• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Sab09212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Zoran, il mio nipote scemo” unico film italiano in concorso a Venezia, con l’ensemble del gruppo Gruppo Vocale Farra

“Zoran, il mio nipote scemo” unico film italiano in concorso con l’ensemble del gruppo Gruppo Vocal

Lido di Venezia -  Doppio debutto alla Mostra del Cinema di Venezia, programmata per il 3 settembre durante la SettimanaInternazionale della Critica, quello del regista Matteo  Oleotto con la bella commedia  “Zoran, il mio nipote scemo”, unico film italiano in concorso e del Gruppo Vocale Farra,capitanato da Massimo Devitor.

Mancano ormai pochissimi giorni alla presentazione ufficiale del film, e l’emozione comincia a farsi sentire anche tra le fila dell’ensemble. Non si può certo dire che il Gruppo Vocale Farrasia nuovo ad imprese fuori dagli schemi, «Affrontiamo tutto come una scommessa» - commenta il presidente Paolo Boro - «ma senza nulla togliere alle esibizioni sui ghiacciai argentini o sulle Ande, il Festival di Venezia è pur sempre il Festival di Venezia».

Un’occasione preziosa e speciale per far conoscere il proprio talento ad un nuovo pubblico, quello dei cinefili, misurandosi con alcuni canti ben noti ai frequentatori di osmize e di osterie ma anche con una composizione originale messa a punto appositamente per “Zoran, il mio nipote scemo”: un Padre Nostro in lingua slovena (Oce Nas) creato a quattro mani da Massimo Devitor assieme al compositore triestino Stefano Bonetti. 

«È stata un’esperienza estremamente gratificante – sono parole dello stesso Devitor – e mi ritengo lusingato, ma soprattutto fortunato, per aver potuto lavorare con un regista come Oleotto. Ritrovarsi a dirigere e cantare su un set cinematografico ti apre ulteriormente gli occhi: il cinema odierno ha bisogno di verità e io ho sempre insegnato ai miei cantanti ad essere veri. Sono convinto che questo film lo testimonierà pienamente…».

Un risultato fantastico, l’approdo al Lido, ma anche una gioia amara per il Gruppo Vocale Farra: poche settimane prima dell’inizio delle riprese, infatti, è venuto a  mancare il corista e amico Paolo Brumat, proprio colui il quale aveva presentato il regista Oleotto al coro. A lui, «che era una persona speciale», regista maestro e coristi vogliono dedicare questo film.

“Zoran, il mio nipote scemo”, ricordiamo, è interpretato da Giuseppe Battiston, Teco Celio, Rok Prašnikar, Roberto Citran, con la partecipazione straordinaria di Sylvain Chomet, ed è prodotto da Igor Prinčič. Una coproduzione italo-slovena Transmedia–Staragara realizzata con il Fondo regionale per l’Audiovisivo in collaborazione con la Friuli Venezia Giulia Film Commission e il supporto di Eurimages. La distribuzione sarà curata dalla friulana Tucker Film.

Nella foto il Gruppo Vocale Farra

 

Riparte il Festival “Mille Occhi” dal 13 al 17 settembre – Premio Anno uno al cineasta Franco Maresco

Riparte il Festival “Mille Occhi” dal 13 al 17 settembre – Premio Anno uno al cineasta Franco Maresc

Trieste – “I mille occhi” – Festival internazionale del cinema e delle arti giunge alla XII edizione, che si svolgerà al Teatro Miela di Trieste dal 13 al 17 settembre, con la preinaugurazione della mostra Caielli allo Studio Tommaseo il giorno 12 e un'anteprima a Roma il 10 e 11 settembre al Cinema Trevi della Cineteca Nazionale.

Edizione caratterizzata da un programma fitto di proiezioni e incontri e da presenze di assoluto rilievo tra cui spiccano il protagonista di Il vangelo secondo Matteo di Pasolini, Enrique Irazoqui e Gianni da Campo a cui il festival dedica una personale. Franco Maresco è premio Anno uno 2013: alla presenza del cineasta la proiezione del suo ultimo film Io sono Tony Scott.

Il maggior archivio italiano è infatti da cinque anni main partner del festival accanto alla Cineteca del Friuli di Gemona, e offre al festival l'opportunità di un'importante presentazione romana. Il rapporto con gli archivi sottolinea la formula inedita del festival, ben percepita dall'attenzione di testate internazionali quali “Sight and Sound” e sempre più convintamente anche dal pubblico: si tratta in sintesi del superamento delle distanze tra film di ogni epoca, offerti ai nuovi spettatori di oggi e di domani con libertà di sguardo e gioia della scoperta.

