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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Imprese del settore edilizio del Fvg alla fiera Turkeybuild

Imprese del settore edilizio del Fvg alla fiera Turkeybuild

Il Friuli Venezia Giulia sarà presente con alcune sue imprese a Turkeybuild, fiera di riferimento  per il settore edile. Dal 2 al 6 maggio tre imprese regionali saranno in fiera a Istanbul assieme ad Aries (Azienda speciale della Camera di Commercio di Trieste) che grazie a un’apposita serie di cataloghi presenterà il Friuli Venezia Giulia delle costruzioni e dell’arredo.
A Istanbul, negli stessi giorni, dall’1 al 4 maggio, sarà presente anche il presidente camerale, Antonio Paoletti, in qualità di vice presidente Unioncamere, per la missione economica nazionale guidata dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il cui momento clou sarà il forum economico Italia-Turchia del 2 maggio.

Oltre alle imprese Holiday di Trieste (segnaletica civile e navale), Pontarolo di Pordenone (nuove tecnologie per l’edilizia) ed EXA di Udine (estrusione materiali termoplastici) che saranno in fiera a Turkeybuild con un’ampia area dedicata, altre 12 imprese regionali hanno colto l’opportunità di presentarsi su questo mercato senza alcun costo potendo esporre il proprio materiale informativo in una rassegna di cataloghi.

Turkeybuild, giunta alla 35ª edizione, è la più grande e più importante fiera dedicata ai materiali da costruzione per l’area balcanica, la Russia e i Paesi ex-sovietici, il Medio Oriente e il Nord Africa.

L’edizione 2011 di Turkeybuild Istanbul ha ospitato 111.320 professionisti turchi e stranieri su una superficie espositiva complessiva di 81.000 metri quadrati.

L’iniziativa si inserisce nel progetto regionale “Filiera Abitare FVG” che intende presentare le produzioni regionali del settore delle costruzioni, dell’edilizia e dell’arredo sui mercati internazionali, attraverso la partecipazione a fiere, l’accoglienza di delegazioni e missioni commerciali all’estero.








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Il CIPE ha approvato il progetto della Piattaforma Logistica del Porto di Trieste

Il CIPE ha approvato il progetto della Piattaforma Logistica del Porto di Trieste

TRIESTE - Grande soddisfazione in Autorità Portuale: la presidente Marina Monassi ha reso noto che il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica), nella seduta del 30 aprile, ha approvato e finanziato il progetto definitivo dello Scalo portuale di Trieste - Piattaforma Logistica, tra lo Scalo Legnami e il Punto Franco oli minerali.
Da Roma è arrivata quindi l’approvazione che dà corso al decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera, nel quale tra i finanziamenti del CIPE confermati erano stati già inseriti (in data 24 febbraio 2012) i 32 milioni di euro per la Piattaforma Logistica di Trieste.

«Si tratta di un risultato importante e un’attenzione fondamentale da parte del Governo italiano che con questo atto considera il Porto di Trieste strategico per lo sviluppo economico del territorio»: il presidente Marina Monassi ha commentato così l’intenso lavoro avviato da mesi tra l’Autorità Portuale e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.   

«Si può dire – ha proseguito Monassi - che inizia una nuova era di sviluppo per lo scalo giuliano, a ridosso dell’anno in cui il terminal contenitori ha fatto registrare un record storico (+50,12% le tonnellate trasportate nel settore contenitori), nell’anno in cui abbiamo avviato importanti azioni di rinnovamento infrastrutturale richieste dagli operatori portuali e iniziato un’azione di promozione dello scalo a livello mondiale: i tasselli di una strategia operativa tratteggiata nel piano industriale condiviso con gli attori portuali stanno portando i loro frutti anche in questa difficilissima fase economica internazionale».

Progettazione esecutiva, procedure di gara e due anni di cantiere porteranno alla costruzione di una banchina di circa 380 metri e un'area utile di piazzale portuale  di quasi 12 ettari, per complessivi 132 milioni di euro di investimento. Si tratterà di un nuovo terminal portuale la cui gestione verrà messa a bando.

L’Autorità Portuale ha già dato avvio alla procedura di gara per raccogliere le manifestazioni di interesse da parte degli operatori economici interessati alla realizzazione dell’opera.

Tale procedura di gara, attualmente in fase di svolgimento, avrebbe potuto essere a rischio per la revoca dello stanziamento di 32 milioni di Euro, già deliberati dal CIPE nell’anno 2006.

