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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Riparte il Festival “Mille Occhi” dal 13 al 17 settembre – Premio Anno uno al cineasta Franco Maresco

Riparte il Festival “Mille Occhi” dal 13 al 17 settembre – Premio Anno uno al cineasta Franco Maresc

Trieste – “I mille occhi” – Festival internazionale del cinema e delle arti giunge alla XII edizione, che si svolgerà al Teatro Miela di Trieste dal 13 al 17 settembre, con la preinaugurazione della mostra Caielli allo Studio Tommaseo il giorno 12 e un'anteprima a Roma il 10 e 11 settembre al Cinema Trevi della Cineteca Nazionale.

Edizione caratterizzata da un programma fitto di proiezioni e incontri e da presenze di assoluto rilievo tra cui spiccano il protagonista di Il vangelo secondo Matteo di Pasolini, Enrique Irazoqui e Gianni da Campo a cui il festival dedica una personale. Franco Maresco è premio Anno uno 2013: alla presenza del cineasta la proiezione del suo ultimo film Io sono Tony Scott.

Il maggior archivio italiano è infatti da cinque anni main partner del festival accanto alla Cineteca del Friuli di Gemona, e offre al festival l'opportunità di un'importante presentazione romana. Il rapporto con gli archivi sottolinea la formula inedita del festival, ben percepita dall'attenzione di testate internazionali quali “Sight and Sound” e sempre più convintamente anche dal pubblico: si tratta in sintesi del superamento delle distanze tra film di ogni epoca, offerti ai nuovi spettatori di oggi e di domani con libertà di sguardo e gioia della scoperta.

Cineasti giovani come i francesi Thomas Jenkoe e Diane Sara, o come gli italiani, Roberto Caielli, Nicola Vicidomini e Miona Deler tutti presenti al festival, s'intrecceranno con omaggi a cineasti del passato, trattati anch'essi come cineasti per il pubblico di oggi. Il Premio Anno uno, che come ogni anno concluderà il festival, segnalerà stavolta un cineasta italiano, il siciliano Franco Maresco, di cui verrà proiettato l'ultimo film “Io sono Tony Scott”, insieme ad alcune anticipazioni del nuovo film che Maresco sta montando. Affermatosi in coppia con Daniele Ciprì nella provocatoria televisione di Cinico TV, Maresco diventa anche uno dei più provocatori cineasti italiani (tra l'altro con “Totò che visse due volte”, che il festival ha adottato come titolo della sua dodicesima edizione). Diventando regista in proprio con “Io sono Tony Scott”, Maresco fa un salto ulteriore verso un cinema di grande splendore e intensità: attraverso la figura del grande jazzista americano che l'Italia non seppe valorizzare, il film compie un feroce viaggio in un paese degradato quale è considerata l'Italia di oggi. Maresco parlerà al festival anche del suo progetto mancato sul triestinoLelio Luttazzi, altro musicista da lui amato.    

Poiché la precedente edizione del festival fu segnata dalla riscoperta in profondità dell'opera di Zurlini, il festival ne ha colto lo spunto per un viaggio nel cinema italiano più marcato dall'opera di questo grande regista.

La serata inaugurale sarà quindi dedicata al cineasta che Zurlini sentì più vicino, il Pasolini di “Il Vangelo secondo Matteo”, che sarà proiettato alla presenza del protagonista Enrique Irazoqui.

Il sito del Festival: www.imilleocchi.com. Gli approfondimenti del Festival:milleocchisulfestival.tumblr.com

 

“In Another Country”, una produzione della friulana Tucker film, nelle sale da giovedì 22 agosto

“In Another Country”, una produzione della friulana Tucker film, nelle sale da giovedì 22 agosto

Udine - Reduce dal Festival di Locarno, dove con il suo nuovissimo Our Sunhi ha appena conquistato il Pardo per la migliore regia, mister Hong Sang-soo si appresta ora a conquistare anche l’Italia con In Another Country. La sorridente commedia balneare interpretata da Isabelle Huppert, e applaudita a Cannes lo scorso anno, uscirà infatti in 22 sale giovedì 22 agosto grazie alla Tucker Film.

Vero e proprio divertissement d’autore, inserito dai Cahiers du Cinéma tra i cinque migliori titoli del 2012, In Another Country è una delicatissima variazione sul classico tema delle geometrie sentimentali. Anzi: le variazioni, per essere precisi, sono tre. Tante quante le storie che Hong Sang-soo ricama addosso alla Huppert, qui lontanissima dall’algida Pianista hanekiana, moltiplicando il suo personaggio e la sua vita. Tre diverse Anne, dunque, e tre diverse vite attorno a cui ruotano discorsi, figure e situazioni che si ricombinano come in una partitura musicale.

“Mi viene in mente – ha scritto la grande attrice parigina nel diario tenuto durante la lavorazione – ciò che disse Godard, sul set di Passion, quando si ruppe la macchina da presa e lui fermò tutto: “Conta anche il mio desiderio”. È una frase che non ho mai dimenticato. Come se alla fine, quando si fanno i film, fossimo legati ad ogni sorta di imperativo tecnico dimenticando, però, l’essenziale. Hong Sang-soo, appunto, tiene invece conto prima di tutto dell’essenziale. Dei desideri. E anche del gioco…”.

