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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Due paia di calze di seta di Vienna” di Carpinteri&Faraguna apre la stagione della Contrada

“Due paia di calze di seta di Vienna” di Carpinteri&Faraguna apre la stagione della Contrada

Trieste - Ad aprire la stagione di prosa 2013/2014 al Teatro Bobbio sarà la piecè teatrale  “Due paia di calze di seta di Vienna”di Carpinteri e Faraguna dedicando la “prima” ai due compianti autori. Un testo molto amato, punta di diamante delle produzioni della Contrada che debutterà in un nuovo allestimento venerdì 18, per restare in scena fino al 31 ottobre.

Commedia in due atti scritta nel 1986, partendo da Le sorprese del divorzio di Alexandre Bisson e Mille Mars, “Due paia di calze di seta di Vienna” é stata uno dei maggiori successi del teatro in lingua triestina, nonché lo spettacolo, che nello stesso anno ha inaugurato la stagione dell’allora Teatro Cristallo. Da allora, la Contrada ne ha curato numerose riprese, portandolo in scena anche in Australia, dove ha fatto registrare una tournée trionfale nel 1993.

Affresco di Trieste e dei suoi abitanti nel 1919, con una guerra mondiale alle spalle e con un’identità di territorio in divenire, lo spettacolo riesce a divertire partendo da tematiche come il divorzio o gli scambi di persona, affidando a una donna, Stefania Duda degli Ivanissevich il potere e l’onere di difendere i diritti della figlia.

Entrambi nati nel 1924 a Trieste, Lino Carpinteri e Mariano Faraguna  furono i fondatori del settimanale umoristico “La Cittadella”, che uscì abbinato al quotidiano “Il Piccolo” per cinquantaquattro anni consecutivi, diventando lo specchio della vita cittadina, acuto osservatore e ironico commentatore delle vicende politiche, sociali e culturali di Trieste. Giornalisti, scrittori e autori teatrali, Carpinteri e Faraguna pubblicarono dal 1966 i sei libri delle “Maldobrìe” e altri testi, crearono la trasmissione radiofonica “Il Campanon” per la RAI del Friuli Venezia Giulia e adattarono per le scene teatrali la fortunata trilogia formata da Le maldobrie , Noi delle vecchie province  e L’Austria era un paese ordinato, tutte rappresentate dal Teatro Stabile regionale.

 Il grande successo della “trilogia” fu legato anche alla sapiente regia di Francesco Macedonio. Carpinteri e Faraguna tornarono al teatro proprio scrivendo nel 1986 Due paia di calze di seta di Vienna, la prima – e sicuramente la più fortunata – delle numerose commedie che i due autori avrebbero scritto negli anni per la compagnia della Contrada. A firmare la regia di questo nuovo allestimento è il Direttore artistico della Contrada Francesco Macedonio, che ha portato in scena con successo tutte le opere di Carpinteri e Faraguna.

Lo spettacolo si affida alle corde recitative di un’ interprete“storica” come  Ariella Reggio. Ad affiancarla sul palco del Bobbio ci saranno Massimiliano Borghesi, Gualtiero Giorgina, Adriano Giraldi, Maria Grazia Plos, Marzia Postogna, Maurizio Zacchigna, e Laura Antonini.

Scenografie e costumi sono di Andrea Stanisci, le musiche sono di Livio Cecchelin, mentre il disegno-luci è di Bruno Guastini.

Realizzato con il sostegno della Camera di Commercio di Trieste, “Due paia di calze di seta di Vienna” è il primo spettacolo in abbonamento della Stagione 2013/2014.

Lo spettacolo rimane in scena fino a giovedì 31, con i consueti orari del Teatro Bobbio: serali 20.30, martedì e festivi 16.30, lunedì riposo.

Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti e cambi turno presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471 - orari: 8.30-13.00; 15.30-18.30) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277 - orari: 8.30-12.30; 15.30-19.00). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it).

La Campagna Abbonamenti 2013/2014 della Contrada prosegue per tutta la durata delle repliche delle “Due paia di calze di seta di Vienna” fino al 31 ottobre.

Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it

"Max Fabiani e l'anima del mondo”: magnifica opera di Giulio Costa e Diana Höbel.

