Lo strano inverno 2016: siamo a febbraio ed è già primavera. Le foto della natura in risveglio
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- Pubblicato Venerdì, 12 Febbraio 2016 12:13
- Scritto da Stefano Savini
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Trieste - Non siamo neanche a metà febbraio e girando tra città e Carso le sorprese non mancano: sembra di trovarsi in primavera, con tutto il repertorio classico di questo periodo.
I fiori sbocciano, la fauna si accoppia e comincia a cercare dove nidificare. Le temperature in questo strano inverno si sono mantenute stabilmente al di sopra dei 10°, soglia che fa scattare le fioriture. Di conseguenza anche gli animali si risvegliano.
Tra pioggia e sole il clima è simile a quello di marzo - aprile. Anche le nevicate sulle Alpi nel fine settimana hanno avuto un carattere primaverile, con neve pesante mista a pioggia.
Potrebbe andar bene così ma non c'è da rallegrarsi troppo: il 2016 - lo rivelava a fine 2015 una proiezione del Met Office, l'Istituto meteorologico britannico - potrebbe essere un anno record per il caldo, ancor più del 2015.
Il riscaldamento climatico dovuto all'effetto serra, associato a fenomeni naturali come El Nino, potrebbe causare un rialzo medio delle temperature mai avuto in precedenza.
Oggetto di studio del Met è il triennio 2014, 2015 e 2016, con le temperature più calde mai rilevate strumentalmente sul pianeta.
Dopo un decennio di relativa stabilità, secondo l'analisi, sarebbe in vista una nuova accelerazione del riscaldamento globale.
Per i ricercatori britannici non si tratta di un caso: "stiamo vedendo gli effetti di energie accumulate negli oceani e nell'atmosfera, causate dai gas a effetto serra".
Di seguito la fotogallery:
(Foto di Stefano Savini @savinimages - licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte)
Perturbazione in arrivo da Ovest con piogge e nevicate su tutto il Nordest
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- Pubblicato Venerdì, 05 Febbraio 2016 16:14
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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FVG - Una perturbazione atlantica è in arrivo nel fine settimana a rompere una lunga fase di alta pressione che ha portato giornate belle ma nebbiose. L'assenza di precipitazioni è stata vista con preoccupazione dagli agricoltori.
I metereologi ora prevedono un aumento della nuvolosità da sabato 6 febbraio e piogge a partire dalle ore notturne. Domenica ci saranno precipitazioni sparse su tutto il Nord Est, con fenomeni più intensi sulle Prealpi e la pedemontana.
Le situazioni più pericolose si potrebbero verificare al Nord con piogge alluvionali in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sono attesi oltre 200mm di pioggia in poche ore.
Potranno verificarsi vere e proprie alluvioni lampo con frane, smottamenti e inondazioni. Dopo la grande siccità, arriverà forte pioggia su terreni secchi che faranno fatica ad assorbire l’impeto di queste precipitazioni.
Nella notte tra domenica e lunedì, e lunedì mattina il maltempo si concentrerà al Nordest, in Friuli Venezia Giulia,
Neve abbondante sulle Alpi, con possibili accumuli fino a 80 centimetri sopra i 1500/1600 metri e fino a 30 cm sopra i 1000 metri.
Siccità in Friuli Venezia Giulia, la Regione prepara strategie per una possibile emergenza
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- Pubblicato Sabato, 30 Gennaio 2016 15:24
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - L'assessore regionale all'Ambiente ed Energia, Sara Vito, promuoverà a breve un confronto con tutti gli enti e i portatori di interesse (direzioni regionali Ambiente e Risorse agricole, Protezione civile, Osmer Arpa, Consorzi di Bonifica, Produttori di Energia idroelettrica, gestori dei Servizi idrici, Associazioni di categoria e tutte le altre realtà coinvolte) per affrontare il tema della siccità provocata da un lungo periodo di carenza di precipitazioni.
"La situazione idrica in Friuli Venezia Giulia, nonostante l'importante deficit di precipitazioni, fortunatamente non è ancora a livelli di emergenza. Tuttavia ritengo sia assolutamente utile istituire fin d'ora un tavolo di concertazione", ha spiegato Vito, precisando che esso "sarà luogo di discussione di importanti temi quali l'uso oculato della risorsa idrica e una gestione coordinata dei bacini idrici e degli invasi".
Per l'assessore "il quadro meteo climatico attuale, che sta interessando tutto il Nord Italia, perdura da tempo e implica inevitabilmente un costante calo delle riserve idriche, fenomeno ancora più acuito dalle poche precipitazioni nevose di questo inverno".
Di conseguenza "iniziare a ragionare per tempo sui possibili scenari che si possono prefigurare credo sia interesse di tutti ed è utile che la Regione promuova e coordini un momento di confronto", ha concluso.
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