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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: tempo di bilanci e anticipazioni

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: tempo di bilanci e  anticipazioni

Trieste - Il triennio 2013-2016 è stato molto significativo per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, sia dal punto di vista della gestione e della qualità dell’attività, sia sul piano delle rilevanti novità affrontate – che in parte hanno riguardato il sistema teatrale italiano nella sua interezza – sia, infine, per i successi e i risultati ottenuti.

Lo hanno sottolineato – nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Politeama Rossetti oggi lunedì 13 giugno, alla presenza del direttore Franco Però – il Presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Miloš Budin, assieme al vicepresidente Giuliano Abate ed ai consiglieri Fabia Bensi, Flavia Leonarduzzi e Chiara Valenti Omero.

Alla scadenza del loro mandato ufficiale, hanno infatti tracciato un resoconto del triennio trascorso, soffermandosi su alcuni aspetti di particolare rilevanza, di cui qui di seguito riportiamo una sintesi.

Il Triennio 2013-2016 ha visto la prima applicazione della riforma nazionale del settore teatrale promossa dal MIBACT. Il Teatro Stabile regionale ha predisposto il proprio progetto artistico e culturale puntando ai parametri di TRIC e come tale – “Teatro di Rilevante Interesse Culturale” – è stato confermato dal Ministero, secondo soltanto allo Stabile di Genova

Lo Stabile ha affrontato il fondamentale cambiamento basando le proprie scelte su onestà, realismo e concretezza in un momento di evoluzione e di prospettive non certe. Il teatro ha saputo tutelare in questo modo i propri soci e il pubblico cui si è potuto continuare ad offrire una proposta artistica ampia e di qualità. Tale linea assieme ad opportune scelte artistiche e gestionali hanno prodotto come primo evidente effetto una chiusura molto positiva di tutte le stagioni del triennio in oggetto, compresa quella appena finita che conclude con una positività di bilancio.

Il 15 settembre 2014 il Consiglio d’Amministrazione ha ritenuto di convergere sulla figura di Franco Però per la nomina a nuovo direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, carica sostenuta fino ad allora – e dal 1995 – da Antonio Calenda.

In armonia con le linee della nuova direzione, il Consiglio d’Amministrazione nel Triennio in oggetto ha sostenuto politiche culturali e artistiche di notevole importanza, aprendosi a nuove prospettive e rafforzando itinerari già avviati. In questo modo si è riconfermato il peso ed ilruolo del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia sia sul piano regionale che nazionale einternazionale.

Fra tali linee va evidenziata la scelta di confermare e incrementare la rete di sinergie sul piano nazionale. A conferma di questo sono state realizzate coproduzioni con Teatri pubblici, istituzioni e compagnieprivate di spessore nazionale (dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana e Spoleto58 Festivaldei 2Mondi per Porcile ad Artisti Riuniti per La scena, Scandalo, il prossimo Play Strindberg.

Una menzione a parte merita la produzione “record” Magazzino 18, varata nel 2013 e realizzata dallo Stabile regionale con il privato Promomusic, preceduta da accese polemiche sopite dal clamoroso successo che l’ha accompagnata dal debutto per tutti i successivi tre anni di repliche continue e sempre sold out, in Italia e all’estero.

Tutte le produzioni del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia del triennio hanno ottenuto apprezzamento in sede e circuitano ampiamente sul territorio nazionale.

Confermata naturalmente anche l’attenzione a quegli spettacoli di portata internazionale e di elevata qualità – eventi, musical, importanti nomi della danza – la cui programmazione ha reso questo Teatro Stabile un punto di riferimento in quest’ambito non solo sul piano italianoma riconosciuto anche all’estero e soprattutto nell’area dei Paesi vicini, dai quali tale propostariesce ad attrarre pubblico. Spettacoli artisticamente quotati come Cats nell’allestimentooriginale, Jesus Christ Superstar con Ted Neeley, Slava’s Snowshow, La Verità di Finzi Pasca onella danza Shadowland dei Pilobolus, Biancaneve del Ballet Preljocaj, gli show di RobertoBolle o Eleonora Abbagnato – per citare solo i maggiori titoli di questo triennio – rappresentanoun’offerta di qualità e di grande attrattiva per gli spettatori. Un esempio tra tutti è Notre Dame deParis approdato al Politeama Rossetti a chiusura della stagione 2015-2016 in un’imponenteedizione teatrale: ha battuto ogni precedente di presenze e incassi per uno spettacolo a teniturasettimanale al Politeama, registrando oltre 12.000 presenze e un incasso vicino ai 500.000 euro esuperando i precedenti record dei titoli più amati e riproposti quali Cats, Mamma Mia eMagazzino 18.

