“La Voce di Berlinguer”, un documentario per non dimenticare uno dei leader politici dell’Italia contemporanea
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- Pubblicato Giovedì, 05 Settembre 2013 22:41
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Venezia – Continua la Kermesse cinematografica della 70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, daquest’anno anche con la partecipazione dei documentari. A prendere la scena, domani sera venerdì 6 settembre, sarà la proiezione del documentario “La Voce di Berlinguer”alle ore 19.30 alla Sala Darsena a Venezia.
La Combo Produzioni di Flavia Parnasi presenta il film documentario di Mario Sesti e Teho Teardo, “La voce di Berlinguer”, proiezione speciale, fuori concorso all’interno della selezione ufficiale della rassegna cinematografica.
“La voce di Berlinguer” ripropone non solo la personalità e il pensiero di uno dei leader politici dell’Italia contemporanea più amati e stimati - siamo a un anno dalla ricorrenza dei trent’anni dalla sua morte nel 1984 - ma anche una riflessione sui luoghi e i corpi della scena della Politica e il valore che al suo interno giocava la Parola, in un mondo che non aveva ancora conosciuto né la smaterializzazione della comunicazione della Rete, né il degrado del mestiere della politica che ci circonda da diversi anni. Sull’audio del discorso di chiusura del Festival Nazionale dell’Unità del 1981, a Torino, scorrono le immagini delle folle oceaniche che hanno vissuto le piazze del Paese dal dopoguerra fino agli anni ’70 ma anche filmini amatoriali di manifestazioni, comizi, raduni, volti in ascolto che mostrano una propensione al futuro a noi sconosciuta. La voce di Berlinguer, che affronta temi come la ricerca della felicità, il modello di sviluppo che davvero vogliamo, la questione morale, ha la forza e l’autorevolezza di un pensiero così lontano dal vuoto di idee del dibattito pubblico che conosciamo oggi: un pensiero così distante da apparire allo stesso tempo toccante e doloroso.
Come sottolinea il regista Mario Sesti , “Teho ed io abbiamo lavorato nello stesso modo sulla ‘low’ quality delle immagini e dell’audio dell’epoca: lui ha trasformato i sibili, il rumore di fondo, le scariche degli statici in design sonoro e in musica, io ho cercato delle immagini la cui grana e la cui espressività e fisiognomica, stilizzati da saturazioni di colore, sfocature, piccole aberrazioni ottiche, facessero respirare a pieni polmoni la totale differenza di un’epoca in cui la compresenza di corpi e sguardi in una piazza rendeva tutti ugualmente partecipi di un sogno. Nell' orizzonte contemporaneo in cui le tecniche del consenso sono ossessionate dalla ricerca del leader, e condizionate dalla smaterializzazione on line della comunicazione collettiva, abbiamo cercato di mostrare il significato di voce corpo e idee nel lavoro della politica in una figura della storia italiana come Enrico Berlinguer che, al contrario di quanto accade oggi, rendeva addirittura neutra e silenziosa la propria apparenza fisica. Anche se è proprio quest' ultima che emerge improvvisamente nel suo ultimo discorso, a Padova, durante il quale Berlinguer accuserà il malessere che ne determinerà la morte. Sono pochi minuti, ma sono tra i più drammatici e indimenticabili della storia del nostro immaginario”. Segnaliamo anche il link dell’intervista al regista e a Theo Teardo autore della colonna sonora al http://www.youtube.com/watch?v=glEx-4McaAM.
Le novità di Cortinametraggio presentate alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia
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- Pubblicato Giovedì, 05 Settembre 2013 08:25
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Lido di Venezia - Il Festival Cortinametraggio, che si svolgerà dal 20 al 23 marzo 2014, lancia le novità che segneranno la V edizione: l’apertura di ben due nuove sezioni, la prima dedicata alle Webseries, la seconda novità, in anteprima mondiale assoluta, metterà in competizione i video realizzati attraverso Instagram. Il social Instagram, nato per la condivisione di foto, permette ora di girare clip della durata massima di 15 secondi, di modificarli e condividerli con la propria cerchia di followers. Proprio questi video saranno protagonisti sul grande schermo ampezzano: una forma d’arte a cavallo tra fotografia e video, che ben si inserisce in un festival che ha come fil rouge il tema della brevità.
A raccontare le novità della futura edizione e le ambizioni dei progetti Webseries e Instagram è stata la presidentessa dell’Associazione Cortinametraggio Maddalena Mayneri, affiancata dall’intervento di Marcello Foti, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, che si riconferma partner del Festival, e Umberto Marongiu Direttore Commerciale Rai. Assente a Venezia, ma figura centrale di questa edizione 2014 Vincenzo Scuccimarra, che seguirà come direttore artistico la storica sezione dei Corti Comedy e la neonata dedicata alle Webseries. A riconfermare la collaborazione con i Nastri D’Argento è Laura Delli Colli, Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani: da quest’anno un premio speciale che verrà consegnato sul palco di Cortina.
