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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Axis International Dance Festival: al Giovanni da Udine balletto e solidarietà

Axis International Dance Festival: al Giovanni da Udine balletto e solidarietà

Nove scuole selezionate provenienti da tutta la regione e, accanto a loro, professionisti di livello internazionale; oltre 300 giovani uniti dalla passione per la danza, intesa in tutte le sue forme, dal classico all’hip hop, tra arte e sperimentazione, in una serata che unisce il ballo alla solidarietà. Per i ragazzi, la possibilità di confrontarsi e di esibirsi su un palco prestigioso, quello del Teatro Giovanni da Udine. Tutto questo è l’Axis International Dance Festival che avrà luogo sabato 10 maggio 2014 alle ore 20.30.

La rassegna, per la direzione artistica di Federica Comello e con il patrocinio della Regione Fvg, della Provincia di Udine e del Comune di Udine, è giunta all’ottava edizione e prevede al suo interno anche il 15° “Danzando sulle Note” - Incontro Regionale Giovani Danzatori” che permetterà ai ragazzi tra gli 8 e i 20 anni di mettere in pratica tutto quello che hanno imparato affrontando con impegno questa disciplina. Non solo, per i giovani ballerini (che provengono dalle scuole di Udine, San Vito al Tagliamento, Lignano Sabbiadoro, Gorizia e Trieste) sarà anche un’occasione importante per vedere all’opera i colleghi provenienti da realtà internazionali e grandi danzatori che di quest’arte hanno fatto una professione.

Oltre alle nove scuole regionali, infatti, durante la serata si esibiranno le giovani allieve della Scuola dell’Opera di Bucarest e della scuola slovena M&N Dance Studio nonché il Gruppo Professione Danza, progetto formativo, diretto dalla stessa Comello, che fa incontrare periodicamente gli allievi di diverse scuole della regione con i migliori professionisti italiani e non. Ospite di tutto rilievo, la M&N Dance Company, formata da Nastja Bremec e Michal Rynia: la compagnia, nata in Slovenia nel 2009, ha partecipato ai festival di tutta Europa (tra cui Germania e Paesi Bassi) e a Udine presenterà un estratto dal suo ultimo spettacolo “Camera con vista”, ispirato alle coreografie fusion che creano un mix potente ed espressivo tra la tecnica modern e quella hip hop. Per chi ama la danza, quindi, la serata del 10 maggio è un appuntamento imperdibile per poter assistere all’esibizione di molteplici linguaggi e alle loro evoluzioni contemporanee. All'aspetto più artistico, si aggiunge poi l'intento benefico.

Come da tradizione, infatti, sarà ospitata un'associazione di volontariato: quest'anno al teatro saranno presenti i volontari della CROT Varia Umanità Onlus che dal 2011 si dedica a iniziative di sostegno alla genitorialità e all’infanzia e promuove il progetto Misura Famiglia Fvg, una rete di informazione sulle iniziative a favore dei bimbi e dei loro genitori, diventata un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie del Friuli Venezia Giulia. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria del Teatro Giovanni da Udine, dal martedì al sabato dalle 16 alle 20 (telefono 0432 248418) oppure on line su www.vivaticket.it e www.teatroudine.it.

“Boeing Boeing” chiude la stagione del Teatro Bobbio.

“Boeing Boeing” chiude la stagione del Teatro Bobbio.

Trieste - Una chiusura di stagione esilarante al Teatro Bobbio con “Boeing Boeing”, di Marc Camoletti che debutta venerdì 2 maggio, alle 20.30, e che resterà in scena fino a mercoledì 7. Lo spettacolo, nella versione italiana firmata da Luca Barcellona e Francis Evans conta sulla regia di Mark Schneider ispirata a quella originale di Matthew Warchus. Sul palco Gianluca Guidi e Gianluca Ramazzotti con Ariella Reggio e con Barbara Snellenburg, Marjo Berasategui e Sonja Bader.

Dal debutto parigino del 1960, “Boeing Boeing”, è una commedia che ha ottenuto numerosissimi successi e riconoscimenti in tutto il mondo e sembra essere molto amata nel mondo anglosassone, che ha visto lo spettacolo restare in scena per anni ad ogni ripresa. Ed eccolo allora in scena anche in Italia, in questo nuovo allestimento che ha già convinto i pubblici delle città in cui è andato in scena.

