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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

L'imprenditore triestino Di Finizio si prepara a trascorrere la notte sulla cupola di San Pietro

L'imprenditore triestino Marcello Di Finizio sulla cupola di San Pietro per protesta contro la Bolke

Roma - Il concessionario balneare triestino Marcello Di Finizio, già noto per i suoi atti eclatanti, salito nella serata del 2 ottobre sulla cupola di San Pietro, si prepara a trascorrere la notte su una sporgenza del monumento. Rispondendo ad un cronista, ha dichiarato che resterà sulla cupola "a oltranza. Scenderò solo se il governo si impegna a convocare subito un tavolo con i rappresentanti dei balneari e il ministro Gnudi".

I ministri Piero Gnudi e Enzo Moavero Milanesi, come riferisce una nota congiunta, si sono resi disponibili a incontrare l'imprenditore triestino "appena scenderà dalla Basilica". Gnudi precisa che "nel corso dei vari colloqui avuti nella notte con Di Finizio è stata sempre ribadita la piena disponibilità a un incontro che peraltro avrebbe potuto svolgersi alle 12.30 di oggi (3 ottobre, ndr), alla presenza di alcuni parlamentari che si occupano delle vicende relative alle concessioni balneari".

Di Finizio era riuscito ad arrivare fino all'ingresso come un normale turista e poi, raggiunta la sommità, ha esposto uno striscione contro "Monti e le tasse", dopo essere riuscito a superare tutti i controlli di filtraggio.

La Segreteria di Stato della Santa Sede ha preso contatto con le autorità italiane per trovare una soluzione. L'imprenditore, che gestiva un piccolo stabilimento balneare sulla riviera di Barcola (Trieste), ha chiesto di parlare con il premier Mario Monti.

Una piccola folla di turisti è in piazza San Pietro, mentre fotografi e cameramen sono stati allontanati oltre le transenne che dividono il territorio vaticano dalla italiana piazza Pio XII. L'imprenditore ha segnalato con una luce intermittente la sua presenza sulla piccola tettoia di un lucernaio, che ha raggiunto presumibilmente con tecnica da rocciatore assicurandosi a una fune.

Marcello Di Finizio è un piccolo imprenditore, capace ma sfortunato, concessionario demaniale marittimo del famoso ristorante-bar-stabilimento balneare triestino “La Voce della Luna”, distrutto anni fa da un incendio e da due successive mareggiate.

Di Finizio non è più in grado di  ricostruire il suo locale perché, ormai privo di mezzi e con le concessioni in scadenza al 31/12/2015, non gli è possibile finanziare l’operazione ricorrendo al credito bancario.

L'imprenditore si trova da ore sul tetto della cupola di San Pietro, rischiando di cadere nel vuoto, per protestare contro il sistema di assegnazione delle concessioni demaniali su cui operano le imprese balneari in attività. Questa procedura, frutto dell'applicazione della Direttiva servizi, detta “direttiva Bolkestein”, rischia di distruggere 30 mila imprese e di penalizzare gravemente lo stesso turismo balneare italiano.

Congresso dell'Unione delle Camere Penali: Schifani, giustizia lenta. Una cella sulle Rive di Trieste

Congresso dell'Unione delle Camere Penali: Schifani, giustizia lenta. Una cella sulle Rive di Triest

Trieste -"Avvertiamo tutti che i processi sono troppo lenti: la corruzione e la lentezza della giustizia sia penale che civile sono causa di effetti deterrenti per le imprese". Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani al XIV congresso dell'Unione delle Camere Penali, iniziato nel pomeriggio di venerdì 28 settembre a Trieste.

Per Schifani, la riforma della giustizia "passa attraverso un effettivo ruolo di terzietà del giudice, ma anche attraverso la fine della spettacolarizzazione dei processi".