Molta attenzione è stata rivolta alla rete di collaborazioni e coproduzioni con altre realtà ed enti sul piano regionale e cittadino. Citiamo a tale riguardo l’importante collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno di Trieste avviata sia sul piano produttivo che su quello della sinergia e lo scambio di spazi, si è proseguito in questa stagione intrecciando la programmazione dei due enti per Quai Ouest - Approdo di ponente e la prestigiosa produzione del Teatro Nazionale di Lubiana Beneski Trgovec-Il mercante di Venezia. Si è collaborato inoltre per la realizzazione e promozione del calendario di eventi per il 400’ anniversario shakespeariano. In regione vanno ricordate le reciprocità interessanti con diverse realtà: fra tutte, il Mittelfest di Cividale che ha ospitato i debutti nazionali di Una giovinezza enormemente giovane, Scandalo e nell’edizione 2016 la collaborazione si rinnova per Play Strindberg. Una cooperazione che si esprime attraverso lo scambio di spettacoli e di spazi, ormai confermata e rinnovata da più stagioni, avviene anche conBonawentura/Teatro Miela che ospita una parte del cartellone “altripercorsi”.

Diverse e significative sono state le occasioni di collaborazione con altri teatri e istituzioni cittadine: fra queste va menzionata almeno la “Notte Blu” realizzata con grande successo in collaborazione con Barcolana 2015 e creata assieme alla Fondazione Teatro lirico “Giuseppe Verdi”, al Teatro Sloveno, al Teatro La Contrada ed al Teatro Miela: sinergia che si intende riproporre nella edizione 2016 della kermesse della vela.

Grande cura è stata riservata in questo triennio alla prospettiva internazionale: se da un lato si conferma l’apertura alle proposte dall’estero sul piano dell’attività di ospitalità, si è guardato con attenzione alla possibilità di collaborazioni internazionali – soprattutto in area mitteleuropea – anche sul piano della produzione. Un esempio in tale senso è stato lo spettacolo Nora Gregor, ilcontinente nascosto della memoria scaturito dalla collaborazione con lo Slovensko Mladinsko Gledališče di Lubiana, lo Slovensko Narodno Gledališče di Nova Gorica, lo Schauspielhaus di Graz.

Nella stagione appena conclusa l’orizzonte è stato ulteriormente ampliato sperimentando la proposta di spettacoli di prosa in lingua originale, come il già citato Beneski Trgovec-Il mercantedi Venezia in lingua slovena, Selbstbezichtigung-Autodiffamazione in tedesco e soprattutto l’Hamlet del Globe Theatre di Londra, ospitato in esclusiva italiana e affermatosi come uno degli eventi al top del cartellone.

Nella stagione a venire, assisteremo al frutto di un’ulteriore sinergia, intessuta con il Dramma Italiano di Fiume con cui metteremo in scena Racconti di costa e di mare, spettacolo che si snoda attraverso i racconti di grandi voci della narrativa istriana e giuliana.

 

Adotta uno spettacolo: tempo di bilanci e soddisfazioni

Adotta uno spettacolo: tempo di bilanci e soddisfazioni

Pordenone – Tanti gli studenti coinvolti esattamente 3742 studenti, coordinati da 100 insegnanti, 14 istituti scolastici, 30 spettacoli, 26 incontri con attori e registi, 52 fra video e materiali grafici pubblicati nel sito web: sono i “numeri” della diciottesima edizione di “Adotta uno spettacolo”, che ha chiuso pochi giorni fa la stagione 2015/2016 con un’iniziativa festosa, nella saletta incontri del Convento San Francesco, a Pordenone.

Dunque, ha raggiunto la maggiore età il progetto di educazione teatrale rivolto alle scuole secondarie di II grado, promosso dall’Associazione culturale Thesis con il sostegno della Fondazione Crup  e in collaborazione con il Comune di Pordenone, il Teatro Verdi, l’Ente regionale teatrale e diversi altri teatri della provincia. E si conferma strumento privilegiato di accostamento al teatro oltre che “grande educatore” della società civile, capace di “creare” non solo spettatori “ma soprattutto individui critici e consapevoli”, come ha sottolineato la curatrice del progetto, l’attrice e regista Carla Manzon, affiancata nel saluto dal vice presidente dell’associazione Thesis Luca Gianni. Entrambi hanno voluto rivolgere poi un ringraziamento speciale al Teatro Verdi di Pordenone, in particolare all’ex direttrice artistica del settore prosa Emanuela Furlan, “che con la sua collaborazione ha fornito al progetto un sostegno prezioso”,  

Dall’ esperienza dei ragazzi derivano gli scritti raccolti nel volume “Dopo la prima”,  che contiene quasi 900 recensioni mentre è possibile visionare i prodotti multimediali nel sito di www.adottaunospettacolo.it, interviste, testimonianze.