Bernardo è un uomo fortunato, che si è costruito una vita da favola riuscendo ad incastrare tutto alla perfezione. Ha un lavoro, una casa a Parigi e tre splendide donne che lo amano, tutte convinte di avere una relazione stabile ed esclusiva con lui. Bernardo riesce a portare avanti questa routine perché è riuscito a fidanzarsi con tre hostess di tre compagnie aeree diverse e lui, con l’aiuto della sua fidata governante Berta, non solo è in grado di dedicarsi a loro, ma anche a farle vivere nella casa dei loro sogni, modificandone i particolari prima dei loro arrivi. Un piano perfetto, non fosse che la tecnologia è in continua evoluzione e i boeing si fanno sempre più veloci. Un particolare che può fare la gioia di tutti i viaggiatori, ma un disastro personale per Bernardo, che nel periodo in cui questi nuovi aerei iniziano ad essere utilizzati dalle diverse compagnie, non solo ha difficoltà a tenere sotto controllo il suo calendario, ma deve anche ospitare un vecchio compagno di studi. Una serie di imprevisti legata ai ritardi dei voli, alle previsioni metereologiche e all’ unicità di ogni donna, metterà ancora più in pericolo la vita perfetta di Bernardo.

Le scene e i costumi sono di Rob Howell, le musiche originali di Claire van Kampen e il disegno luci di Stefano Lattavo.

Lo spettacolo, che è inserito nei “titoli rossi” debutta venerdì 2 maggio alle 20.30 e rimane in scena fino a mercoledì 7 maggio, con i consueti orari del Teatro Bobbio: serali 20.30, domenica e martedì alle 16.30.

Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti e cambi turno presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471 - orari: 8.30-13.00; 15.30-18.30) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277 - orari: 8.30-12.30; 15.30-19.00). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it).

Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it.

Francesco Gusmitta in scena con il monologo “Yossl Rakover si rivolge a Dio” al Teatro Rossetti.

Francesco Gusmitta in scena con il monologo “Yossl Rakover si rivolge a Dio” al Teatro Rossetti.

Trieste - Intenso e suggestivo ed a tratti di una violenta dolcezza il monologo che Francesco Gusmitta, attore triestino, ha messo in scena alla Sala Bartoli del Teatro Stabile di Trieste il 28 aprile e che si ripeterà  stasera 29 aprile sempre alle ore 21.

“Yossl Rakover si rivolge a Dio” di Kolitz Zvi, questo il titolo del monologo, è l'ultimo racconto di Yossl, un uomo di quarantatre anni, combattente-resistente nel ghetto di Varsavia sotto l'assedio delle truppe naziste.

Yossl ha già perso tutto, una moglie, sei figli, una numero infinito di amici, il suo mondo non esiste più, eppure la sua fede in Dio è ancora accesa, incrollabile.

Ed è su questa incrollabile fede che il protagonista centra tutto il suo dialogo con Dio, un dialogo in cui oramai egli si sente spogliato di tutto ciò che nella vita lo rendeva un uomo, amore, famiglia, affetti, ma che allo stesso tempo, nella sofferenza dell'essere stato spogliato da se stesso, gli permette la lucidità estrema; mettere all'angolo l'entità Dio e chiedergli: “Bene, ora che mi hai tolto tutto... cosa avrò io, che ancora credo in te?”

La risposta naturalmente non c'è, i dubbi espressi da Yossl, a suo stesso dire, con sofferenza e dignità senza mai usare urla e strepiti come solo un vero ebreo sa fare, lo portano a sintetizzare i grandi interrogativi esistenziali che sono peraltro il centro cosciente di qualsiasi essere umano a prescindere dalla sua fede e cioè: “Dove ci porta il dolore quando sembra non finire mai?”

Yossl trova la sua risposta nell'atto della morte, già all'inizio del monologo comunica che delle tre bottiglie incendiarie che ha davanti a se, una sarà per se stesso, e per la sua liberazione da una vita che ormai non gli lascia scampo.

Un'altra la userà contro i nemici, come già ha fatto, dice. E spera di trarne ancora un’intensa gioia perché è talmente infinita la ferocia con cui gli ebrei vengono perseguitati e uccisi, racconta Yossl, da fargli trovare gioia nella morte di esseri umani “nemici” come non avrebbe mai creduto possibile.

L’ultima bottiglia, Yossl Rakover, la userà per lasciarci dentro la lettera che sta scrivendo, e che sta raccontando alla platea sotto il rumore delle bombe, qualcuno potrebbe trovarla, pensa, e capire il suo lancinante dolore di uomo e di ebreo leggendo quello che in fondo è il suo testamento esistenziale.

Di grande impatto la presenza scenica di Francesco Gusmitta, che in questo monologo da prova della sua ormai trentennale esperienza scenica.

Coadiuvato dalla musica del Maestro Massimiliano Doninelli e per la regia di Mariasandra Calacione “Yossl Rakover si rivolge a Dio” è una di quelle rappresentazioni teatrali che varrebbero diverse repliche da presentare anche e soprattutto ai giovani perché come sempre si afferma, ma non è mai abbastanza, comprendere e ricordare serve a non perpetrare gli errori.

 

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