Max Fabiani e l'anima del mondo”, magnifica opera di Giulio Costa e Diana Höbel.

Trieste - Il pubblico stretto sui sedili dell’aula gremita, molti gli spettatori rimasti in piedi, appoggiati alle pareti, ma  tutti col fiato sospeso, rapiti, commossi da uno spettacolo che definire ben riuscito sarebbe riduttivo.

Un Giulio Costa e una Diana Höbel in splendida forma hanno dato vita al loro brillante testo teatrale portandolo in scena con un tempismo impeccabile e con l’inaspettata e godibilissima partecipazione anche drammaturgica dei musicisti, Paolo Cervi Kervischer e i Baby Gelido.

Certo, si è trattato di un'anteprima e per di più in un'aula universitaria. Gli autori ci tengono a specificarlo. Una rappresentazione concepita per il teatro è stata presentata al pubblico in uno spazio affatto ideale per un evento scenico. Eppure il dover adattare la drammaturgia a degli spazi poco adeguati ha forse, paradossalmente, contribuito a dare al pubblico un'idea di vicinanza e di partecipazione agli eventi privati dei personaggi.

I ruoli si scambiano, gli attori sono ora protagonisti, ora narratori, ora spettatori; il testo teatrale si snoda in un flusso che è ora riflessione, ora dialogo, ora racconto.

Sul fondo della scena compaiono le immagini degli edifici, dei ponti e dei giardini realizzati da Fabiani, aprendo le porte di una dimensione quasi onirica guidata dalle voci degli attori. La figura dell'artista Paolo Cervi Kervischer – poi impegnato al sassofono –, che all'inizio della rappresentazione modella un busto in creta, si sovrappone a quella di Max Fabiani immortalato nel ritrarre la madre.

Lo spettacolo si articola in un continuo dialogo degli attori con lo schermo e con il pubblico, fra le immagini e la musica, fra narrazione e sogno.

Coinvolgente, divertente, sul finale toccante, il testo scritto da Costa e dalla Höbel è, oltre che una celebrazione del grande architetto, un invito a riflettere sulle potenzialità dell'essere umano, sulla capacità di ricostruire e di ricostruirsi, sulla volontà di creare ponti di comunicazione, sul sapersi reinventare quando si è perso tutto.

Una speciale menzione di merito per i Baby Gelido, che entrano in scena nelle vesti inedite di attori, letteralmente piombando nello spazio della rappresentazione impersonando gli architetti Wagner – l'impetuoso e moderno – e König – il contemplativo ed esteta – che intavolano un dibattito sull'architettura sorprendentemente comico. La tendenza moderna razionalista di Wagner si traduce poi nei suoni elettronici dei sintetizzatori di Daniele Mastronuzzi, mentre il gusto classico e decorativo di König viene interpretato dalla chitarra di Stefano Mastronuzzi. Le diverse sonorità si combinano in un connubio di armonie che descrivono quell'accordo di funzionalità e bellezza rappresentato dall'architettura di Fabiani. Il lungo lavoro dei musicisti ha portato alla creazione di brani originali altamente evocativi che guidano le scene più toccanti accrescendo l’emotività della rappresentazione, e che si inseriscono nella drammaturgia non solo accompagnando i personaggi ma narrandone il sogno, la memoria, le suggestioni.

L'atmosfera di un passato ancora recente e tangibile aleggiava nell'aula della Scuola Superiore di Lingue Moderne, ex hotel Balkan, edificio progettato da Fabiani come centro polivalente e multiculturale, sintesi della sua identità tanto italiana quanto austriaca e slovena. Un tema ancora attuale e percepibile sul nostro territorio, crocevia di storia e di culture diverse.

Una rappresentazione da rivedere, riascoltare,  riguardare, che merita certamente delle repliche e un palcoscenico per Max Fabiani e l'anima del mondo.

