Economia
Assemblea delle Generali: Perissinotto difende la politica del Gruppo
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Sabato, 28 Aprile 2012 16:33
- Scritto da Tiziana Melloni
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TRIESTE - L'Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Assicurazioni Generali S.p.A. si è riunita il 28 aprile con la presidenza di Gabriele Galateri di Genola. Approvato il bilancio dell'esercizio 2011: si è chiuso con un utile netto di 856 milioni di euro e un risultato operativo di 3,9 miliardi di euro. Gli azionisti riceveranno un dividendo unitario di Euro 0,20 per ciascuna azione che verrà posto in pagamento a partire dal 24 maggio prossimo.
Gabriele Galateri è stato confermato componente del Consiglio di Amministrazione, allineando la scadenza del suo mandato di carica a quella degli altri membri del Consiglio. A tale riguardo, in conformità a quanto prescritto dalla legge, Galateri ha dichiarato di possedere i requisiti di indipendenza previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Detiene 11.500 azioni ordinarie Generali.
Anche la politica in materia di remunerazione della Società e del Gruppo è stata in parte approvata dall'assemblea.
Nella parte straordinaria l'Assemblea ha approvato le modifiche dello statuto che renderanno possibile introdurre le "quote di genere" nella composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, rendere facoltativa la nomina del Consiglio Generale, porre limiti di età per l'assunzione delle cariche di componente del Consiglio di Amministrazione, di Presidente e di Amministratore Delegato.
Sulla base dei dati preliminari di fine marzo, i premi raccolti ammontano a 19,8 miliardi di euro, in crescita del 6,1% in seguito all'andamento positivo sia del segmento vita (+6,9%) sia di quello danni (+4,7%). Nei primi tre mesi dell'anno è stato confermato il buon andamento dei risultati operativi di tutti i settori: danni, vita e settore finanziario. In particolare, i rami danni evidenziano un ulteriore miglioramento. Prosegue, inoltre, la diminuzione delle spese.
"Quello di Trieste è un buon management". Così ha affermato Roberto Meneguzzo, amministratore delegato di Palladio e azionista delle Generali, dopo le critiche di Leonardo Del Vecchio all'amministratore delegato del Gruppo, Giovanni Prissinotto. Meneguzzo in assemblea ha votato a favore del bilancio delle Generali: rappresenta il 6,7% del capitale tra cui il 3% della Delfin del fondatore di Luxottica oltre al 1% di Ferak e della Cassa Forense. Meneguzzo ha poi precisato che "abbiamo votato secondo la delega, che era di votare a favore".
Perissinotto ha risposto alle domande degli azionisti nel corso dell'assemblea dei soci, riprendendo i temi dell'intervista rilasciata da Leonardo Del Vecchio al Corriere della Sera, in cui lo invitava a dimettersi per il fatto di essersi trasformato da assicuratore a finanziere. Secondo Del Vecchio, Perissinotto avrebbe messo a rischio capitali in operazioni di natura finanziaria come Telecom, Vtb, Kellner e Citylife oltre agli investimenti in titoli greci.
Perissinotto davanti agli azionisti ha sottolineato che "siamo investitori e non finanzieri, e siamo sottoposti a molte regole e controlli". La natura del nostro business è che "riceviamo premi che dobbiamo investire e poi dare la prestazione. Se tenessimo i premi in liquidità saremo destinati a fallire".
L'amministratore delegato di Generali, il tarvisiano Sergio Balbinot, ha sottolineato il valore delle attività in Est Europa. "Non c'è nessuno che in Est Europa realizzi un utile operativo di quasi mezzo milirdo di euro". Balbinot ha quindi sottolineato la scelta strategica di puntare sul Centro ed Est Europa, Asia ma anche nell'America Latina.
"Sulla Grecia - ha poi precisato Perissinotto - non sono previste altre perdite". Sul tema dei titoli greci, Perissinotto ha ricordato che le Generali hanno aderito alla conversione. "Abbiamo venduto i bond greci fino a quando è stato possibile - ha detto - fino a quando c'era liquidità. Quando questa è finita, il rischio era vendere a prezzi inferiori a quelli della conversione".