Ogm: associazioni 'bio', Serracchiani fermi semine Monsanto
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- Pubblicato Venerdì, 21 Febbraio 2014 20:19
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FIRENZE - Il governatore del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani "fermi le nuove semine di mais Ogm da parte della Monsanto".
E' la richiesta avanzata dal presidente di Aiab (Associazione italiana per l'agricoltura biologica) Vincenzo Vizioli. Vizioli è intervenutoi a Firenze al convegno internazionale di agricoltura biodinamica intitolato 'Alleanze', che riunisce le tre principali realtà del 'bio' in Italia, Aiab, Federbio e Associazione per l'Agricoltura biodinamica.
"Serve un'alleanza politica - ha sottolineato - tra chi considera l'agricoltura biologica e quella biodinamica come il modello sostenibile di agricoltura da proporre nel panorama agricolo italiano. Proponiamo un'alleanza per la biodiversità".
Secondo Vizioli "per la prima volta c'è stato un decreto interministeriale che vieta la coltivazione di sementi ogm, e per l'appunto per la prima volta viene seminato il mais Monsanto, che viene coltivato e raccolto senza che ci sia un'azione di interposizione, giocando sul fatto che in quel decreto non ci sono le sanzioni".
La Serracchiani, ha concluso, "deve fermare le nuove semine della Monsanto e non limitarsi a dire che non può applicare sanzioni perché non sono contenute nel decreto".
Maltempo: Tagliamento, Noncello e Livenza, sale il livello. Attiva la Protezione civile
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- Pubblicato Giovedì, 20 Febbraio 2014 13:16
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Pordenone - Sale il livello di Noncello, Livenza e Tagliamento, per i quali è stato attivato il servizio di piena, a causa delle piogge intense che sono ricominciate a cadere nelle ultime 24 ore nel Pordenonese e in Friuli Venezia Giulia.
La situazione è comunque per ora sotto controllo da parte della Protezione civile regionale, che ha attivato nella notte 110 volontari delle squadre comunali, soprattutto per allagamenti di scantinati in pianura.
Rimane chiusa la Strada Regionale 251 "della Val Cellina" all'altezza di Barcis, a causa dell'esondazione del torrente Varma, oltre alla chiusura dei guadi di Murlis di Zoppola, Rauscedo e Malina.
Sono sotto controllo gli scarichi del sistema Cellina-Meduna, con l'attivazione del piano di laminazione della diga di Ravedis. Sotto il livello di guardia è l'Isonzo.
Agricoltura in Europa e sprechi alimentari. Se ne parla alla Casa Zanussi di Pordenone
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- Pubblicato Mercoledì, 19 Febbraio 2014 15:36
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Pordenone - La Politica agricola comune è uno degli snodi cruciali per l’Europa 2014 alle soglie della svolta elettorale, nello scenario ancora troppo statico della crisi. "La nuova Politica agricola comune equa ed ecologica. È davvero così? Ripartire dal cibo e dalla terra per un'agricoltura produttiva e sostenibile" è il tema dell’incontro che l’Irse, Istituto Regionale di Studi Europei, propone giovedì 20 febbraio, alle 15.30, nell'Auditorium del Centro Culturale Casa Zanussi a Pordenone, nell’ambito della della 30ª edizione del Corso di cultura economica intitolato “Voglia di + Europa. Quale?"
Per indagare le prospettive legate a una politica agricola comune, capace di rispondere efficacemente alle sfide globali e sempre più incalzanti del nostro tempo, l’Irse ha individuato uno dei maggiori esperti, il presidente della Società Italiana di Economia agraria Francesco Marangon, ordinario di Economia dell'Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università degli Studi di Udine. Introdurrà e coordinerà il dibattito Chiara Mio, docente di Economia aziendale dell'Università di Venezia e consigliere Irse.
Sostenibilità e lotta allo spreco alimentare – come sollecitato dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 19 gennaio 2012, che chiede l’istituzione di un Anno europeo contro lo spreco e il dimezzamento degli sprechi nei Paesi membri entro il 2025 – devono certamente rientrare fra i cardini portanti della nuova PAC.
Non a caso, l’Irse propone questo tema anche fra le tracce proposte agli studenti universitari del Concorso internazionale “Europa e giovani 2014” (il Bando completo al www.centroculturapordenone.it , scadenza il 22 marzo).
Solo in Italia, il valore economico complessivo dei prodotti sprecati nel settore agricolo è pari a 704.865.492 euro, un dato che si somma al comparto industriale con uno spreco pari a 1.266.591.807 euro, e al sistema distributivo per un ulteriore spreco pari a 1.583.512.147 euro (dati Last Minute Market – Università di Bologna).
"La flessibilità che la Politica agricola concede agli Stati membri - spiega Francesco Marangon – è un’opportunità per rafforzare la competitività del sistema agroalimentare, per creare nuovi network fra imprese e di filiera in grado di rilanciare ulteriormente l’export italiano nel mondo. Il comparto agroalimentare è tra i primi a risentirne l’onda d’urto del protezionismo: ad un’azione di chiusura ai prodotti primari di un Paese si collega immediatamente la reazione dell’area colpita".
Prosegue Marangon: "Le ricerche più recenti di economia agraria in campo nazionale indicano in ogni caso che la sensibilizzazione dei consumatori nazionali verso le produzioni locali certificate deve evitare di abbinarsi all’innalzamento di deleterie barriere al libero scambio, soprattutto quando esso garantisce flussi di prodotti contraddistinti da un alto grado di sostenibilità economica, sociale ed ambientale".
Francesco Marangon si è occupato di studi economici sui rapporti tra attività agricole e ambiente di valutazione dei beni e servizi paesaggistico-ambientali, con particolare riferimento ai problemi gestionali delle aree naturali protette. Tra le sue attività di studio figurano infine alcuni lavori in tema di ecoturismo ed enoturismo, nonché saggi sulla valutazione di impatto ambientale.
La partecipazione è aperta a tutti , gradita la segnalazione alla Segreteria Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 0434 365326
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