"Pomeriggi d’inverno": stagione di Teatro di Figura 2013-14

Pomeriggi d’inverno: stagione di Teatro di Figura 2013-14

Gorizia – Dodici spettacoli in cartellone dal 26 ottobre al 22 febbraio 2014: otto produzioni ospiti selezionate fra le migliori compagnie nazionali di Teatro di Figura, di scena al Kulturni Center Bratuž, e quattro nuove produzioni targate CTA, al debutto al Teatro Verdi, una al mese da novembre a febbraio, per un ciclo di 'Storie d'autore' tratte dal repertorio di Pennac, Puškin, Singer e Saint Exupery. E' il cartellone di “Pomeriggi d’inverno 2013-14”, giunto quest'anno alla 15^ edizione, come sempre promosso dal CTA Gorizia per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi,

 “Pomeriggi d’inverno” riparte all’insegna di un pur cauto lieve ottimismo – spiegano i curatori, Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi -  Certo, si parte da un gradino più basso, con molti problemi non risolti, e con la preoccupazione di un futuro ancora troppo incerto. Ma si parte. E questa è certamente una bella notizia, visto che fino a pochi mesi fa, a causa dei tagli alla cultura, si paventava una drastica riduzione se non addirittura la totale cessazione della stagione. Gli appuntamenti di quest’anno consolidano un progetto artistico che riscuote di anno in anno crescente interesse da parte delle famiglie e delle scuole di Gorizia e della provincia; e che si sta aprendo al pubblico di tutta la regione, quale unica Stagione di Teatro di Figura per giovani e famiglie. Confermeremo, visto l’apprezzamento del pubblico, il momento conviviale al termine di ogni spettacolo al Kulturni Center Bratuž: nel corso del quale, assieme ad una piccola merenda, viene offerta una mela biologica a km zero. Un piccolo dono che è diventato da subito il gadget di “Pomeriggi d’Inverno” e del CTA.

Sempre collegato al cartellone degli spettacoli continua “Pomeriggi per le scuole”un progetto che in pochi anni si  ampliato, con un’offerta di iniziative spettacolari e di laboratorio che vedono ormai la partecipazione di tantissime scuole non solo di Gorizia ma dell’intera provincia. Tutto si concluderà venerdì 9 maggio 2014, con “Figureinfesta” la manifestazione che chiude la nostra attività invernale: una grande e gioiosa festa in piazza Vittoria che coinvolgerà, con gli alunni e gli insegnanti, anche i negozi del centro. E, naturalmente, tutte le famiglie e i cittadini”.

Sono otto le produzioni ospiti in cartellone al Kulturni Center Bratuž (Viale XX settembre 85 – ore 16.30): si parte, sabato 26 ottobre, con Il grande viaggio del Teatropersona: una storia universale e comune. La storia di uno straniero, un viaggiatore che, come spesso nelle fiabe, non ha nome. La storia di chiunque si sia perso, almeno una volta, in una grande città, in un altro paese... o in se stesso.

Si prosegue,  sabato 16 novembre con il Piccolo passo di Kosmocomico Teatro: liberamente ispirato al libro di Simon James, questo spettacolo, dedicato ai più piccolini, racconta la storia di una famiglia di ocarine che abita un albero. Il protagonista, Piccolo Passo, é l’ultimo arrivato e come tutti gli appena nati é senza piume, non sa parlare bene, non conosce il mondo. Così dovrà usare il segreto per tornare a casa: fare un passo alla volta, un solo piccolo passo ogni volta. E passo dopo passo, suonando e cantando, riuscira' a tornare per il grande concerto finale. Sabato 30 novembre, spazio al Teatro Pirata con Voglio la luna, spettacolo finalista al Premio Scenario Infanzia 2010 e Premio Eolo 2013 come miglior progetto educativo di teatro ragazzi e giovani. In collaborazione con il Gruppo Baku, la storia, dedicata al bimbo Fabio che si innamora della Luna e vuole tenerla tutta per sé, è poeticamente interpretata da un attore affetto da sindrome di Down, ed è accompagnata dalla musica dal vivo.

Sabato 14 dicembre, riflettori su Teatrodistinto e Il gioco del lupo: Un insolito principe. Il suo maggiordomo. La sua elegante sala da pranzo. Ed ecco che inizia il gioco. Ma ogni regola sembra esistere per essere trasgredita, ogni

proposta sistematicamente rifiutata. Qui compare il Lupo, simbolo del bisogno di ciascuno di noi di dare sfogo alla nostra aggressività. Quanto ne siamo consapevoli? chi sa insegnarci la misura con cui possiamo manifestarla? Un tema complesso e articolato che il gioco del lupo affronta con linguaggio ironico e leggero, proponendo una riflessione su come la parte aggressiva di ciascuno di noi possa essere accettata e gestita attraverso il riconoscimento del limite.

