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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Tre racconti sul tema della commedia a Far East Film Festival 2013

Tre racconti sul tema della commedia a Far East Film Festival 2013

 Tre racconti narrati sottovoce, 3 quadri dipinti ad acquerello: è l’estrema delicatezza, estetica ed emotiva, il filo rosso che congiunge tre dei film più rappresentativi del Far East Film Festival 2013. Una memorabile selezione giapponese dove incontreremo altrettanto memorabili variazioni sul tema della commedia: I Have to Buy New Shoes di Kitagawa Eriko, See You Tomorrow, Everyone di Nakamura Yoshihiro (uno dei grandi ospiti dell’imminente quindicesima edizione!) e A Story of Yonosuke di Okita Shuichi.

Scritto e diretto con felice mano femminile, I Have to Buy New Shoes (anteprima europea) è una ballata sentimentale priva di facili sdolcinatezze che, riflettendo sulle imprevedibili geometrie del destino, descrive in punta di piedi la magia e lo struggimento di un incontro d’amore. Come Prima dell’alba, ma con una Parigi davvero mozzafiato al posto di Vienna, e meglio di Prima dell’alba, perché i personaggi sanno dialogare senza sommergersi di parole! Valore aggiunto del film, che trova nell’eleganza visiva la sua cifra più immediata, la colonna sonora griffata dal sempre grande Ryuichi Sakamoto.

Dalla Parigi sfumata dei colori pastello si passa ai confini invalicabili, decisi, della città nella città descritta in See You Tomorrow, Everyone (anteprima internazionale). Con quest’opera Nakamura, uno dei registi-chiave del cinema giapponese contemporaneo, ritorna dopo il successo di Fish Story (FEFF 2009) e Golden Slumber (FEFF 2010) a uno dei suoi temi preferiti: il piccolo grande uomo che diventa eroe. È la storia di Satoru, nato e cresciuto in un affascinante complesso condominiale (The Projects/Danchi), ai margini della metropoli. Uno dei tanti progetti abitativi costruiti gli anni del boom del dopoguerra che, lentamente, saranno abbandonati diventando fatiscenti domicili per emigranti dell’ultima ora. Satoru presidia il Danchi con tutta la sua forza e la sua anima: per lui, “il complesso” è il paradiso sociale dove lavorare, innamorarsi, ricrearsi e dove veder finalmente coronato il suo sogno di felicità personale e collettiva… Nakamura, con abilità da vero maestro, spinge lo spettatore a parteggiare per Satoru, ad accettare la sua sfida, folle e visionaria, e lottare al suo fianco fino alla fine!

Come See You Tomorrow, Everyone, comincia negli anni Ottanta anche A Story of Yonosuke (anteprima europea), dolcissima lettura cinematografica di un fatto di cronaca che il regista, giocando con l’anima lucente dei personaggi e non certo con i freddi resoconti giornalistici, lascia irrompere nella rappresentazione solo attraverso minuscoli fast forward. Una malinconica e divertente riflessione sul tempo che passa affidata al teenager Yonosuke, tanto buffo e maldestro quanto incline all’altruismo, e all’irresistibile galleria di personaggi secondari. Una favola vera, semplice e quotidiana, che avvolge lo spettatore minuto dopo minuto e lo commuove, profondamente, mentre ancora sulle labbra gli si muove l’ennesimo sorriso…

Il Far East Film Festival 15, attesissimo a Udine dal 19 al 27 aprile prossimi, punterà lo sguardo sul presente e sul futuro del cinema popolare asiatico, attraverso 60 titoli che attingono alle migliori produzioni degli ultimi mesi. Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Indonesia, Filippine, Taiwan: tra anteprime europee e internazionali, tra potenti blockbuster e preziosi outsider, la ricca mappa 2013 non deluderà certo le aspettative del vastissimo Far East people.

 

"Confession": Gottardo , firma l'immagine che accompagnerà l'avventura italiana del film trionfatore del Far East film Festival 2011

Confession: Porta la firma dell’illustratore pordenonese Alessandro Gottardo , la splendida immagine

Porta la firma dell’illustratore pordenonese Alessandro Gottardo (Shout) la splendida immagine che accompagnerà l’avventura italiana di Confessions, distribuito in tutte le sale italiane dalla Tucker Film (a partire dal prossimo 9 maggio) dopo il trionfo al Far East Film Festival 2011 e dopo aver sfiorato la candidatura agli Oscar.

Per Michael Mann è «un capolavoro inquietante e assoluto», per gli spettatori del FEFF, che lo hanno premiato con il Black Dragon Audience Award, è un vero e proprio cult, per chiunque lo abbia visto è uno di quei rari film che non scivolano via. E ora, appunto, tocca al pubblico delle sale incontrare il capolavoro di Nakashima Tetsuya, presentato in anteprima italiana a Roma e, il prossimo 9 aprile, a Milano (assieme all’anteprima web di MyMoviesLive).