“Voci stupite  - così ancora Carla Manzon -  straordinariamente critiche, vivaci e incredibilmente mature, che, al nostro sguardo di adulti fanno sperare veramente in un “mondo salvato dai ragazzini” come diceva Elsa Morante”.

Un’altra importante sezione di “Adotta uno spettacolo”, sono stati gli incontri “Visti da vicino” che hanno permesso ai ragazzi, quasi 1700 presenze per 25 incontri in varie scuole della provincia, di parlare con artisti, campioni dello sport, giornalisti e tecnici teatrali, e questo ha fatto sì che gli studenti abbiano avuto una maggiore possibilità di maturare una conoscenza più approfondita del mondo del teatro. Una nota a parte va poi ai ragazzi dell’ABC del teatro, la redazione Facebook di “Adotta” che si è arricchita di nuove e più giovani risorse, regalando così un’ancora maggiore creatività e freschezza alla pagina. Le scuole che hanno preso parte al progetto sono le seguenti: i licei Torricelli di Maniago, Le Filandiere di San Vito al Tagliamento, Galvani di Cordenons; Don Bosco, Vendramini, Leopardi-Majorana eGrigoletti Pordenone, gli istitutiSarpi di San Vito al Tagliamento,Marchesini ePujati di Sacile, Flora, Kennedy,Mattiussi ePertini di Pordenone.

 

Info:0434.26236, www.adottaunospettacolo.it, Facebook

 

 

Piccolo Teatro Festival: 68 anni di attività dedicata alla danza

Piccolo Teatro Festival: 68 anni di attività dedicata alla danza

Conclusi con successo i saggi degli allievi di recitazione, con la regia di Bettina Carniato lo scorso il 29 maggio, il Piccolo Teatro della città di Udine è pronto ora ad andare in scena, venerdì 10 e sabato 11 giugno, con inizio alle 20.30, per il 68esimo spettacolo di fine anno degli allievi della Scuola di danza diretta da Sirlene Rinaldi.

Gli allievi trasferiranno sul palco del Teatro Giovanni da Udine tutto l'impegno e la vivacità del ballo per festeggiare adeguatamente un così importante anniversario. Il programma delle due serate è come sempre articolato: riprende tutti gli stili studiati nella scuola, dal classico al moderno, hip hop e contemporaneo, con coreografie tratte sia dal repertorio accademico sia frutto della creatività degli insegnanti, che seguono con dedizione la formazione e la crescita dei loro giovanissimi danzatori: Laura Miotti, Cristina Polito, Elisa Di Giorgio, Mattia Mantellato, Anna Savanelli, Nicoletta Casarsa, Patrik Ang e Federica Rinaldi, che ne cura anche il coordinamento.

Come tradizione da alcuni anni, oltre alle esibizioni degli allievi della scuola, sul palco si alterneranno anche, in qualità di ospiti, ex allievi del Piccolo Teatro ora in prestigiose accademie e compagnie, che regaleranno una loro esibizione al pubblico e ai ragazzi della scuola in cui sono cresciuti o cureranno alcune creazioni coreografiche: Marco Pericoli, diplomato all'Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e oggi danzatore nella compagnia Abbondanza/Bertone, Anna Savanelli attualmente nella Compagnia Arearea e Compagnia Bellanda, e Maya Agostino, ora alla Orlando Ballet School in Florida. Un bel modo per far capire ai più piccoli, con l’esempio, i risultati che si possono raggiungere studiando la danza con impegno e passione. Il lungo percorso culturale e didattico del Piccolo Teatro, iniziato nel 1948, ha portato negli anni l'istituzione artistica udinese a ottenere il Riconoscimento della Personalità giuridica da parte dello Stato e la Presa d’atto del Ministero della pubblica istruzione.

La storia del Piccolo è costellata di importanti riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’Oro e il Sigillo della Città dal Comune di Udine, la Medaglia d’Oro della Provincia di Udine, il Moret d’Aur, il Tersicore d’Oro dall’Accademia Medicea di Firenze, il Diploma d’Onore della Rassegna Internazionale di prosa di Montecarlo e molti altri. Numerosi sono anche le borse di studio e i premi ottenuti in Concorsi nazionali e internazionali dagli allievi del Piccolo, molti dei quali, come si vedrà anche a questi 68esimi Saggi, hanno intrapreso carriere professionali in prestigiosi Teatri italiani e stranieri o hanno seguito la via dell’insegnamento della danza, nella maggior parte delle scuole in regione, ma anche fuori di essa.

Il Piccolo Teatro Festival è realizzato con il sostegno della Fondazione Crup e il patrocinio di Regione Fvg, Provincia, Comune di Udine e Acad (Associazione Culturale Amici della Danza e Teatro). Per informazioni e prevendita: biglietteria del Teatro, 0432.248418.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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