Cineasti giovani come i francesi Thomas Jenkoe e Diane Sara, o come gli italiani, Roberto Caielli, Nicola Vicidomini e Miona Deler tutti presenti al festival, s'intrecceranno con omaggi a cineasti del passato, trattati anch'essi come cineasti per il pubblico di oggi. Il Premio Anno uno, che come ogni anno concluderà il festival, segnalerà stavolta un cineasta italiano, il siciliano Franco Maresco, di cui verrà proiettato l'ultimo film “Io sono Tony Scott”, insieme ad alcune anticipazioni del nuovo film che Maresco sta montando. Affermatosi in coppia con Daniele Ciprì nella provocatoria televisione di Cinico TV, Maresco diventa anche uno dei più provocatori cineasti italiani (tra l'altro con “Totò che visse due volte”, che il festival ha adottato come titolo della sua dodicesima edizione). Diventando regista in proprio con “Io sono Tony Scott”, Maresco fa un salto ulteriore verso un cinema di grande splendore e intensità: attraverso la figura del grande jazzista americano che l'Italia non seppe valorizzare, il film compie un feroce viaggio in un paese degradato quale è considerata l'Italia di oggi. Maresco parlerà al festival anche del suo progetto mancato sul triestinoLelio Luttazzi, altro musicista da lui amato.    

Poiché la precedente edizione del festival fu segnata dalla riscoperta in profondità dell'opera di Zurlini, il festival ne ha colto lo spunto per un viaggio nel cinema italiano più marcato dall'opera di questo grande regista.

La serata inaugurale sarà quindi dedicata al cineasta che Zurlini sentì più vicino, il Pasolini di “Il Vangelo secondo Matteo”, che sarà proiettato alla presenza del protagonista Enrique Irazoqui.

Il sito del Festival: www.imilleocchi.com. Gli approfondimenti del Festival:milleocchisulfestival.tumblr.com

 

“In Another Country”, una produzione della friulana Tucker film, nelle sale da giovedì 22 agosto

“In Another Country”, una produzione della friulana Tucker film, nelle sale da giovedì 22 agosto

Udine - Reduce dal Festival di Locarno, dove con il suo nuovissimo Our Sunhi ha appena conquistato il Pardo per la migliore regia, mister Hong Sang-soo si appresta ora a conquistare anche l’Italia con In Another Country. La sorridente commedia balneare interpretata da Isabelle Huppert, e applaudita a Cannes lo scorso anno, uscirà infatti in 22 sale giovedì 22 agosto grazie alla Tucker Film.

Vero e proprio divertissement d’autore, inserito dai Cahiers du Cinéma tra i cinque migliori titoli del 2012, In Another Country è una delicatissima variazione sul classico tema delle geometrie sentimentali. Anzi: le variazioni, per essere precisi, sono tre. Tante quante le storie che Hong Sang-soo ricama addosso alla Huppert, qui lontanissima dall’algida Pianista hanekiana, moltiplicando il suo personaggio e la sua vita. Tre diverse Anne, dunque, e tre diverse vite attorno a cui ruotano discorsi, figure e situazioni che si ricombinano come in una partitura musicale.

“Mi viene in mente – ha scritto la grande attrice parigina nel diario tenuto durante la lavorazione – ciò che disse Godard, sul set di Passion, quando si ruppe la macchina da presa e lui fermò tutto: “Conta anche il mio desiderio”. È una frase che non ho mai dimenticato. Come se alla fine, quando si fanno i film, fossimo legati ad ogni sorta di imperativo tecnico dimenticando, però, l’essenziale. Hong Sang-soo, appunto, tiene invece conto prima di tutto dell’essenziale. Dei desideri. E anche del gioco…”.

Cinema dell’essenziale, cinema dei desideri, cinema del gioco: ecco In Another Country ed ecco Hong Sang-soo, con i suoi gloriosi vent’anni di carriera, gli applausi raccolti nei maggiori festival europei — Cannes, Berlino, Venzia, Locarno — e una familiarità ancora tutta — o quasi tutta — da costruire con le platee italiane. Una familiarità che, a partire dal 22 agosto, sarà finalmente a portata di mano.

La Tucker, nata dall'unione tra il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine (organizzatore del Far East Film Festival) e Cinemazero di Pordenone, ha già portato nei cinema italiani quattro capolavori della nuova onda asiatica (Departures, Poetry, A Simple Life, Confessions) e, proprio in questi giorni, è concentrata su Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto, in concorso alla Settimana Internazionale della Critica.

Programmazione in regione:

Monfalcone – Kinemax - www.kinemax.it

Pordenone - Cinemazero - www.cinemazero.org  

Trieste - cinema Giotto - www.triestecinema.it

Udine - cinema Centrale - www.visionario.info   

 

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.