Presentate le rassegne teatrali per "l’Infanzia e la Gioventù" del Teatro “La Contrada”
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- Pubblicato Martedì, 08 Ottobre 2013 16:42
- Scritto da Cristina Degrassi
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Trieste - Sono state presentate oggi, martedì 8 ottobre a Trieste le rassegne della Contrada per il settore del Teatro per l'Infanzia e la Gioventù. Ad introdurre i dettagli sulle rispettive rassegne, “A Teatro in compagnia ” e “Ti racconto una fiaba” arrivate alla 32° stagione la prima ed alla 23° stagione la seconda, sono state Livia Amabilino, presidente dello Stabile di Trieste ed Enza De Rose responsabile del settore per ragazzi ed attrice.
Un traguardo davvero importante che la dice lunga su quanto sia vitalizzante mantenere una realtà dedicata ai più giovani all'interno di una compagine stabile dice Livia Amabilino e comunica, inoltre, che tutta la rosa degli attori per queste due rassegne si è rinnovata, mantenendo inalterate alcune realtà che offrono un senso di continuità come la presenza di Daniela Gattorno.
La presidente racconta di come quest’anno si sia ampliata l’offerta di eventi: è stata inserita, infatti, una rassegna pilota, come spiega più dettagliatamente Enza De Rose, e precisamente la rassegna “Mrs. Grey and Me”, pensata per creare l'occasione di imparare l'inglese per i più piccoli (3 – 7 anni). Mrs Grey, conclude la De Rose, li condurrà a curiosare in un mondo ricco di ricordi e di emozioni e li aiuterà a prendere confidenza con la lingua parlata più diffusa al mondo.
La rassegna “Ti racconto una fiaba” inizierà domenica 3 novembre con “Fortunato e i tre capelli d'oro dell'Orco”, proseguendo poi giornate festive invernali tra novembre e marzo.
“A Teatro in compagnia” invece e, come sempre, dedicata agli alunni delle scuole dell'infanzia e delle primarie ed esordirà a novembre con “Astronave Terra”, gli spettacoli di questa rassegna si svolgeranno nelle mattinate infrasettimanali da novembre a marzo.
Anche quest'anno, inoltre, La Contrada ripropone un ciclo di eventi al Teatro dei Fabbri, con la collaborazione di Isidoro Brizzi: “Fiabe e Film al cioccolato”. Il nome della rassegna che inizierà il 31 ottobre con la Festa di Halloween, nasce dalla collaborazione con “Chocolat” di Via Cavana, che ad ogni rappresentazione offrirà a tutti i bambini una tazza di cioccolata calda.
Infine, la nuova produzione di quest'anno affidata a Giulio Settimo sarà “Alice nel paese delle meraviglie”, un allestimento che introduce la novità di affiancare dei pupazzi agli attori, portando i piccoli spettatori in un mondo magico come accade alla stessa Alice. L'anteprima sarà ai primi di gennaio e nella messinscena saranno impegnati Enza De rose, Andrea Tich e Francesco Paolo Ferrara.
Francesco Paolo Ferrara, oltre ad essere un attore, è un tecnico della lingua dei segni. Anche in questo senso si lavorerà in un progetto futuro, realizzando una commistione tra teatro e lingua dei segni, per far in modo che anche i ragazzi non portatori di disabilità la riconoscano come un arricchimento. Sarà interessante, infatti, sostiene lo stesso Ferrara far intuire e comprendere ai bambini come sia semplice e bello avvicinarsi ad una lingua come quella dei segni, normalmente utilizzata con non-udenti, che però, è una lingua con cui si può comunicare qualsiasi cosa. Gli spettacoli così realizzati verranno tradotti simultaneamente.
Tutte le iniziative del Teatro per l’Infanzia e la Gioventù della Contrada godono del patrocinio del Comune di Trieste.
Informazioni:040.390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contradateatroragazzi.it.
Al Teatro “la Contrada”: Marcela Serli con i suoi laboratori “Sull’umiliazione di genere”
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- Pubblicato Lunedì, 07 Ottobre 2013 19:44
- Scritto da Cristina Degrassi
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Trieste - Lunedì 7 settembre a Trieste è stato presentato il “Progetto sull'umliazione di genere”. L'ideatrice del progetto è Marcela Serli, attrice, drammaturga e regista argentina di origini italo-libanesi.
Il progetto si avvalora della collaborazione con La Contrada, con numerose Associazioni femminili e con il sostegno della Provincia di Trieste. Presenti all'evento, infatti, sono la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, la presidente dello stabile Livia Amabilino e il direttore organizzativo Diego Matuchina
E' la stessa Serli che presenta il suo progetto raccontando di come sia necessario, soprattutto in tempi come i nostri, parlare, lavorare e riflettere sul femminile e su come il femminile sia ancora oggi, e più che mai nonostante un secolo di rivoluzione, ancora umiliato, sottovalutato e discriminato. La novità che, però, propone la Serli nei suoi laboratori e nei suoi spettacoli teatrali è una caratteristica di inclusione e condivisione del femminile tra i vari generi, dove per generi si intendono anche persone di diverso orientamento sessuale e l'accento viene coerentemente posto su quanto sia importante capire e trascendere la sessualità come elemento di unione e non di divisione.
I laboratori che inizieranno il 14 ottobre saranno rivolti ad attori, danzatori ed artisti impegnati in diversi linguaggi espressivi, ma anche a tutti coloro che saranno curiosi di sperimentare le proprie possibilità creative indagando sulla propria identità ed in particolare sulle proprie componenti maschile e femminile che sono patrimonio genetico di qualsiasi essere umano.