Il concorso Booktrailer inaugurato nel 2013 in collaborazione con Rai, sarà protagonista anche in questa edizione con i trailer di libri pubblicati nell’ultimo anno; un curioso connubio di letteratura e cinema che tende a promuovere la lettura.
Per la sezioneCorticomedy parteciperanno cortometraggi italiani che appartengono al genere commedia, in tutte le sue declinazioni, e realizzate nell’anno precedente il Festival. Il premio al miglior Corto Assoluto come da tradizione sarà assegnato in denaro. Si riconferma inoltre una retrospettiva non competitiva di corti dedicata ad un paese europeo, dopo il successo della retrospettiva dedicata alla Spagna.
Il nuovo concorso aperto alle Webseries di produzione italiana è rivolto a serie di fiction italiane, e i premi in palio assegnati da una giuria tecnica saranno cinque: premio per la Miglior Web Serie, Miglior Regia, Miglior Attore, Migliore Attrice e Migliore Sceneggiatura. A curare la nuova sezione Webseries sarà Vincenzo Scuccimarra, già direttore artistico per il concorso Corticomedy nell’edizione passata e collaboratore del festival fin dalle prime edizioni.
La sezione Instagram, che è aperta a concorrenti di tutte le nazionalità e rappresenta la vera novità assoluta del Festival, è stata ideata da Maddalena Mayneri e Raffaele Cavicchi, noto instagramer, con la collaborazione del gruppo GoodFellas I.M.P e vedrà protagonisti video di 15 secondi di durata, a tema libero.
“Zoran, il mio nipote scemo” unico film italiano in concorso a Venezia, con l’ensemble del gruppo Gruppo Vocale Farra
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- Pubblicato Giovedì, 29 Agosto 2013 22:30
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Lido di Venezia - Doppio debutto alla Mostra del Cinema di Venezia, programmata per il 3 settembre durante la SettimanaInternazionale della Critica, quello del regista Matteo Oleotto con la bella commedia “Zoran, il mio nipote scemo”, unico film italiano in concorso e del Gruppo Vocale Farra,capitanato da Massimo Devitor.
Mancano ormai pochissimi giorni alla presentazione ufficiale del film, e l’emozione comincia a farsi sentire anche tra le fila dell’ensemble. Non si può certo dire che il Gruppo Vocale Farrasia nuovo ad imprese fuori dagli schemi, «Affrontiamo tutto come una scommessa» - commenta il presidente Paolo Boro - «ma senza nulla togliere alle esibizioni sui ghiacciai argentini o sulle Ande, il Festival di Venezia è pur sempre il Festival di Venezia».
Un’occasione preziosa e speciale per far conoscere il proprio talento ad un nuovo pubblico, quello dei cinefili, misurandosi con alcuni canti ben noti ai frequentatori di osmize e di osterie ma anche con una composizione originale messa a punto appositamente per “Zoran, il mio nipote scemo”: un Padre Nostro in lingua slovena (Oce Nas) creato a quattro mani da Massimo Devitor assieme al compositore triestino Stefano Bonetti.
«È stata un’esperienza estremamente gratificante – sono parole dello stesso Devitor – e mi ritengo lusingato, ma soprattutto fortunato, per aver potuto lavorare con un regista come Oleotto. Ritrovarsi a dirigere e cantare su un set cinematografico ti apre ulteriormente gli occhi: il cinema odierno ha bisogno di verità e io ho sempre insegnato ai miei cantanti ad essere veri. Sono convinto che questo film lo testimonierà pienamente…».
Un risultato fantastico, l’approdo al Lido, ma anche una gioia amara per il Gruppo Vocale Farra: poche settimane prima dell’inizio delle riprese, infatti, è venuto a mancare il corista e amico Paolo Brumat, proprio colui il quale aveva presentato il regista Oleotto al coro. A lui, «che era una persona speciale», regista maestro e coristi vogliono dedicare questo film.
“Zoran, il mio nipote scemo”, ricordiamo, è interpretato da Giuseppe Battiston, Teco Celio, Rok Prašnikar, Roberto Citran, con la partecipazione straordinaria di Sylvain Chomet, ed è prodotto da Igor Prinčič. Una coproduzione italo-slovena Transmedia–Staragara realizzata con il Fondo regionale per l’Audiovisivo in collaborazione con la Friuli Venezia Giulia Film Commission e il supporto di Eurimages. La distribuzione sarà curata dalla friulana Tucker Film.
Nella foto il Gruppo Vocale Farra
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