schifani in un comunicato – potrà consentire alle organizzazioni sindacali una valutazione complessiva del testo esitato dal Senato, destinato, tra l’altro, a successiva valutazione da parte della Camera dei deputati. Tutto ciò – conclude il presidente del Senato – costituirebbe garanzia di quel clima di coesione sociale di cui l’Italia ha bisogno”.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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