"Non si chiede di non dare notizia - ha specificato Schifani -; si chiede che vengano filtrate per non coinvolgere mediaticamente soggetti anche estranei ai processi che troppo spesso finiscono sui giornali per notizie che non hanno alcuna attinenza con le inchieste ma che vogliono soddisfare solo la curiosità morbosa di qualche lettore".

Questo, secondo il presidente del Senato, "è il tema ancora non risolto delle intercettazioni, sul quale occorre mettere un punto fermo e definitivo. Se questo mezzo di indagine è indispensabile per l'accertamento dei fatti è altrettanto vero che siamo il paese dove vengonon disposte il maggior numero di intercettazioni".

Un altro tema fondamentale è per Schifani quello della violazione del segreto istruttorio "che è sistematica e che spesso rigurda personaggi noti all'opinione pubblica. E che avviene spesso ancor prima che gli uffici della Procura abbiano formulato le richieste di rinvio a giudizio al Gip".

Intanto, nell'ambito del Congresso, l'Osservatorio carceri dell'Ucpi (Unione camere penali italiane) ha allestito una cella per denunciare il problema del sovraffollamento delle carceri. Il "modellino" è stato collocato sulle Rive, di fronte alla Stazione marittima, sede del Congresso, e attira molti curiosi.

Nella sua ristrettezza, la cella è addirittura un po' più spaziosa di quelle che solitamente ospitano i detenuti. Dentro, ci sono due letti a castello e una riproduzione di come i detenuti usino la fantasia per arredare la loro "dimora" senza sprecare il poco spazio a disposizione, ad esempio con una mensola costruita con le stecche di sigarette.

Il visitatore entra nella cella e viene accolto da una registrazione di voci e suoni che danno l'idea, con un velo di ironia, di cosa sia la vita in carcere, anche con l'intento di far percepire il detenuto "uno di noi", una persona che sta pagando il suo debito e che poi deve essere riaccolta nella comunità.

Nominato il nuovo presidente del Tar del Friuli Venezia Giulia

Nominato il nuovo presidente del Tar del Friuli Venezia Giulia

Trieste - Il nuovo presidente del Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia è il dott. Umberto Zuballi.  Per il dott. Zuballi si tratta di un ritorno a Trieste, che avviene dopo dodici anni e dopo aver maturato altre importanti esperienze professionali, per otto anni a Venezia, con il Tar del Veneto, e per altri 4 anni e mezzo  nella sede staccata di Pescara del Tar d’Abruzzo.

Il presidente è stato ricevuto venerdì 21 settembre nel salotto azzurro del palazzo municipale di Trieste dal sindaco Roberto Cosolini. Giovedì 20 settembre era invece a Udine per un colloquio con il sindaco Furio Honsell.

Nel corso dei cordiali incontri di presentazione, sono stati esaminati aspetti legati a problematiche giuridiche e che riguardano in particolare la giustizia amministrativa.

Cosolini e Zuballi


Il presidente Zuballi ha confermato al sindaco Cosolini la volontà di favorire il massimo impegno a favore di una giustizia sempre più efficiente e capace di rispondere in tempi rapidi, auspicando inoltre l’arrivo di un magistrato in più, che ora manca, per azzerare così  l’arretrato.

“Il Tar è uno strumento indispensabile per la tutela dei cittadini ma anche degli enti locali, particolarmente prezioso per contrastare le degenerazioni della burocrazia”. Così il Sindaco di Udine, Furio Honsell.

“Sono stato molto lieto di conoscere il nuovo presidente, una persona molto esperta con cui ho convenuto circa l’importanza dell’istituto del Tar come strumento di tutela dei cittadini ma anche degli enti locali, in particolare in questo momento dove a livello normativo assistiamo ad un alluvione normativa che deriva anche da decenni di berlusconismo” ha dichiarato ancora Honsell, nel ricordare come già “il Consiglio comunale, anche sua mia sollecitazione, aveva espresso una mozione di appoggio alla richiesta di potenziamento dei giudici del Tar Fvg”.

 

 

 

 


 

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