Allerta meteo, venti da Sud portano pioggia e mareggiate. Neve abbondante sopra ai 1500m
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- Pubblicato Lunedì, 11 Gennaio 2016 11:23
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FVG - Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso per lunedì 11 gennaio un avviso di condizioni meteo avverse per temporali su Liguria, Toscana, Emilia-Romagna occidentale e Friuli Venezia Giulia e vento forte su Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria, con possibili mareggiate.
Le veloci perturbazioni che stanno interessando il nostro Paese portano da lunedì 11 gennaio piogge intense su Liguria, Toscana, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, con un'intensificazione della ventilazione nei bassi strati su gran parte dell'Italia.
Per lunedì sono attese precipitazioni nevose in aumento su gran parte dell’arco alpino, soprattutto in Lombardia, Trentino e Friuli Venezia Giulia. Possibili temporali di neve in Lombardia, specie tra Comasco, Lecchese e Bergamasco, ma anche sulle montagne della Venezia Giulia (Goriziano e Triestino).
La neve cadrà inizialmente sopra i 1400/1500 m, nel corso del pomeriggio la quota scenderà sopra i 1000/1100 metri, dai 1400/1500 m sulle Prealpi. Neve anche in Appennino settentrionale, segnatamente quello tosco-emiliano e sopra i 1600 metri.
In Lombardia a fine evento potranno cadere fino a 40/60 cm di neve fresca, fino a 30/40 cm in Veneto, 30/50 cm in Trentino, anche 50/70 cm sulla Venezia Giulia, fino a 60 cm sulla Val d’Aosta e fino a 30/40 cm sull’Appennino settentrionale.
Il Dipartimento della Protezione Civile, sulla base delle previsioni disponibili, ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quelli diffusi nei giorni scorsi.
L'avviso prevede, dalla mattina dell'11 gennaio, precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria, Toscana, Emilia-Romagna occidentale e Friuli Venezia Giulia.
Sono inoltre attesi venti sud-occidentali, forti o di burrasca, su Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Marche e Friuli Venezia Giulia, in estensione su Umbria, Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria, con possibili mareggiate lungo le coste interessate.
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata criticità gialla per rischio idrogeologico sui settori orientali del Friuli Venezia Giulia, sulla Liguria di Levante, sulla Toscana settentrionale, su parte dell'Emilia Romagna, sull'Umbria, sui versanti appenninici delle Marche, su parte dell'Abruzzo e del Molise, sui settori tirrenici di Campania e Calabria.
(nella foto: fermo immagine alle 11 dell'11 gennaio della webcam Promotur a Sella Nevea, 1800m)
Spruzzata di neve in Friuli Venezia Giulia. Attesi altri fiocchi e poi miglioramento. Le foto
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- Pubblicato Martedì, 05 Gennaio 2016 08:52
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FVG - Una spruzzata di neve ha imbiancato con un sottile velo il Friuli Venezia Giulia, con nevicate moderate nelle Alpi e Prealpi, ed in pianura a Udine, Cividale, Gemona, Palmanova e nelle province di Gorizia e Pordenone.
Nell'area di Trieste, neve sull'altipiano carsico e tratti gelati nella parte alta della città con chiusure in alcune strade particolarmente esposte al fenomeno: via Commerciale, Scala Santa, via Bonomea e limitrofe. Proteste da parte dei residenti per i disagi.
Qui le foto della nevicata sul Carso:
Nevischio sulla A23 tra Palmanova e Udine Sud, sulla A34 Villesse-Gorizia, sulla A4 e sui tratti prealpini delle Statali. Sono entrati in azione i mezzi spargisale. Non sono segnalati particolari problemi per la circolazione.
Secondo le previsioni Osmer, un moderato fronte atlantico transita lunedì sulla regione, incontrando uno strato di aria fredda al suolo, e martedì ne è atteso un altro.
Di notte e al mattino sono probabili formazioni di ghiaccio al suolo. Martedì 5 gennaio cielo in prevalenza coperto.
Dalla tarda mattinata e fino a sera precipitazioni deboli a ovest, da moderate a localmente più abbondanti ad est con neve inizialmente fino a fondovalle e poi oltre i 500-600 m circa.
Foto: Stefano Savini
Accordo tra Ministeri, il WWF potrà continuare a gestire l’Area Marina Protetta di Miramare
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- Pubblicato Martedì, 29 Dicembre 2015 17:10
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Trieste - “Tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) è stato sottoscritto un Accordo per permettere al World Wildlife Fund (WWF) di proseguire la sua attività nell'Area Marina Protetta di Miramare".
Lo ha reso noto il 29 dicembre 2015 l'assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti, il quale è stato informato in proposito dalla Direzione generale del MiBACT.
"L'Accordo, che risale a pochissimi giorni fa, è stato proposto dal MATTM - ha continuato Torrenti - e accolto con soddisfazione da entrambi i Ministeri. I termini dell'Accordo saranno successivamente comunicati in sede locale in modo da renderlo operativo”.
Ricordiamo che il WWF Italia aveva lanciato nelle scorse settimane una petizione online per preservare la sede dell’Area Marina Protetta di Miramare.
L’iniziativa ha permesso di raggiungere quasi 5000 firme ed ha ricevuto molti commenti favorevoli, di sostegno e di ammirazione per il lavoro svolto in questi trent’anni, da parte di famiglie, insegnanti ed educatori, amministratori, ricercatori e semplici cittadini, da Trieste ma anche da altre regioni d’Italia e dall’estero, dalla Francia al Brasile, dalla Svizzera all'Albania, dal Regno Unito all'Australia.
La Riserva Marina di Miramare è la prima area protetta creata in Italia, nata nel 1973 e istituita nel 1986 dal Ministero dell’Ambiente e dall’allora Ministero della Marina Mercantile. Per decreto di Stato la sua gestione è stata affidata al WWF Italia.
Le Aree Marine Protette (AMP) sono spazi di mare in cui gli habitat e le specie marine sono più sensibili e quindi le attività umane sono strettamente controllate, o addirittura totalmente limitate, allo scopo di creare rifugi sicuri per la vita marina.
Le AMP in Italia sono 27, oltre a 2 parchi sommersi che tutelano complessivamente circa 228mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa.
Ogni area è suddivisa, generalmente, in tre tipologie di zone con diversi gradi di tutela. Sono costituite da ambienti marini, dati dalle acque, dai fondali e dai tratti di costa prospicienti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere e per l'importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono.
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