• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Mar12032024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Addio alla benzina agevolata: un motivo in più per scegliere il metano

Addio alla benzina agevolata: un motivo in più per scegliere il metano

Risale al 1996 il provvedimento con si concedeva la tariffa agevolata sul carburante in Friuli Venezia Giulia, grazie ad uno sconto sul prezzo della benzina. Oggi, dopo vent'anni, l'Unione Europea, decide di abolire questa condizione, ritenendo la manovra, che ha un costo di 56 milioni l'anno, ormai non sufficiente a evitare la concorrenza con i vicini Stati europei, né quella delle altre regioni italiane: basti pensare che in Veneto la benzina ha stesso costo che in Friuli, senza l'applicazione di nessuno sconto.

Oggi più che mai quindi è il momento di pensare a una vettura a metano, che offre notevoli vantaggi, non solo in termini economici. 
Tra le auto più performanti di questa categoria ci sono sicuramente le Skoda a metano, che
portali come Autoscout24.it propongono in vari modelli. Utilizzare il metano come carburante permette un risparmio netto sul costo di un pieno, visto che questo tipo di alimentazione costa il 65% in meno rispetto alla benzina: ciò significa che si possono percorrere fino a 400 Km spendendo solo15 €. A questo si aggiunge il vantaggio per l'ambiente, poiché essendo il metano un gas naturale, non provoca emissioni nocive come la benzina e produce il 20% in meno di anidride carbonica.

Il metano viene immesso direttamente nei metanodotti e distribuito nella rete cittadina, pertanto non sono previste operazioni di estrazioni, lavorazioni, zone di stoccaggio come per la benzina; inoltre, se il rifornimento è distante o fuori mano (o in caso di scarsi punti di distribuzione), si può istallare un compressore domestico nel proprio garage e di fare il pieno in sole otto ore, direttamente da casa, pagando il corrispettivo con la regolare bolletta.

Sul mercato esistono oltre 26000 modelli di auto con la doppia alimentazione, dalla Skoda "Citygo" alla Mercedes "Classe E" dunque non mancano le possibilità di trovare la vettura più adatta ai propri gusti. Chi invece intende solo modificare l'alimentazione della propria vettura, può optare per l'acquisto di un kit "after market", a soli 2 000 €. 

Tra gli innumerevoli vantaggi derivanti dall'uso di una vettura a metano, vi è quello di poter viaggiare anche in zone a traffico limitato, in quanto questo gas è ecologicamente sicuro e inoltre si può parcheggiare in qualsiasi punto senza nessuna limitazione. Infatti le auto a metano sono più sicure: questo gas naturale ha un livello di infiammabilità molto alto, considerato che la sua temperatura di accensione è sui 500°C contro i 250°C della benzina e come già ricordato non è un gas tossico.


La doppia alimentazione è progettata per garantire la giusta lubrificazione alle parti del motore, che avviene grazie alla benzina e nella auto di ultima concezione sono previste iniezioni miste automatiche. Va poi aggiunto che il metano richiede una temperatura di denotazione più bassa rispetto alla benzina e se ne deduce che in auto così concepite il motore ha una durata maggiore. 

Passare a un'auto a metano è un ottimo investimento, soprattutto in quelle regioni che prevedono incentivi e sconti sul prezzo del bollo.

 

I trend del settore vendita auto sono in espansione

I trend del settore vendita auto sono in espansione

Sarà per merito di una piccola ripresa dell’economia italiana, sarà perché l’italiano medio non sa rinunciare a possedere l’automobile, ma quest’anno nel nostro Paese sono state vendute molte automobili. I numeri parlano chiaro: gli acquisti delle vetture sono in rialzo e questo trend riguarda in particolare la vendita di auto online.

Nel periodo che va da gennaio ad ottobre 2015 sono stati circa 1.330.005 gli autoveicoli venduti, un +14,67% rispetto al medesimo periodo del 2014. La particolarità riguarda il fatto che la maggior parte di queste vendite è avvenuta online. Questa tendenza è dettata dal fatto che le persone trovano nel web una possibilità di risparmio.

Online, tramite un confronto tra vetture a chilometro zero e di recente immatricolazione disponibili nei concessionari di tutta Italia, si possono fare affari di ogni tipo dalle berline a quelle più lussuose. In rialzo anche i siti per la vendita della propria vettura come il portale noicompriamoauto.it. La tendenza è così predominante che a conclusione del 2015, a fine novembre, il mercato delle auto in Italia ha registrato un incremento complessivo delle vendite rispetto all’anno precedente del +23,5%, portando le immatricolazioni complessive a quota 2 milioni e 464 mila vetture (+15,5%). Dall’analisi delle immatricolazioni durante gli 11 mesi, relativamente allo stesso periodo del 2014, la tipologia di auto acquistate rivela un aumento relativo a crossover e multispazio, con un incremento, rispettivamente, del 40% e del 23%.  

