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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Presentato il libro “Pordenone, guida alla città”. Intervista con l’autore Lorenzo Cardin

Presentato il libro “Pordenone, guida alla città”. Intervista con l’autore Lorenzo Cardin

Pordenone - È stata presentata lo scorso sabato 26 aprile la guida “Pordenone” di Lorenzo Cardin, per i tipi delle edizioni Biblioteca dell’Immagine. Si tratta di un agile volumetto di un centinaio di pagine, un concentrato di notizie, storia, curiosità inedite.

Come ha osservato il sindaco Claudio Pedrotti nella sua breve presentazione, può sembrare un controsenso scrivere un “libro di carta” nell’epoca digitale; ma il saggio di Lorenzo Cardin è più di guida, è un piacevole racconto che prende per mano il lettore e lo accompagna tra gli angoli più inattesi di una città accogliente e ricca di storia.

Abbiamo incontrato l’autore per fargli qualche domanda.

Qual è la caratteristica peculiare della città di Pordenone?
L’acqua: le origini dell’insediamento si devono proprio alla presenza di un reticolo di rogge e fiumi. All’inizio era l’antico Portus Naonis, dove giungevano le imbarcazioni che trasportavano varie marci. Le vie d’acqua nel tempo antico avevano una grandissima importanza sia per i commerci che per le attività artigianali e, più tardi, di quelle degli opifici.

C’erano produzioni di ceramica, di tessitura di lana e seta; c’era un cotonificio. Conoscere le radici storiche della vocazione operosa di Pordenone, visitarne i luoghi - alcuni dei quali ormai di archeologia industriale - permette di capire anche lo sviluppo industriale della città in tempi recenti.


Qual è il “cuore” della città?
Dal ponte di Adamo ed Eva fino al largo San Giovanni, dove c’è un susseguirsi di palazzi storici appartenenti alle famiglie più facoltose: possidenti agrari ed anche commercianti. Le facciate sono state restaurate dal Comune. Direi anche che la città ha molti luoghi del cuore e, tra questi, metterei senz’altro i parchi, che si sono sviluppati proprio sulle rive dei fiumi e dei laghetti.

Ci può dire qualcosa del lungo lavoro di raccolta delle tante curiosità e notizie riportate nella guida?
È stato impegnativo ma anche divertente. Grazie alla cortesia di alcune famiglie, ho potuto visitare alcune splendide ville storiche; soprattutto, ho camminato molto a piedi, cercando di cogliere l’anima della città.

Ho voluto porre al termine di questo itinerario una citazione tratta dalle “Città invisibili” di Italo Calvino: “le città sono luogo di scambio…. ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi”.
 

L'autore

Lorenzo Cardin è nato a Pordenone, è giornalista pubblicista e collaboratore del Messaggero Veneto.

Nella sua attività professionale si occupa di comunicazione e iniziative promozionali. Per molti anni si è dedicato all’attività speleologica e, ancora con passione, alla fotografia. Ha curato cataloghi di mostre culturali per la Società Operaia di Pordenone ed ha collaborato con il Touring Club Italiano in specifiche guide.

Escursionista infaticabile, con la Biblioteca dell’Immagine ha già pubblicato la Guida alle Valli del Friuli Occidentale.

 

 

 


 

“La strada per il Don” prossima uscita del libro di Paolo Venti.

“La strada per il Don” prossima uscita del libro di Paolo Venti

Pordenone – Prossima uscita per Ediciclo Editore, il libro “La strada per i Don”. Viaggio sulle tracce degli alpini dispersi nella campagna di Russia” di Paolo Venti, che verrà presentato in anteprima sabato 3 maggio alle ore 18 alla Biblioteca Comunale di Pordenone. L’autore dialogherà con il giornalista Lorenzo Padovan.

Con la bicicletta a volte si possono ripercorrere tracce, risalire indietro nel tempo e scavare dentro la propria storia. In questo caso il punto di partenza è un fascio di lettere, quelle che nell’inverno del 1942-43 furono spedite dal fronte russo da due alpini, due alpini che non tornarono più. Per settant’anni queste lettere sono rimaste in un cassetto, poi un lontano nipote ha inforcato la bicicletta e ha deciso di andare a vedere, a ricordare.
Ne è nato un viaggio in solitaria attraverso Serbia, Romania, Ucraina, Russia, per lo più in bici ma, nei tratti più “monotoni”, anche in treno, in pullman, in autostop per un totale di oltre 4000 chilometri. È stata una lunga traversata, prima lungo il Danubio, poi sulla costa del
Mar Nero, fra campi che si perdono nell’orizzonte, grandi città come Bucarest e Kiev, o piccoli villaggi della povera campagna ucraina e russa. Fino al Don, idealmente la meta del viaggio e della memoria. Con tutto il tempo per ricordare, pensare, incontrare persone.

Paolo Venti nato a Spilimbergo nel 1963, risiede a Travesio e insegna lettere classiche al Liceo “Leopardi Majorana” di Pordenone. Ha pubblicato nel 1998 un’antologia dei poeti friulani della Destra Tagliamento Quatri fues di argjelut, ha tradotto dal greco in friulano le Opere e i giorni di Esiodo. Ha pubblicato testi scolastici relativi al mondo classico (Il nostro greco quotidiano
per Le Monnier, A zonzo per le vie dell’antica Atene e A zonzo per le vie dell’antica Roma per Agenzia Libraria), organizza mostre d’arte con l’Associazione “Medianaonis” e partecipa a varie iniziative culturali nel territorio.
Ha tenuto in ambito scolastico e per associazioni culturali del territorio corsi di scrittura creativa, sia poetica sia narrativa. Ha pubblicato per Ediciclo il reportage di viaggio dal titolo “Pedalando con gli dei”, cronaca di un viaggio in bicicletta dal Friuli ad Atene.

