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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Premio Terzani ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid ed al poeta friulano Pierluigi Cappello

Premio Terzani ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid ed al poeta friulano Pierluigi Cappell

Udine - Il premio letterario internazionale Tiziano Terzani quest'anno ricorda il decennale della morte dello scrittore e giornalista toscano, stroncato da un tumore all'età di 66 anni.

Il prestigioso riconoscimento, promosso dall’associazione culturale Vicino/Lontano di Udine e dalla famiglia Terzani, è stato conferito, per l’edizione 2014, a due vincitori ex aequo: Mohsin Hamid, scrittore pakistano, e Pierluigi Cappello, poeta friulano.

Lo ha deciso lunedì 17 marzo la Giuria presieduta da Angela Staude Terzani e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. L'anno scorso il riconoscimento andò all'economista ungherese George Soros.

Il premio è stato assegnato ad Hamid per il romanzo "Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente" (Einaudi 2013) e a Cappello per "Questa libertà" (RCS Libri S.p.A., Milano 2013)

La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 21: la serata ricorderà Tiziano Terzani nel 10° anniversario, con la presentazione in anteprima dei suoi diari inediti, che saranno pubblicati a breve in una raccolta intitolata "Un’idea di destino" (Longanesi).  

Tiziano Terzani aveva scritto fino ai suoi ultimi giorni delle sue note personali, che ora vengono rese pubbliche grazie al lavoro di riordino curato dalla moglie Angela Terzani Staude con Álen Loreti.

In collegamento con il Premio Terzani 2014 si svolgeranno a Udine due incontri nell'ambito del festival Vicino/Lontano: sabato 17 maggio alle 17 nella Chiesa di san Francesco, il vincitore Moshid Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico; mercoledì 14 maggio verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario “Parole povere” - una coproduzione Agherose/Tucker Film - diretto dalla registra Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello.

Lo scrittore Mauro Corona con "La voce degli uomini freddi" ha vinto il premio Rigoni Stern

Lo scrittore Mauro Corona con

Trento - Mauro Corona ha vinto l'edizione 2014 del "Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi" - sezione narrativa - per "La voce degli uomini freddi" (Mondadori). Lo ha deciso la giuria composta da Eraldo Affinati, Marie Hélène Angelini, Margherita Detomas, Paola Maria Filippi, Paolo Rumiz e Graziano Riccadonna (coordinatore).

Mauro Corona, scultore, alpinista e scrittore, è nato a Baselga di Piné (Tn) nel 1950 e vive ormai da molti anni ad Erto (Pn), nel Friuli Occidentale.

Questa la motivazione della Giuria: "La voce degli uomini freddi di Mauro Corona rappresenta l'epopea delle genti di montagna, avvezze al pericolo e al sacrificio. Il cantore di queste genti non deve inventare nulla, ma riferirsi liberamente alla propria gente, quella di Erto e Casso, insomma della valle del Vajont".

"Emblema della catastrofe di origine umana, la frana del Vajont è ancora oggi oggetto di dibattito e riflessione scientifica, a cinquanta anni da quella sera del 9 ottobre 1963".

"Ma anche di racconto e di immaginario collettivo: dentro questa catastrofe è possibile ripercorrere gli infiniti percorsi del moderno piegato agli interessi consumistici e all'ansia di progresso a costo dei sacrifici umani. Uomini freddi come aggettivo di loco, non come aggettivo qualificativo".

"Un'umanità costretta a vivere nel luogo freddo, ma che da questa caratteristica non solo non è schiacciata, ma la trasforma in elemento positivo: gente che aveva fatto della sfortuna la gioia di stare al mondo. L'unica gioia era quella. Gente che s'accontentava. Tutto qui".

"La neve poi è una metafora dell'esistenza e soprattutto della valanga che ha coperto la valle. Resistenza, fatica, tenacia, sofferenza sono la cifra di una vita che si perpetua nelle avversità, traendone forza e nutrimento. L'autore con la sua opera rappresenta, nel contesto culturale che fa riferimento all'arco alpino, un'espressione particolarmente significativa del territorio e delle sue genti, bene cogliendo il messaggio del Premio intitolato a Mario Rigoni Stern, inteso a perpetuarne i valori di fratellanza, di rispetto per l'ambiente, di umanità alpina".

L’entità del premio, sia per la sezione saggistica sia per la sezione narrativa, è di € 10.000. La premiazione si terrà il 29 marzo alle 17 a Riva del Garda presso il Palazzo dei Congressi.

 


La voce degli uomini freddi

“La seduzione dell’avventura” di Sciamplicotti, nuova uscita di Ediciclo editore

“La seduzione dell’avventura” di Sciamplicotti, nuova uscita Ediciclo.

Trieste - Prossima uscita per Ediciclo editore del libro “La seduzione dell’avventura” di Alberto Sciamplicotti, nella collana “Piccola filosofia del viaggio”.

L’avventura è il viaggio della vita, l’andare verso l’incognito conoscendo solo il punto di partenza. Un’irrequietezza che da sempre ha agitato l’animo dell’uomo fin da quando, nel bel mezzo delle savane africane, ancora non uomo ma non più nemmeno scimmia, provava ad alzarsi sulle zampe posteriori per poter vedere oltre quel mare d’erba, per provare a intuire cosa c’era oltre l’orizzonte.

Attraverso riflessioni costellate di racconti e aneddoti, dall’avventura dell’esploratore polare Ernest Shackleton a quella vissuta sull’Everest dallo sciatore giapponese Yuichiro Miura, dal viaggio in aerostato di Andrée alle traversate oceaniche in barca a vela di Bernard Moitessier, l’autore Alberto Sciamplicotti prova a dipanare quel filo che lega l’esistenza dell’uomo al desiderio di scoperta e di avventura. Una ricerca senza fine perché sempre nuova.

“La seduzione dell’avventura" di Alberto Sciamplicotti - Ediciclo Editore - pagg. 96, euro 8,50 - isbn 978-88-6549-110-2

Alberto Sciamplicotti è nato a Roma e lavora come fotografo e video maker per l’Università “La Sapienza”. Figlio d’arte - il padre era fotoreporter durante gli anni della Dolce Vita - , appassionato di montagna, arrampicata e sci-alpinismo, è cresciuto nel mito dell’esplorazione.

Dopo aver pubblicato volumi in cui ha raccontato vicende dell’alpinismo, ha collaborato con foto e scritti
alla “Rivista della Montagna”, “Montagnard” e “Free. rider” e ha realizzato filmati premiati a festival del cinema della montagna e presentati in ambito nazionale e internazionale.

Il suo sito web è www.sciampli.it.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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