Crollano, invece, le cabrio, i cupè e le monovolume. Per quanto riguarda le alimentazioni, i valori sono positivi per tutte meno per le bifuel. Le benzina-gpl presentano una leggera flessione, -0,8%, le auto a metano registrano un pesante -11%, mentre i motori turbodiesel, rispetto a novembre 2014, impennano con un + 28,4%.  Per quanto riguarda le case automobilistiche si registra, nonostante lo scandalo, un più +9,3% per Volkswagen, per FCA un +17,6%, per il gruppo PSA un +13,8%, un +18,8% per Ford e Opel, un 15% per Renault e un +27,3% per Daimler. «Siamo di fronte a segnali incoraggianti – ha detto Massimo Nordio, presidente dell’UNRAE– capaci finalmente di alimentare una spirale positiva di propensione alla sostituzione dell’auto, soprattutto in ragione della vetustà del parco circolante. Resta aperto il tema delle vendite a società che ristagnano con modeste performance, sintomo di una sofferenza fiscale ancora forte da parte delle piccole e medie aziende».

Aprire un'impresa in Friuli Venezia Giulia: perché è il momento buono

Aprire un'impresa in Friuli Venezia Giulia: perché è il momento buono

Pordenone - Si fanno sempre più insistenti i segnali di una ripresa dopo la crisi iniziata nel 2008 ha travolto l'economia e il tessuto imprenditoriale italiano, che si è sempre basato sulle piccole e medie imprese.


Anche se sono flebili spiragli e a macchia di leopardo, tra le regioni che stanno dando un segno di vera speranza per un futuro migliore c'è il Friuli.


La forza di questa regione che più volte si è trovata a rialzarsi dopo gravi danni, non ultimo quelli del terremoto, sta nell'unione e nella condivisione di valori sani come quello della collaborazione.


Si tratta in particolare di un evento che è stato accolto con grande ottimismo in tutto il Nord ed è la nascita di un sito internet, che ha visto la luce lo scorso 27 ottobre e che ha raggruppato sotto il nome di "Nordest Economia" tutte le regioni che ne fanno parte e che possono leggere l'omonimo giornale.


Un secondo passo importante sarà quello dell'uscita di un inserto scritto a "quattro mani" dalle testate giornalistiche di Friuli e Veneto che fanno capo all'Espresso e che hanno dedicato diverse pagine sempre all'argomento economia in questa parte del Paese. 


L'inserto di 24 pagine sarà allegato al giornale "Il Messaggero Veneto" e conterrà dati, statistiche, tendenze per descrivere cosa accade nel territorio, che finalmente dimostra un nuovo slancio.
Un modo quindi per parlare dei progressi di questa parte d'Italia, volano da sempre dell'economia nazionale, che vuole condividere con tutti gli abitanti buone notizie, che possano anche incoraggiare verso nuovi investimenti e nuove realtà imprenditoriali.



Aprire nuove imprese in Friuli


Se è vero che il Friuli si sta lasciando la recessione alle spalle, allora è arrivato il momento di ripartire con l'apertura di nuove imprese, anche sulla scia dell'ottimismo trasmesso dall'unione di testate giornalistiche locali storiche, come "Il piccolo" di Trieste o "Il corriere delle Alpi" di Belluno.


Offrono infatti l'opportunità di venire a conoscenza di altre realtà che, seppur locali, rappresentano una cassa di risonanza e una vetrina che può mettere in contatto proprio i nuovi imprenditori, le nuove idee e la voglia di fare. 


E' l'identità comune che può portare frutti importanti proprio in vista della ripresa, con la speranza che anche la politica possa dare una mano a gente che da sempre svolge il proprio lavoro con grande affezione e passione.



I prestiti per le nuove imprese


Aprire una nuova impresa o portare capitali freschi all'interno di una realtà che ha nuove ambizioni è possibile grazie ai prestiti bancari o attraverso le finanziarie, che mai come oggi sono di nuovo disponibili a concedere prestiti.


Basta collegarsi a uno dei siti che mettono insieme tutti i mutui per verificare quali sono quelli che possono adattarsi alle proprie esigenze e richiedere contestualmente un preventivo.


Le banche che offrono mutui online, come quello di Hellobank, sono molte. Bisogna cercare sempre il mutuo adatto alle nostre esigenze. Infatti è importante notare che alcune banche offrono mutui più flessibili e convenienti riguardo all'applicazione dei tassi di interessi e il tempi di ammortamento del prestito.


La risposta riguardo alla richiesta di un preventivo viene data al massimo entro 48 ore, e se viene accettata i tempi sono brevi anche riguardo all'accredito sul proprio conto corrente.


E' quindi possibile realizzare i propri sogni per avviare una realtà imprenditoriale e pianificare il proprio futuro lavorativo in modo indipendente e con sicuri vantaggi.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.