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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“La Voce di Berlinguer”, un documentario per non dimenticare uno dei leader politici dell’Italia contemporanea

“La Voce di Berlinguer”, un documentario per non dimenticare uno dei leader politici  dell’Italia co

Venezia – Continua la Kermesse cinematografica della  70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, daquest’anno anche con la partecipazione dei documentari.  A prendere la scena, domani sera venerdì 6 settembre, sarà la proiezione del documentario “La Voce di Berlinguer”alle ore 19.30 alla Sala Darsena a Venezia.

La Combo Produzioni di Flavia Parnasi presenta il film documentario di Mario Sesti e Teho Teardo, “La voce di Berlinguer”, proiezione speciale, fuori concorso all’interno della selezione ufficiale della rassegna cinematografica.

“La voce di Berlinguer” ripropone non solo la personalità e il pensiero di uno dei leader politici dell’Italia contemporanea  più amati e stimati - siamo a un anno dalla ricorrenza dei trent’anni dalla sua morte nel 1984 - ma anche una riflessione sui luoghi e i corpi della scena della Politica e il valore che al suo interno giocava la Parola, in un mondo che non aveva ancora conosciuto né la smaterializzazione della comunicazione della Rete, né il degrado del mestiere della politica che ci circonda da diversi anni. Sull’audio del discorso di chiusura del Festival Nazionale dell’Unità del 1981, a Torino, scorrono le immagini delle folle oceaniche che hanno vissuto le piazze del Paese dal dopoguerra fino agli anni ’70 ma anche filmini amatoriali di manifestazioni, comizi, raduni, volti in ascolto che mostrano una propensione al futuro a noi sconosciuta. La voce di Berlinguer, che affronta temi come la ricerca della felicità, il modello di sviluppo che davvero vogliamo, la questione morale, ha la forza e l’autorevolezza di un pensiero così lontano dal vuoto di idee del dibattito pubblico che conosciamo oggi: un pensiero così distante da apparire allo stesso tempo toccante e doloroso.

Come sottolinea il regista Mario Sesti , “Teho ed io abbiamo lavorato nello stesso modo sulla ‘low’ quality delle immagini e dell’audio dell’epoca: lui ha trasformato i sibili, il rumore di fondo, le scariche degli statici in design sonoro e in musica, io ho cercato delle immagini la cui grana e la cui espressività e fisiognomica, stilizzati da saturazioni di colore, sfocature, piccole aberrazioni ottiche, facessero respirare a pieni polmoni la totale differenza di un’epoca in cui la compresenza di corpi e sguardi in una piazza rendeva tutti ugualmente partecipi di un sogno. Nell' orizzonte contemporaneo in cui le tecniche del consenso sono ossessionate dalla ricerca del leader, e condizionate dalla smaterializzazione on line della comunicazione collettiva, abbiamo cercato di mostrare il significato di voce corpo e idee nel lavoro della politica in una figura della storia italiana come Enrico Berlinguer che, al contrario di quanto accade oggi, rendeva addirittura neutra e silenziosa la propria apparenza fisica. Anche se è proprio quest' ultima che emerge improvvisamente nel suo ultimo discorso, a Padova, durante il quale Berlinguer accuserà il malessere che ne determinerà la morte. Sono pochi minuti, ma sono tra i più drammatici e indimenticabili della storia del nostro immaginario”. Segnaliamo anche il link dell’intervista al regista e a Theo Teardo autore della colonna sonora al http://www.youtube.com/watch?v=glEx-4McaAM.

 

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