Con la rinnovata conferma da parte del CIPE dell’interesse strategico dell’intervento, l’Autorità Portuale può proseguire senza incertezze l’iter di gara per l’individuazione del soggetto cui affidare la costruzione e gestione del nuovo terminal portuale.








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Assemblea delle Generali: Perissinotto difende la politica del Gruppo

Generali Trieste

TRIESTE - L'Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Assicurazioni Generali S.p.A. si è riunita il 28 aprile con la presidenza di Gabriele Galateri di Genola. Approvato il bilancio dell'esercizio 2011: si è chiuso con un utile netto di 856 milioni di euro e un risultato operativo di 3,9 miliardi di euro. Gli azionisti riceveranno un dividendo unitario di Euro 0,20 per ciascuna azione che verrà posto in pagamento a partire dal 24 maggio prossimo.

Gabriele Galateri è stato confermato componente del Consiglio di Amministrazione, allineando la scadenza del suo mandato di carica a quella degli altri membri del Consiglio. A tale riguardo, in conformità a quanto prescritto dalla legge, Galateri ha dichiarato di possedere i requisiti di indipendenza previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Detiene 11.500 azioni ordinarie Generali.
Anche la politica in materia di remunerazione della Società e del Gruppo è stata in parte approvata dall'assemblea.

Nella parte straordinaria l'Assemblea ha approvato le modifiche dello statuto che renderanno possibile introdurre le "quote di genere" nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, rendere facoltativa la nomina del Consiglio Generale, porre limiti di età per l'assunzione delle cariche di componente del Consiglio di Amministrazione, di Presidente e di Amministratore Delegato.

Sulla base dei dati preliminari di fine marzo, i premi raccolti ammontano a 19,8 miliardi di euro, in crescita del 6,1% in seguito all'andamento positivo sia del segmento vita (+6,9%) sia di quello danni (+4,7%). Nei primi tre mesi dell'anno è stato confermato il buon andamento dei risultati operativi di tutti i settori: danni, vita e settore finanziario. In particolare, i rami danni evidenziano un ulteriore miglioramento. Prosegue, inoltre, la diminuzione delle spese.

"Quello di Trieste è un buon management". Così ha affermato Roberto Meneguzzo, amministratore delegato di Palladio e azionista delle Generali, dopo le critiche di Leonardo Del Vecchio all'amministratore delegato del Gruppo, Giovanni Prissinotto. Meneguzzo in assemblea ha votato a favore del bilancio delle Generali: rappresenta il 6,7% del capitale tra cui il 3% della Delfin del fondatore di Luxottica oltre al 1% di Ferak e della Cassa Forense. Meneguzzo ha poi precisato che "abbiamo votato secondo la delega, che era di votare a favore".

Perissinotto ha risposto alle domande degli azionisti nel corso dell'assemblea dei soci, riprendendo i temi dell'intervista rilasciata da Leonardo Del Vecchio al Corriere della Sera, in cui lo invitava a dimettersi per il fatto di essersi trasformato da assicuratore a finanziere. Secondo Del Vecchio, Perissinotto avrebbe messo a rischio capitali in operazioni di natura finanziaria come Telecom, Vtb, Kellner e Citylife oltre agli investimenti in titoli greci.

Perissinotto davanti agli azionisti ha sottolineato che "siamo investitori e non finanzieri, e siamo sottoposti a molte regole e controlli". La natura del nostro business è che "riceviamo premi che dobbiamo investire e poi dare la prestazione. Se tenessimo i premi in liquidità saremo destinati a fallire".

L'amministratore delegato di Generali, il tarvisiano Sergio Balbinot, ha sottolineato il valore delle attività in Est Europa. "Non c'è nessuno che in Est Europa realizzi un utile operativo di quasi mezzo milirdo di euro". Balbinot ha quindi sottolineato la scelta strategica di puntare sul Centro ed Est Europa, Asia ma anche nell'America Latina.

"Sulla Grecia - ha poi precisato Perissinotto - non sono previste altre perdite". Sul tema dei titoli greci, Perissinotto ha ricordato che le Generali hanno aderito alla conversione. "Abbiamo venduto i bond greci fino a quando è stato possibile - ha detto - fino a quando c'era liquidità. Quando questa è finita, il rischio era vendere a prezzi inferiori a quelli della conversione".








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