Cinema dell’essenziale, cinema dei desideri, cinema del gioco: ecco In Another Country ed ecco Hong Sang-soo, con i suoi gloriosi vent’anni di carriera, gli applausi raccolti nei maggiori festival europei — Cannes, Berlino, Venzia, Locarno — e una familiarità ancora tutta — o quasi tutta — da costruire con le platee italiane. Una familiarità che, a partire dal 22 agosto, sarà finalmente a portata di mano.

La Tucker, nata dall'unione tra il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine (organizzatore del Far East Film Festival) e Cinemazero di Pordenone, ha già portato nei cinema italiani quattro capolavori della nuova onda asiatica (Departures, Poetry, A Simple Life, Confessions) e, proprio in questi giorni, è concentrata su Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto, in concorso alla Settimana Internazionale della Critica.

Programmazione in regione:

Monfalcone – Kinemax - www.kinemax.it

Pordenone - Cinemazero - www.cinemazero.org  

Trieste - cinema Giotto - www.triestecinema.it

Udine - cinema Centrale - www.visionario.info   

 

Pordenonelegge, presente anche il premio Oscar, Giuseppe Tornatore

Pordenone - Cinemazero e pordenonelegge dedicano a Vincenzo Cerami la sezione cinema e letteratura del ricco programma della 14^ edizione del festival, in programma a Pordenone dal 18 al 22 settembre.

Scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e prezioso collaboratore, Cerami è stato al fianco di Cinemazero sin dalle origini, da quel convegno pasoliniano del ’79 che portò agli onori della cronaca nazionale quell’associazione di amanti del cinema appena fondata. Ma le occasioni di confronto e di scambio si sono intensificate con la lezione-concerto organizzata da Cinemazero in cui era coinvolto anche un grande amico di Vincenzo Cerami, Nicola Piovani, e con i due incontri promossi da pordenonelegge.it nel 2005 e nel 2007, che videro Cerami protagonista nella testimonianza della sua lunga e pluriennale esperienza fra cinema e letteratura, sempre accolto dall’affetto del pubblico di Pordenone.

A ricordare Cerami, solo poche settimane dopo l’annuncio della sua improvvisa scomparsa, sarà innanzitutto un maestro fra i più amati e autorevoli del cinema italiano, il regista e premio Oscar Giuseppe Tornatore, che sabato 21 settembre sarà al festival per ripercorrere il suo terzo viaggio dal grande schermo alla pagina stampata. Un cortocircuito tra cinema e letteratura quello operato da Giuseppe Tornatore con la trasposizione sulla pagina de La migliore offerta, che dopo aver trionfato ai David e ai Nastri d’Argento diventa adesso un libro, edito da Sellerio.

Come spesso osserva Tornatore, e come dimostra la sua esperienza da Nuovo Cinema Paradiso a Baarìa a La grande menzogna, cinema e letteratura –nel passaggio dalla scrittura per il film alla scrittura tout court - condividono spesso la necessità di unire vero e verosimile, in qualche modo anche ‘menzogna’ e professionalità, per dare vita a storie indimenticabili. Sempre sabato 21 settembre, nell’ambito del percorso di “Parole in scena”, un altro dei maggiori e più prolifici autori del cinema italiano, Pupi Avati, presenterà La grande invenzione, la sincera autobiografia in cui ripercorre tutte le tappe di una lunga carriera di cineasta e di uomo, dall'infanzia nella sua Bologna all'amore prima per il jazz e poi per il cinema, fino ad arrivare ai difficili esordi cinematografici.

Nel segno della continuità, il rapporto tra scrittura e cinema verrà ripreso mercoledì 18 settembre attraverso la presentazione del libro Segreti e bugie di Federico Fellini di Gianfranco Angelucci, che racconterà misteri, illusioni e verità di uno dei registi più grandi di sempre, di cui è stato storico aiuto regista e amico. Giovedì 19 settembre Steve Della Casa tratteggerà invece la storia inconsueta del cinema italiano raccolta nel suo ultimo libro, Splendor - dagli esordi dei primi del Novecento a oggi - fra genio, mestiere e improvvisazione.

Una storia che mescola capolavori e pellicole di cassetta, luci e zone d’ombra, fatti e leggende metropolitane, raccontata dalla voce storica di Hollywood Party a chiunque ami il cinema. Le premiazioni di Scrivere di cinema Premio Alberto Farassino, che si terranno giovedì 19 settembre, si presentano nella veste aggiornata di questa XI edizione, divenendo occasione di parlare a coloro che desiderano occuparsi di cinema attraverso la voce di chi del cinema ne ha fatto una professione.

La scelta è di cominciare con Daniele Vicari, uno dei più importanti autori del cinema italiano contemporaneo, che dialogherà con Mauro Gervasini, giurato del concorso e direttore di Film TV. La collaborazione di pordenonelegge con Le voci dell'Inchiesta, infine, porterà domenica 22 settembre a pordenonelegge Paolo Rumiz con il suo Morimondo, il nuovo libro in cui l’autore triestino ripercorre il “cuore di tenebra di un fiume oppresso”, il Po, cantandone la sua leggenda: i colori delle terre che attraversa e dei suoi fondali, i cibi, i vini, i dialetti, gli occhi che lo interrogano, lo sfiorano, lo scrutano.

Il Po, per la prima volta tutto narrato a fior d’acqua, in un abbandono dei sensi inedito, coinvolgente. Cominciata come reportage e documentario, l’avventura sul Po è diventata un romanzo, per ritrovare la strada dello schermo grazie alla collaborazione con Alessandro Scillitani e il suo ultimo film: Tra la via Emilia e Pavana.

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