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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Ideal Standard, ogni percorso possibile sarà preso in considerazione. La Regione in cabina di regia

Ideal Standard, ogni percorso possibile sarà preso in considerazione. La Regione in cabina di regia

Pordenone - Sfumate le precedenti ipotesi per il salvataggio del sito produttivo Ideal Standard di Orcenico di Zoppola, l'impegno comune verrà ora indirizzato ai fini di ottenere una valutazione tecnica di fattibilità rispetto ad un eventuale coinvolgimento del sistema cooperativo.

Nel corso della riunione svoltasi il 9 aprile a Pordenone, nella sede della Regione, alla presenza di presidente e vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani e Sergio Bolzonello, del sindaco di Zoppola Francesca Papais, del presidente provinciale di Confindustria Michelangelo Agrusti, dei sindacati e dei rappresentanti dell'azienda, tutte le parti hanno confermato la rispettiva disponibilità a verificare ogni possibile percorso in funzione di un'auspicata manifestazione di interesse da parte di alti soggetti, mantenendo la cabina di regia in capo alla Regione.

L'azienda ha altresì ribadito la volontà di mantenere ad Orcenico l'attività produttiva inerente al wellness e di non avviare le procedure di licenziamento collettivo prima della scadenza della Cassa Integrazione in deroga.

Electrolux, nessun esubero fino al 2017 grazie a decontribuzione e contratti di solidarietà

Electrolux, nessun esubero fino al 2017 grazie a decontribuzione e contratti di solidarietà

Pordenone - Pordenone - Esito parzialmente positivo per la riunione sulla vertenza Electrolux svoltasi il 7 aprile al ministero dello Sviluppo economico fra governo, sindacato e regioni. Negli stabilimenti italiani l'azienda non prevede nessun esubero fino al 2017, grazie alla proroga della solidarietà e alla decontribuzione garantita dal governo.

"L'azienda si è impegnata a non licenziare, a proseguire il dialogo con il sindacato e a non intaccare i salari", ha riferito una fonte di Electrolux.

Un esito che - seppur con accenti diversi - viene giudicato dai presenti "un passo avanti", anche se le organizzazioni dei lavoratori, pur registrando il progresso compiuto dall'azienda, hanno giudicato ancora non sufficienti le prospettive indicate.

All'incontro - che si è svolto alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, di quello al Lavoro Giuliano Poletti e del Vice Ministro al Mise Claudio De Vincenti - hanno preso parte il Presidente della Regione Friuli Venezia, Giulia Debora Serracchiani, il Presidente della Regione, Veneto Luca Zaia, l'Assessore al Lavoro della Regione Lombardia Valentina Aprea, il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, l'Amministratore Delegato e il Direttore della Relazioni Industriali del Gruppo Electrolux Italia Ernesto Ferrario e Marco Mondini, i Segretari nazionali e territoriali di FIM FIOM UILM e UGL metalmeccanici e il Coordinamento delle R.S.U. della multinazionale.

Il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, ha confermato che fino al termine del piano industriale da 150 milioni, che scade nel 2017, non ci saranno licenziamenti né esuberi: "Il governo è pronto a fare la sua parte sia in termini di decontribuzione sia per la sua quota parte di investimenti ma dopo che sindacati e azienda avranno trovato l'accordo. Da parte nostra si tratterà di facilitarlo".

Il governo ha stanziato 15 milioni annui per la decontribuzione dei contratti di solidarietà, come chiesto dall'azienda, mentre Electrolux e sindacati hanno trovato la scorsa settimana l'accordo per prorogare i contratti di solidarietà già in essere e in scadenza nei quattro siti.

"Il punto positivo di oggi è la definitiva rinuncia di Electrolux a chiedere tagli di salario, grazie all'acquisita disponibilita' delle Istituzioni a supportare un eventuale accordo" ha detto Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore degli elettrodomestici.

I sindacati tuttavia osservano che il piano industriale Electrolux "resta quello già presentatoci a febbraio, in cui non ci sono più chiusure di fabbriche, ma a regime sussistono ancora moltissimi esuberi: nel 2018, secondo i piani aziendali, ci sarebbero 430 esuberi a Porcia, 270 a Susegana, 180 a Solaro, 160 a Forlì, più 150 precedentemente dichiarati negli staff".


 

Licenziamenti: sciopero e presidio alla Wartsila di Trieste e Genova contro il piano industriale

Licenziamenti: sciopero e presidio alla Wartsila di Trieste e Genova contro il piano industriale

Trieste - Uno sciopero di otto ore con presidio si svolge il 7 aprile davanti allo stabilimento di Trieste nell'ambito della vertenza della Wartsila Italia Spa, multinazionale dei grandi motori marini, la cui dirigenza ha presentato un piano con 130 esuberi (poi ridotti a 90) che i sindacati hanno rifiutato. Analoga protesta si svolge nello stabilimento di Genova.

La protesta - hanno spiegato i sindacati Fim Fiom e Uilm - proseguirà anche martedì 8 aprile con il presidio ai cancelli e con scioperi a scacchiera per indurre l'azienda a ripresentarsi al tavolo di trattativa con proposte diverse. I sindacati chiedono di non licenziare ma di elaborare un piano industriale che tenda a recuperare produttività e posti di lavoro.

Le RSU nello specifico ritengono che il piano presentato dall'azienda non porti "prospettive in termini industriali". Il Coordinamento Nazionale conferma che la "priorità della discussione deve essere sul piano industriale e quindi sulle prospettive della Wartsila Italia, che non possono nel modo più assoluto avere dei licenziamenti come obiettivo finale".

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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