Economia
Il Fvg riferimento per i Paesi del Centro Europa
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Mercoledì, 18 Aprile 2012 11:29
- Scritto da Tiziana Melloni
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Con i suoi 18 Paesi membri, l'Ince (Iniziativa Centro Europea, Central European Initiative) copre un territorio con 250 milioni di abitanti e svolge un particolare ruolo di ponte tra le macroregioni che già esistono o che sono in via di istituzionalizzazione nella parte orientale del continente. Il 17 aprile nella sede Ince di Trieste si è svolto un seminario di approfondimento sul ruolo e sulle attività dell'organizzazione, rivolto a funzionari e dirigenti della Regione Friuli Venezia Giulia e delle società partecipate.
Obiettivo dell'iniziativa, la prima del genere, è stato offrire una panoramica delle potenzialità di una realtà internazionale localizzata in regione, che svolge un ruolo attivo come strumento a servizio della cooperazione regionale e dell'integrazione europea.
Il seminario ha fornito un'occasione di approfondimento rispetto allo straordinario potenziale di collaborazione esistente tra il ruolo istituzionale di organizzazione intergovernativa quale è l'Ince e la vocazione internazionale ed europea che contraddistingue la Regione Friuli Venezia Giulia. Nel dare il benvenuto ai partecipanti, il segretario generale vicario dell'Ince, Giorgio Rosso Cicogna, ha sottolineato alcuni aspetti di questo potenziale con margini di reciproca soddisfazione quale la partecipazione di fatto della Regione stessa alle attività della strategia danubiana della Commissione Europea. "Il peculiare valore aggiunto dell'Ince è rappresentato da un accesso pressoché illimitato ai 18 paesi membri, a tutti i livelli, a cominciare da quello politico - decisionale e ciò costituisce una risorsa per la Regione".
L'assessore regionale alle Relazioni internazionali e comunitarie, Elio De Anna, ha evidenziato che il seminario contribuisce a una "visione globale di sistema" in linea con la strategia della Regione Friuli Venezia Giulia che mira a promuovere azioni comuni tra i vari attori regionali protagonisti della cooperazione internazionale. L'assessore ha sottolineato l'esigenza di "fare sistema" soprattutto per l'utilizzo dei fondi comunitari in vista della nuova programmazione comunitaria.