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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Al via la terza edizione del concorso Nazionale di critica cinematografica rivolto alle donne.

Al via la terza edizione del concorso Nazionale di critica cinematografica rivolto alle donne.

 

Nato con l’intento di costituirsi come osservatorio privilegiato sulle peculiarità della critica cinematografica al femminile, il concorso Genere: Femminile - quando le donne criticano il cinema, giunge ora alla sua terza edizione, grazie alla collaborazione con Mediacriticae il sito web Cinemalia.
Il concorso bandito dall’Associazione Artemedia di Udine, inaugura l’edizione 2013 l’8 marzo, come omaggio a tutte le donne ma soprattutto a quelle ‘voraci’ di cinema, unica richiesta: aver compiuto 18 anni entro il giorno ultimo di validità del concorso.

E’ possibile recensire fino ad un massimo di tre film, usciti nelle sale cinematografiche italiane tra il 30 novembre 2012 e il 30 novembre 2013. Le recensioni dovranno avere tassativamente una lunghezza  compresa tra i 2.000 e i 4.000 caratteri, spazi inclusi, pena l’esclusione dal concorso.

 Per partecipare è sufficiente collegarsi alla pagina web del concorso e compilare il form d'iscrizione apposito. Entro sette giorni dall'invio degli elaborati ogni concorrente potrà controllare sulla pagina delle partecipanti, l'effettiva iscrizione al concorso.

La quota di iscrizione necessaria per coprire le spese di segreteria  non è rimborsabile in alcun modo, e si quantifica in 15€ per una recensione, 25€ per due recensioni e  35€ per tre recensioni.

Una giuria tutta al femminile, composta da critici e professioniste del settore, valuterà gli scritti e ne decreterà la vincitrice, oltre a segnalare un secondo elaborato meritevole di menzione(premio giuria).
In palio 200 € di biglietti cinematografici, e la pubblicazione delle recensioni sul sito di Cinemalia e Mediacritica.
Il concorso scade il 30 novembre 2013

Bando, form d'iscrizione e informazioni sul sito  www.artemedia.ud.it o scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

Da Udine la mobilitazione internazionale per cambiare la normativa sul copyright dei film

Da Udine la mobilitazione internazionale per cambiare la normativa sul copyright dei film

Udine – Si chiude il 21 marzo la 20ª edizione di FilmForum Festival, con un’iniziativa destinata a far parlare molto di sé e a smuovere le acque della normativa internazionale su copyright e diritto d’autore.  
La "Udine Declaration" è già online, ed è stata sottoscritta da un migliaio circa di autori, cineasti, ricercatori e docenti, operatori del cinema e della cultura di tutta Europa.

Si tratta di un atto formale, una richiesta appello che vede capofila europeo proprio FilmForum Festival e che è già partita da Udine alla volta dell’Europarlamento e della Commissione europea. "Si tratta di fare presto – spiegano i promotori. - Chiediamo l’evoluzione della normativa sul copyright e il rinnovo della legge d’autore, per favorire la digitalizzazione e l’accesso alle opere e ai film che giacciono negli armadi e nei cassetti, spesso corrosi dal tempo e resi inutilizzabili".

"Bisogna dare subito un segnale rispetto alla necessità di una distribuzione più equa e capillare dei film europei, soprattutto rispetto ad una loro accessibilità nell'ambito della didattica. La dichiarazione evidenzia la forte difficoltà, da parte di istituzioni educative, università e studiosi, ad accedere ai materiali d'archivo, un difetto di accesso che in particolare rinvia ai rischi attuali di scomparsa di una parte importante del patrimonio".

Riguardo alle insufficienti politiche di digitalizzazione la stessa Commissaria europea Nellie Kroes ha diffuso a fine 2012 un comunicato stampa che dichiarava lo stato di allarme: "Un milione di ore di film europei giacciono in scatole e armadi, secondo una relazione della Commissione" (qui il link: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-12-1427_it.htm)

"Smuovere le oramai desuete condizioni del copyright in ambito europeo permetterebbe di stimolare l'economia digitale e promuovere il segmento audiovisivo. La partita è aperta e molto dipenderà dalle parti istituzionali e dagli stakeholders in gioco".

