Film d'epoca sugli Alpini dalla Cineteca del Friuli ad Artegna con canti del Coro Alpino di Gemona
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- Pubblicato Mercoledì, 24 Aprile 2013 16:52
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Gemona (Ud) - Film rari sugli Alpini, alcuni dei quali inediti, custoditi negli archivi della Cineteca del Friuli a Gemona, saranno proiettati venerdì 26 aprile alle 20.30 al Teatro Mons. Lavaroni di Artegna nel corso di una serata organizzata dall'Associazione Nazionale Alpini di Artegna Montenars. Il Coro Alpino di Gemona diretto da Alberto Antonelli accompagnerà i filmati eseguendo dal vivo alcuni canti del proprio repertorio. Presenta la serata Claudio Zanier.
Il programma comprende La guerra d’Italia a 3000 metri sull’Adamello, un raro film del 1916 del regista e operatore Luca Comerio, autore di alcuni fra i più significativi film e cinegiornali italiani della Grande Guerra. In questo, che narra le fatiche e il sacrificio degli Alpini impegnati sul fronte italiano, la cinepresa li segue – in condizioni estreme – mentre portano in alta quota armi e materiali.
Comerio predilige ampie panoramiche di grande effetto girate dall'alto: le immagini mostrano la lunga fila dei soldati che procede lungo valli ricoperte di neve e pareti rocciose in ascesa verso il ghiacciaio dell’Adamello. Lì, dopo un magro rancio, li aspetta la fatica di tirare su i pesanti obici e scavare le trincee nella neve da cui condurranno l’assalto. Alcune scene sono girate all’interno dei rifugi, bunker fatti di sacchi cementati con il ghiaccio.
Il secondo filmato è di Guido Galanti e documenta il commovente rientro, nel 1954, dopo dieci anni di prigionia, degli ultimi alpini superstiti della campagna di Russia. Le riprese cinematografiche, rimaste sino ad oggi inedite, sono state effettuate alla stazione e davanti al Palazzo Comunale di Udine.
La Cineteca del Friuli sta recuperando tutti i film di Galanti, sia di finzione sia i documentari, all’interno di un progetto di salvaguardia e di valorizzazione di questo prezioso patrimonio affidatole dai nipoti del film maker Elena e Alessandro Piselli.
Il terzo filmato, di autore sconosciuto, è un altro inedito che documenta i festeggiamenti a Tarcento per l'inaugurazione, nel 1958, del Monumento Faro degli Alpini sul monte Bernadia. La copia del film, un 16mm in bianco e nero che si è mantenuto in condizioni perfette, è stata ritrovata da Alice Rispoli in un mercatino delle pulci di Trieste e affidata agli archivi della Cineteca.
La serata prevede anche la proiezione delle scene "alpine", girate a Venzone e a nei dintorni Misurina nel 1957, tratte dal kolossal prodotto da David O. Selznick e firmato da Charles Vidor, "Addio alle armi", con Rock Hudson e Jennifer Jones. A realizzarle fu la seconda unità diretta da Andrew Marton. Alle immagini è stato affiancato uno splendido commento musicale scritto da Mario Nascimbene che riecheggia "O ce biel ciscièl a Udin".
Cineforum al "The Space Cinema" di Pradamano: l'appuntamento è venerdì con "In Darkness"
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- Pubblicato Mercoledì, 24 Aprile 2013 11:26
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Un nuovo appuntamento, venerdì 26 aprile, alle 21.00, al The Space Cinema a Pradamano. L'atteso approfondimento nello spazio del Cineforum, con il critico e giornalista Gianpaolo Polesini , è con il film candidato all'Oscar "In Darkness".
La storia raccontata dalla regista di "Europa Europa", Agnieszka Holland è ambientata dentro i canali di scarico sotterranei della Leopoli occupata dai nazisti nel 1943, dove una decina di ebrei adulti e bambini trascorsero 14 mesi al buio tra acqua, e topi, sfamati da un ladruncolo in cambio di denaro e gioielli di famiglia, con l'ansia continua di venir scoperti. Il che equivaleva a finire uccisi o deportati, come avvenne a quasi tutte le altre centinaia di migliaia di abitanti del ghetto dell'allora città polacca. Quella vicenda fu raccontata nel libro "In the sewers of Lvov" di Robert Marshall, sul quale David F. Shamoon, proveniente dalla pubblicità aziendale e al suo primo film, ha basato la sceneggiatura di "In Darkness". In senso più esteso, le tenebre del titolo per Agnieszka Holland - che sull'Olocausto aveva già realizzato uno dei propri lavori migliori, "Europa Europa" - stanno per la parte oscura dell'umanità che rende ciclici gli stermini ovunque sulla Terra.
In superficie, le follìe di rastrellamenti, esecuzioni sommarie di gruppo, impiccagioni per rappresaglia secondo la regola del "dieci per uno", l'ingresso collettivo a quattro zampe nel campo di concentramento con l'orchestrina che suona per l'ufficiale tedesco.