L'evento è organizzato dal Comune di Pordenone, Assessorato alla Cultura, dalla libreria Quo Vadis e da Aruotalibera. Il libro di Paolo Venti sarà ospite anche di Vicino e Lontano,
il festival del viaggio di Udine, il prossimo 16 maggio alle ore 18.00 alla Libreria Odos.

Il volume, in libreria dall'8 maggio prossimo, sarà presentato in anteprima.

La scrittrice ticinese Manuela Mazzi in Friuli Venezia Giulia per presentare i suoi gialli

La scrittrice ticinese Manuela Mazzi in Friuli Venezia Giulia per presentare i suoi gialli

Trieste - Lunedì 28 aprile alle ore 18 la giornalista e scrittrice Manuela Mazzi presenta al pubblico di Trieste il suo ultimo romanzo giallo: "L'Ancora insanguinata", edita dalla pordenonese Safarà. Nei giorni scorsi la scrittrice aveva presentato il volume anche a Portogruaro.

Il protagonista dei suoi romanzi, Sir TJ, ha radici triestine perché nato dall’intervista con un personaggio di Trieste: sarebbe infatti il figlio immaginario di un noto signore che fu a capo dei Servizi di Sicurezza ONU. L’incontro si svolge alla libreria Lovat di Trieste.

L'autrice avrebbe voluto far diventare direttamente lui protagonista, ma non le sembrava corretto "usare" la vita di un'altra persona. Non volendo tuttavia abbandonare l'affascinante storia di Bob (che è poi finito a vivere a Locarno, proprio come Sir TJ), immaginò come sarebbe potuto diventare il figlio di un uomo simile...

Quel figlio è Sir TJ, il protagonista scrittore-detective-spilungone di "Un giallo da concorso" (Safarà Editore, ottobre 2012) e de "L'ancora insanguinata" (Safarà Editore, dicembre 2013), i quali hanno - appunto - entrambi come sottotitolo "Le avventure in giallo di Sir TJ".

Lo stile vivace di Manuela Mazzi, accompagnato dai colori delicati e dalle matite di Liza Schiavi, regala al lettore un’avventura magica e profonda, per un nuovo capitolo de L’Uomo di Sabbia, la collana sempreverde di Safarà Editore. I libri sono acquistabili nelle migliori librerie d’Italia e anche dal sito www.safaraeditore.com

“L’ancora insanguinata. Le avventure in giallo di Sir TJ” - è il secondo ed emozionante capitolo de “Le avventure in giallo di Sir TJ”. Alla fine del suo primo, inquietante caso di “Un giallo da concorso” (Safarà Editore, 2012), avevamo lasciato quell’affascinante scrittore-detective sulla riva del Lago Maggiore tra i canneti della Lanca degli Stornazzi, accompagnato dall’amico consigliere Don Cesar e dalla gentile e incantevole Lory.

Dall’intimo porticciolo elvetico i tre sono ora salpati alla volta di Venezia, e durante il viaggio saranno destinati ad affrontare due nuovi ed enigmatici crimini. Dopo una prima tappa nei pressi dei Castelli di Cannero - dai cui abissi antiche leggende e quasi dimenticate battaglie riemergeranno a evocare il ricordo di un terribile assassinio - i tre compagni di viaggio si dirigeranno verso la medioevale Idrovia Locarno-Milano-Venezia.

Si troveranno tuttavia implicati in un crimine che vedrà protagonista Natan, un ragazzino avventuroso e i suoi grandi sogni, che trascineranno i lettori in un’avventura a tinte gialle tra secche e pescaie, moli azzurri e case galleggianti, cadaveri, cartomanti e cercatori d’oro. Anche questa volta sarà il lettore a dover aiutare lo scrittore a dare caccia serrata ai colpevoli; servendosi degli appunti e delle mappe in fondo al volume.


L’autrice, Manuela Mazzi è nata a Locarno (Svizzera) nel 1971. Giornalista professionista, ha scritto per molte testate ticinesi e collaborato con Il Giornale di Milano come corrispondente dalla Svizzera di lingua italiana. Dal 2004 lavora per il settimanale d’approfondimento Azione. Otto sono i libri già pubblicati, fra i quali: Il Segreto della Colomba; Di brogli, di risate e di altre storie – Le avventure di Giacomino, un ragazzo degli anni Cinquanta; L’angelo apprendista; Un caffè a Kathmandu; Un gigolo in doppiopetto e Guardie, ladri e tracciatori.

Quest’ultimo romanzo nel 2010 è stato selezionato tra i venti partecipanti al Premio Bancarellino, ricevendo la menzione speciale per la «Migliore opera di narrativa di autore straniero di lingua italiana destinata a ragazzi dai 12 ai 16 anni» dalla giuria della III edizione del Premio di Letteratura per ragazzi Mariele Ventre. Ha inoltre ricevuto una targa speciale dalla giuria del Premio Stresa di Narrativa. Recentemente ha pubblicato "Un giallo da concorso", primo episodio della serie Le avventure in giallo di Sir TJ, di cui il presente romanzo è il seguito.
Il sito: www.manuelamazzi.ch

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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