Il cartellone 2014 riprende sabato 18 gennaio, con la produzione di Unoteatro/Stilema, A proposito di Piter Pan.  L’eterna lotta tra Peter Pan e Capitan Uncino diviene metafora della vita e delle figure adulte che la popolano. Quel vivere in cui c’è sempre un orologio che ti insegue ma anche un cuore che batte.

Per Storie d’inverno”: quattro storie con figure,  presentate solo per il piacere di leggerle e di farle scoprire ai bambini - ma non soltanto ai bambini – compongono il ciclo 2013 – 2014 prodotte dal CTA Gorizia, di scena al Ridotto del Teatro Verdi, a cura di Antonella Caruzzi con Serena Di Blasio, Loris Dogana, Stefania Medri, Alice Melloni.  

Si parte sabato 23 novembre, sempre alle 16.30, con Il piccolo principe di Saint-Exupéry, la storia surreale e famosa di un aviatore caduto col suo aeroplano nel deserto del Sahara e un bambino dai capelli d’oro piovuto anche lui dal cielo. Una storia dedicata ai bambini di sei anni o giù di lì, ma anche “ai grandi che una volta sono stati bambini, anche se pochi se ne ricordano”. A 70 anni dalla sua pubblicazione è ancora una storia che ci fa sorridere e ci emoziona... Sabato 7 dicembre, di scena L'occhio del lupo di Daniel Pennac: Un vecchio lupo dallo sguardo di ghiaccio e un ragazzo, uno di fronte all’altro. separati dal recinto di uno zoo: il ragazzo fissa il lupo che lo guarda con un occhio solo, giorno dopo giorno, poi finalmente con tutti e due... Negli occhi del lupo la sua vita nel Grande Nord, negli occhi del ragazzo l’Africa con i suoi animali... Attraverso gli sguardi passano dall’uno all’altro i loro ricordi, le immagini che portano nel cuore, i sentimenti che tutti e due hanno vissuto...

Sabato 11 gennaio, riflettori su Il pesciolino d’oro di Aleksandr Puškin, che ci riporta sulla riva dell’oceano, in una piccola e povera capanna, dove vive un pescatore con la moglie. Un giorno il pescatore si ritrova a tirare a riva una rete particolarmente pesante. Tira e tira, la rete è tuttavia vuota di pesci… ce n’è soltanto uno, ma tutto d’oro: un pesciolino fatato disposto a esaudire ogni desiderio in cambio della libertà. La vita del pescatore e di sua moglie da quel momento cambia completamente. Ma interviene l’avidità...  Infine, sabato 8 febbraio di scena Zlateh la capra, del grande scrittore ebreo polacco Isaac Singer, premio Nobel per la letteratura 1978. Vi si narra dello straordinario rapporto che si costruisce tra un bambino e una vecchia capra destinata al mercato: all’interno di un covone di fieno che li riparerà per più giorni da una terribile tempesta di neve, per sopravvivere impareranno ad aiutarsi reciprocamente e ad essere solidali fra loro in attesa che torni a risplendere il sole.

Prevendita e abbonamenti a partire da mercoledì 9 fino a venerdì 25 ottobre presso gli uffici del CTA lunedì, martedì, giovedì (10.00 - 12.00/ 15.00 – 16.30), mercoledì (10.00 - 12.00 /16.30 – 19.00), venerdì (10.00 – 14.00).

Biglietti: “Pomeriggi d’inverno”: ingresso unico € 6,00, abbonamento a 4 spettacoli € 20,00, abbonamento a 8 spettacoli € 36,00, CartaPomeriggi € 25,00 (utilizzabile per un ingresso a 5 spettacoli diversi, o da più persone per

lo stesso spettacolo). “ Storie d’inverno” Ingresso unico € 3,00

Informazioni: CTA, Centro Teatro Animazione e figure Via Vittorio Veneto, 7 - Gorizia t. +39 0481 537280  c. +39 335 1753049 www.ctagorizia.it ctagorizia/facebook.com. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Teatro: Kulturni Center Bratuž Viale XX settembre, 85 Gorizia t. +39 0481 531445 la biglietteria sarà aperta mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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