Silvia Masci "A scuola di emozioni", un libro per insegnanti e genitori
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- Pubblicato Sabato, 26 Maggio 2012 16:52
- Scritto da Maurizio Pertegato
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Si intitola “A scuola si emozioni. Insegnanti e genitori ascoltano gli adolescenti” il libro appena pubblicato dalla psicologa e psicoterapeuta Silvia Masci, con Armando Editore.
Un libro che promette di diventare un progetto per le scuole medie e superiori al fine di insegnare ai ragazzi a capire le emozioni: quei sentimenti che spesso vengono relegati a un diario o a un blog.
A scuola di emozioni, è il frutto di una lunga osservazione, in ambito clinico ed educativo, che ha permesso di analizzare più attentamente la natura del disagio dei giovani e il significato delle loro manifestazioni comportamentali.
“L’adolescente - afferma l’autrice - ricerca nell'adulto, a cui fa riferimento, un sostegno alla sua crescita; un sostegno che non può essere delegato ai coetanei, perché è parte integrante delle funzioni che solo un adulto può svolgere. Proprio in questo periodo gli adolescenti chiedono di essere contemporaneamente guidati, ascoltati, tenuti al centro dell'attenzione ed aiutati a crescere. Si aspettano dai genitori e dagli insegnanti quella guida e quei punti di riferimento offerti con discrezione, per evitare intrusioni e sostituzioni al loro agire”.
Il testo parte da alcune considerazioni sull’educazione, compito sia della scuola che della famiglia in un costante rapporto di sinergia e sulle recenti scoperte scientifiche, per poi sviluppare un’analisi delle principali emozioni attraverso il punto di vista degli adolescenti. Sostiene, inoltre, l’importanza di saper ascoltare le emozioni proprie ed altrui per riuscire a capire il significato di ciò che si sta provando e di conseguenza mettere in atto azioni volte a gestire in modo adeguato le situazioni.
E la scuola - scrive Silvia Masci - “rappresenta fin dall’infanzia un luogo privilegiato, sia perché costituisce la prima esperienza di allontanamento dalla famiglia, sia perché favorisce la socializzazione. È a scuola che si impara a stare con i coetanei – fonte di gioco ma anche di confronto sul piano delle capacità relazionali e intellettuali –, ed è a scuola che si apprende l’obbedienza alle regole degli adulti. Ciò è inevitabile, in quanto bambini e ragazzi vi trascorrono molto del loro tempo e lì interagiscono, si confrontano, stabiliscono relazioni, acquisiscono molto più di quanto contenuto nelle lezioni che vengono loro impartite.Non è solo il luogo nel quale si apprendono nozioni, ma anche quello in cui si creano nuove esperienze, conoscenze e si stabiliscono affetti”.
“Il libro di Silvia Masci - scrive nell’introduzione Donata Francescato, docente di Psicologia di Comunità dell’Università La Sapienza di Roma - è un testo poetico che rivela la passione dell’autrice per gli adolescenti e il suo forte desiderio di aiutare genitori, insegnanti e ragazzi a trasformare la scuola in un luogo di incontro e dialogo tra le generazioni, mettendo le emozioni al centro del processo educativo.L’autrice privilegia infatti un approccio “narrativo”, dando largo spazio a ricordi personali e a poesie e scritti di adolescenti, che rendono agevole e gradevolissima la lettura”.
Franco Morosini con il libro "La rondine e la piuma. Scegliere la traiettoria nel governo dell'economia" alla Minerva
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- Pubblicato Sabato, 26 Maggio 2012 13:44
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Trieste - Mercoledì 30 maggio alle 18, nella sala di lettura della Libreria Minerva avrà luogo la presentazione del libro "La rondine e la piuma. Scegliere la traiettoria nel governo dell'economia" di Franco Mosconi (Mup editore).
Gli articoli scritti da Franco Mosconi raccolti in questo libro affrontano temi economici e sociali di varia natura: il grande crac e i suoi effetti sulle nostre economie, il cammino dell’Italia nell’età dell’Euro, la perdurante importanza dell’industria manifatturiera, le chance di vita e lavoro dei giovani.
Sin dal titolo il saggio vuole sottolineare la necessità di gesti nuovi e forti nel governo dell’economia, sia a livello nazionale che regionale. Il titolo nasce da una citazione di Paul Verlaine, "meglio essere una rondine che una piuma", ripresa da Mons. Ravasi: "Certo, sia la rondine che la piuma si librano nell’aria, ma la differenza è netta: la rondine sceglie la traiettoria, naviga contro il vento opponendogli il suo petto carenato; la piuma, invece, è sospinta da ogni corrente d’aria, è succube ad ogni soffio. Una domanda si impone: e noi come siamo? Siamo rondini libere e sicure o piume agitate da ogni brezza della variabilità?”
L'autore Franco Mosconi è professore Jean Monnet di Economia industriale all’università di Parma e docente al collegio europeo di Parma. Già consigliere economico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e funzionario della Commissione europea, ha lavorato e insegnato all’Università di Bologna.
Carità pubblica, assistenza sociale e politiche di welfare: il caso di Trieste alla Minerva
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- Pubblicato Mercoledì, 16 Maggio 2012 23:43
- Scritto da Maurizio Pertegato
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TRIESTE - Venerdì 18 maggio alle 17.30, nella sala di lettura della Libreria Minerva di via san Nicolò 20 a Trieste, presentazione del libro "Carità pubblica, assistenza sociale e politiche di welfare: il caso di Trieste a cura di Anna Maria Vinci, Edizioni Eut.
Interverranno Maurizio Vaudagna, docente di storia contemporanea all’università del Piemonte orientale, Elisabetta Vezzosi, docente di storia degli Stati Uniti d’America e di storia delle donne e di genere all’università di Trieste, Laura Famulari, assessore alle politiche sociali del comune di Trieste, e il sindaco di Trieste Roberto Cosolini.
Il libro Il volume propone una puntuale riflessione sui temi dell’assistenza, della sicurezza, dei diritti sociali e del welfare nel corso del Novecento. Le grandi trasformazioni politico/istituzionali, nonché il passaggio attraverso forme statuali diverse, rendono di particolare interesse il case study di Trieste e della Venezia Giulia. Se il filo rosso del disagio sociale non si spezza mai veramente lungo l’arco di tempo preso in considerazione dai saggi, mutano invece le cause di tanta indigenza e di tanta povertà e mutano altresì le scelte politiche delle istituzioni (tra Austria e Italia, tra dittatura e democrazia) di fronte a fenomeni di così vasta portata.
La curatrice Anna Maria Vinci è docente di storia contemporanea presso il dipartimento di storia e culture dall’antichità al mondo contemporaneo dell’università di Trieste. Si occupa di storia del fascismo, del confine orientale italiano e delle vicende dell’Italia repubblicana.
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