I tanti laboratori culmineranno con lo spettacolo teatrale “Dell'umiliazione e della vendetta – operetta comica in un atto” presso il teatro Bobbio il 14 dicembre. Nello spettacolo ci saranno donne che vivono e lavorano in ambiti diversi che si chiederanno a che punto siamo col “pensiero femminile”, e persone transessuali che parleranno di quanto hanno guadagnato, dal punto di vista sociale, nella loro transizione al femminile (poco) e di quanto hanno perso (molto).
Marcela Serli è una donna che esprime accoglienza, forza e determinazione, e che alla domada su quale sia il risultato da lei sperato per questo progetto spiega che uno dei punti è di comprendere l'amore, da chiunque sia espresso, come sorpresa perchè indefinito, quando l'amore si definisce, aggiunge, comunque perde qualcosa.
Per informazioni e costi si può consultare il sito www.accademia-trieste.it o contattare L’Associazione culturale La Cantina – Sig.ra Antonella 040 948471 (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
I biglietti per lo spettacolo “Dell’umiliazione e della vendetta-operetta comica in un atto” sa-ranno in prevendita, come quelli di tutti gli altri spettacoli fuori abbonamento, da oggi, 7 otto-bre. Per gli abbonati della Contrada sono previste delle riduzioni.
Max Fabiani in scena con lo spettacolo di Costa e Höbel, alla Scuola Interpreti
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- Pubblicato Venerdì, 04 Ottobre 2013 14:25
- Scritto da Mariangela Miceli
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Trieste - Un’anteprima dello spettacolo dedicato a Max Fabiani, si terrà il 10 ottobre alle ore 17 con ingresso libero, nell’aula F1 sede della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori, ex sede dell’Hotel Balkan/Narodni Dom. Lo spettacolo si avvale della collaborazione artistica e musicale di Paolo Cervi Kervischer e dei Baby Gelido.
Questo progetto nasce dalla volontà e dall’esigenza di celebrare una figura di spicco, come quella di Max Fabiani, architetto, urbanista, personaggio a tratti quasi visionario, mai finora, adeguatamente approfondita. Una figura importante per il nostro territorio – su cui ha lasciato senza ombra di dubbio un’impronta significativa – nell’ottica di quella dimensione di interculturalità che è naturale e auspicabile in una zona di confine.
Spettacolo scritto dal regista teatrale, anche lui architetto,di Giulio Costa, e dall’attrice Diana Höbel.
Si è tenuta ieri la conferenza stampa di presentazione di questo interessante, e in qualche modo multiforme, lavoro drammaturgico: presso il Circolo della Stampa di Trieste. Gli autori del testo teatrale Giulio Costa e Diana Höbel, l’artista e sassofonista Paolo Cervi Kervischer – a cui si deve l’idea che ha dato il via al progetto – e i Baby Gelido, Daniele e Stefano Mastronuzzi autori delle musiche originali, hanno illustrato i diversi aspetti della rappresentazione e risposto alle domande dei presenti.
L’aspetto puramente testuale dello spettacolo nasce da un profondo e accurato studio dei progetti, degli atti ufficiali dell’epoca e dei testi originali di Max Fabiani, che per anni ha tenuto un diario, una sorta di Zibaldone, intitolato appunto “Acma – L’anima del mondo”. Il lavoro dei due coautori è stato drammatizzare il materiale, restando comunque fedeli, cercare di racchiudere in un testo teatrale lo spirito, le intenzioni, la filosofia, la tenacia di Max Fabiani.
A dar forza alle parole interviene un secondo aspetto, quello musicale, ben più di un accompagnamento, con Daniele e Stefano Mastronuzzi rispettivamente a sintetizzatori e drum machine e alla chitarra. L’intento cercato nella composizione dei brani è stato quello di creare delle atmosfere e dei toni immaginifici, di rendere sul piano sonoro quella dimensione onirica sempre presente nell’opera di Fabiani, col suo impegno urbanistico di costruire non solo edifici, ma collegamenti, strade, ponti, vie di comunicazione fra i paesi e perciò fra gli esseri umani. Un’idea di fluidità, dando vita a suoni che possano essere percepiti come “liquidi” , a ricordare il progetto di un canale navigabile che collegasse Lubiana, Gorizia, Monfalcone, un progetto rimasto allo stato di sogno della vita e mai realizzato.
A quanto già ideato sul piano melodico dai Baby Gelido, Paolo Cervi Kervischer darà forza con il sax. Ideatore del progetto, l’artista è da sempre incuriosito dalla figura di Max Fabiani, vista anche la felice combinazione che ha voluto che il suo studio di pittura fosse ospitato proprio in un edificio dell’architetto di San Daniele del Carso. Gli autori lasciano intendere che quella di Paolo Cervi Kervischer allo spettacolo sarà una partecipazione non solo musicale, ma anche visiva.
Si tratta naturalmente di un’aspettativa legittima da parte del pubblico che assisterà all’anteprima – vista l’importanza di Paolo Cervi Kervischer nel panorama artistico sia nazionale che internazionale – e accresciuta dal breve video proposto al termine della conferenza stampa, in cui con il sottofondo musicale dei Baby Gelido, in pochi minuti prende forma su un foglio bianco, dalle mani di Paolo Cervi Kervischer, “il Palazzo Urania” di Vienna, uno degli edifici simbolo dell’opera di Fabiani.
La sensazione che resta dopo l’incontro presso il Circolo della Stampa è quella di attesa e di curiosità, per un’anteprima che si preannuncia come un’affascinante intersecazione di importanti voci sceniche e artistiche.
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