Nelle cloache, il confronto tra le due figure ambigue e contraddittorie dell'uomo di riferimento della comunità, soprannominato "pirata", e del cattolico, buon marito e padre, furbo e opportunista. In lui, la regista è attenta allo svilupparsi di un sentimento di solidarietà che, nonostante diffidenza e ostilità nei suoi confronti, lo condurrà ad un altruismo che comporta pure rischi, tensioni affettive e rinunce. Più che alla fotogenia, si bada alla levatura - teatralmente tragica – dei personaggi, interpretati per l'appunto da attori per lo più di solida formazione accademica. Le tonalità sono cupe, decolorate, sporche e fortemente contrastate, ma la tensione costante e la morte lasciano spazio anche alle risate, in un'esaltazione dello spirito di sopravvivenza dove si riesce persino a nascere o riscoprire il mondo – come da locandina - affacciandosi da un tombino.
Il film del cineforum sarà accompagnato come sempre da una scheda critica che verrà consegnata all’ingresso del cinema mentre la proiezione sarà preceduta da un introduzione del critico cinematografico Gian Paolo Polesini che raccoglierà i commenti del pubblico alla fine della visione.
Far East Film Festival: il percorso guidato all'interno del festival del cinema orientale di scena a Udine
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- Pubblicato Mercoledì, 24 Aprile 2013 09:10
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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«Join Us!» recita lo slogan 2013 del Far East Film Festival, invitando scherzosamente il pubblico ad unire i puntini fino a comporre l’immagine ufficiale della quindicesima edizione: il serpente. Ma il pubblico, quest’anno, è invitato anche ad unire altri puntini: parliamo di puntini tematici, un vero e proprio percorso guidato all’interno del programma. Una piccola mappa per orientarsi dentro il FEFF. Anzi: quattro piccole mappe.
Quattro, infatti, sono i pacchetti di film messi a disposizione a prezzo speciale: i primi due, anche abbinabili in un unico itinerario (il costo è ulteriormente ridotto), si rivolgono agli amanti del cinema d’autore, il terzo si rivolge alle coppie (in tutte le declinazioni del numero 2: dall’amore all’amicizia!) e il quarto agli over 60. Una novità studiata per avvicinarsi ancora di più alle esigenze degli spettatori.
I pacchetti sono già in vendita alle casse del Visionario e all’Infopoint di Piazza Libertà. E, sempre all’Infopoint, sono già in vendita anche le tre speciali card (Try, Like, Love) che varranno come chiavi d’accesso al fittissimo calendario degli eventi collaterali: più di 60 appuntamenti (programma e aggiornamenti sul sito events.fareastfilm.com) dal 19 al 27 aprile.
La card Try consentirà – appunto – di provare le attività di una singola giornata e 2 film del mattino (costo: 5 euro). La card Like aprirà le porte alle attività di 2 giorni (scelti dall’interessato) e a 4 film del mattino (costo: 10 euro). La card Love aprirà le porte a tutte le attività dei 9 giorni del festival e a 6 film del mattino (a 15 euro). Le tre card, ricordiamo, garantiranno anche una speciale scontistica (locali convenzionati, feste, gadget).
Gli eventi collaterali, che in caso di pioggia potranno sempre contare su alternative al chiuso, si articoleranno in due location principali (la corte di Palazzo Morpurgo e i Giardini del Torso) e saranno suddivisi in due aree tematiche: Show e Play.
Nel primo caso, il pubblico potrà confrontarsi con varie discipline orientali, dall’Haiku all’Ikebana, dalle Arti marziali all’Origami, passando attraverso corsi di lingua (Cinese e Giapponese), laboratori per bambini, sessioni di make up e giochi (Mahjong gigante e Go), lezioni di cucina orientale per grandi e per adulti.
Nel secondo caso, invece, il menù metterà a disposizione la cerimonia del tè, dimostrazioni di arti marziali, conferenze, lettura dell’I-ching, dimostrazioni di Kyudo, danze tradizionali dell’Estremo Oriente, teatro ispirato all’opera di Pechino, fino a un seminario sui bonsai.
Riconfermati sia il Far East Market (dal 24 al 28 aprile in piazza San Giacomo), mostra-mercato di prodotti orientali, e il Far East Cosplay Contest (il 25 aprile in piazza San Giacomo).
Altra novità dell’edizione 2013 il Far East Off, vero e proprio festival nel festival progettato e costruito dai locali serali e notturni della città che per 9 giorni proporrà serate a tema, aperitivi con degustazioni, performance, dj set e concerti dal vivo. Le Feff Nights torneranno, invece, il 24 e 26 aprile alla discoteca Queen Theatre di via Tavagnacco, mentre la festa conclusiva, il 27 aprile, si terrà in una location ancora top secret.
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