La Udine Declaration è indirizzata alla Commissione Europea (in particolare alla Converging Media & Content Unit - Dg Connect interna alla commissione per le politiche audiovisive, al Parlamento europeo e al Consiglio di Europa e a tutti i ministeri e istituzioni governative che a livello di stati membri sono responsabili per le politiche audiovisive. La priorità per la sottoscrizione è data agli studiosi e ai professionisti del settore ma tutti possono aderire. Qui il testo:

https://www.change.org/petitions/european-commission-and-european-parliament-increase-availability-of-european-films-for-research

Intanto, chiude con uno straordinario bilancio Filmforum festival 2013, dedicato appunto al tema della proprietà intellettuale e alle sfide presentate dalla svolta digitale. La manifestazione, durata dieci giorni, ha animato le piazze, i ristoranti, gli alberghi delle città di Udine e Gorizia e registrato il tutto esaurito nelle sale cinematografiche e universitarie.

L'evento, con la partecipazione di una cinquantina di artisti e curatori d’archivi e festival, e con circa 150 ospiti provenienti da Europa, Stati Uniti, Canada, America Latina, Australia e Medio Oriente, ha ospitato circa 100 studenti di varie nazioni.

Prestigiose le prime nazionali al festival, con il film di Michel Gondry e i corti ritrovati e restaurati di Dino Risi per fare solo due esempi, e con dieci pubblicazioni di cinema legate al festival uscite in questi giorni. Fra i nuovi partners nazionali e internazionali anche l'Accademia Europeista del FVG e il canale americano online Eurochannel. Nel corso della manifestazione sono anche stati consegnati i Limina Award 2013.

FilmForum Festival è promosso dall’Università degli Studi di Udine per la direzione del docente e studioso Leonardo Quaresima, con la direzione artistica dell’esperto Sergio Fant, ed è articolato in una prima parte a Udine e in una seconda parte a Gorizia.

Far East Film Festival è sotto il segno del serpente

Fare East Film Festival è sotto il segno del serpente

 Da sempre attentissimo all’estetica pop, specchio fedele di una vocazione culturale che non disdegna il gioco e il sorriso, il Far East Film Festival di Udine (dal 19 al 27 aprile) si appresta al suo quindicesimo cambio d’immagine. Un’immagine che, strizzando affettuosamente l’occhio al mitico Unisci i puntini della Settimana Enigmistica, vuole celebrare uno dei simboli più ricorrenti e importanti dell’iconografia asiatica: il serpente.

Dopo il dragone del 1999, rimasto caro a tantissimi spettatori, tocca dunque ad un’altra icona-rettile il compito di rappresentare i colori del FEFF (manifesti, flyer e tutti gli altri strumenti promozionali). Scelta non casuale, ovviamente, visto che il 10 febbraio (secondo il calendario cinese) ha preso appunto avvio l’anno del serpente. Dodici mesi in cui «sarà possibile scivolare oltre gli ostacoli», profetizzano gli astrologi del lontano est, ed è sicuramente il migliore auspicio sotto il quale tagliare il nastro del Far East Film 15! All’ombra del serpente, d’altra parte, si sono consumate gloriose pagine storiche, come il crollo del muro di Berlino, e sono nati personaggi che la storia l’hanno fatta, come Lincoln, JFK o lo stesso Mao.

Lunga 5 metri e alta 3, l’installazione che dà origine alla nuova immagine porta la firma dell’udinese Tomas Uolli Marcuzzi (ha lavorato, ricordiamo, con Sara Bertolini e Claudio Cescutti) ed è stata minuziosamente realizzata a mano utilizzando pareti in cartongesso, oltre 200 chiodi e altrettanti cartoncini, per ricreare un disegno dal tratto continuo e con effetto tridimensionale. Il risultato complessivo è quello di un work in progress che ruota attorno allo slogan Join Us: vediamo infatti una ragazza orientale che, unendo i puntini con aria complice, unisce idealmente anche il pubblico del FEFF attorno al disegno benaugurante del serpente!

Nato come grafico pubblicitario e poi approdato all'animazione e alla regia, Tomas Marcuzzi sperimenta da anni nuovi linguaggi creativi realizzando set e scenografie interamente a mano con carta, cartone, lana, polistirolo e tantissimi altri materiali. Le sue grafiche tattili e le sue animazioni, spesso realizzate in stop motion, lo hanno portato a lavorare per vari festival e per importanti aziende. Ha girato, inoltre, alcuni video musicali, tra cui Il tempo più importante per la band friulana degli Amari.

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