Un nerissimo capolavoro che Gottardo, avvalendosi dell’impaginazione grafica di Guido Scarabottolo (Bau), ha invece sapientemente restituito giocando su colori morbidi e sfumati, quasi ad agire in controcanto alla cupa e implacabile partitura del film. Una piscina, vista dall’alto, e un piccolo angelo che vi galleggia dentro: la sintesi perfetta, e poetica, di una storia che non fa prigionieri.

Nato a Pordenone nel 1977, Gottardo (Shout) vive e lavora a Milano, dove illustra per riviste, quotidiani, pubblicità, libri, poster e animazioni con numerosi clienti internazionali (tra cui il New York Times il Wall Street Journal). Il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui tre Gold e tre Silver medals dalla Society of Illustrators NY e la Gold medal dalla Society of Pubblication Designers. Nel 2010 ha pubblicato Mono Shout una monografia sui 10 anni di attività con la casa editrice 279.

Ma torniamo, brevemente, a Confessions. Thriller? Revenge movie? Dramma psicologico? Le catalogazioni sono tutte valide e, al tempo stesso, tutte superflue, perché il film travalica i generi facendosi pura narrazione: il racconto, struggente e glaciale, di un omicidio e di una vendetta che diventa il racconto, feroce e spiazzante, di troppe vite bruciate…

Ricordiamo che la friulanissima Tucker Film, nata dall'unione tra il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine (organizzatore del Far East Film Festival) e Cinemazero di Pordenone, ha distribuito con successo in Italia tre grandi titoli come Departures, Poetry e A Simple Life.

Bisio in Friuli per "Benvenuto Presidente!"

Udine – E' stato il Bisio-Day oggi in regione col passaggio del comico milanese, in una sala gremita in ogni ordine di posti, al cinema Visionario di Udine, seguito successivamente dall'evento presso Cinemazero a Pordenone per la promozione e l'incontro col pubblico del suo nuovo film da protagonista “Benventuto Presidente!”.

Pubblico che ha apprezzato applaudendo a lungo ancora durante la proiezione dei titoli di coda, l'ingresso in sala del protagonista.

Bisio, fa la macchietta tra il serio e il faceto, gioca ride e scherza col pubblico friulano, divertito ma un po' timido in quanto a domande, in ogni caso comunque generoso di applausi e complimenti.

Spalleggiato dal regista Riccardo Milani e dalla produttrice sacilese Francesca Cima, Bisio racconta aneddoti sulla realizzazione.

Prodotto dalla Indigo film e distribuito da 01 Distribution, fa già il pieno di successo, suscitando l'attenzione di almeno 190000 persone in soli tre giorni dall'uscita nelle sale.

Francesca Cima è il collegamento fra la casa di produzione milanese e il Friuli, tra l'altro hanno già prodotto altre pellicole di successo quali “Il divo” di Paolo Sorrentino e “Il gioiellino” di Molaioli.

Altro friulano partecipe alla riuscita del film, è l'attore Omero Antonutti, nel ruolo di Segretario generale, la cui interpretazione è stata magistrale.

L'idea nasce sette anni fa da Nicola Giuliano all'insediamento dell'attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e deriva da un classico della commedia americana: portare un uomo qualunque alla ribalta.

La pellicola, anticipa la realtà poiché la scrittura della sceneggiatura, di Fabio Bonifaci, è partita tre anni fa quando un quadro istituzionale simile era impensabile in Italia e Bisio scherza su un Milani - Nostradamus.

Milani racconta che si sono spesi per tentare di far uscire il film prima dell'insediamento del nuovo Presidente della Repubblica.

Le riprese sono partite il 5 novembre e sono durante 7 settimane di cui 5 spese interamente in Piemonte tra la Val di Susa e a Torino, nel Palazzo Reale, nell’Accademia delle Scienze e nella Reggia di Venaria, col Palazzo Carignano a sostituire il Quirinale, ove non hanno potuto effettuare riprese ma solo un sopralluogo, mentre le scene ambientate a Montecitorio sono state girate realmente presso la Camera dei Deputati a inizio Gennaio 2013.

Bisio fa una battuta, dicendo che Grillo si deve preoccupare della sua nuova leadership di comico-politico, rispondendo ai commenti entusiasti del pubblico "Magari ci fosse veramente un presidente come lei" e sorride fra le ilarità generali dei presenti.

Racconta anche di due incidenti di scena, di cui uno con Kasia Smutniak, che in una scena bollente gli ha infilato un dito in un occhio causandogli l'uveite che l'ha costretto a interrompere le riprese per una settimana e a richiedere la visita fiscale lui stesso.

In un'altra occasione invece, presso la Reggia di Venaria, in una scena poi tagliata, dinanzi a una algida sovrintendente alle belle arti, ha scucito un drappo del vero letto di Camillo Benso Conte di Cavour, saltando sul letto.

Infine cita un ricordo dei suoi precedenti passaggi a Udine nell'81 e nell'83 tramite il CSS, presso l'Auditorium Zanon facendo anche un paio di battute sull'antistante Hotel -Ristorante e della sua voglia di scappare a Pordenone.

Sul film: merita veramente la pena di essere visto, ti riempie di risate, sa' commuovere e anche scaldare il cuore facendoti uscire dalla sala col sorriso sulle labbra.

Buona Visione.

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