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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Notturni Di Versi”, piccolo festival della poesia e della arti notturne, giunge alla sua X edizione.

“Notturni Di Versi”, piccolo festival della poesia e della arti notturne, giunge alla sua X edizione

Portogruaro - Riprende il viaggio sulla Nâf Spaziâl di “Notturni Di Versi”, mercoledì 2 luglio alle 21, alla Libreria Lab di Portogruaro, con l’inaugurazione di una mostra fotografica sui dieci anni di notturni di versi “Notturni X!” a cura del Porto dei Benandanti, nell’ambito di “Città Viva”, visitabile fino al 19 luglio  e la presentazione del libro Traversi, un libro nato dall’esperienza dalla rassegna di poesia contemporanea di Treviso TraVersi: sette serate nella cornice di Ca’ dei Ricchi  in cui sono stati presentati 18 poeti. Presenterà il libro l’autore Marco Scarpa.

Ricco programma anche quest’anno a partire da  giovedì 3 luglio a partire dalle 21 spazio alla musica, con il poeta e attore Vasco Mirandola, che ha lavorato in teatro e nel cinema con Salvatores e Mazzacurati, e Piccola Bottega Baltazar, che presenteranno “Ballate per il NordEst”: i poeti del triveneto cantati, suonati e parlati per raccontare il nostro territorio attraverso gli occhi e le parole di chi sa leggere nel futuro.

Domenica 6 luglio dalle 2,  alla Galleria ai Molini di Portogruaro e poi alla Piazzetta Pescheria, la serata sarà interamente dedicata al ricordo di Federico Tavan, “Federico Tavan nostra preziosa eresia”, inaugurazione a cura di Lara Bortolusso, con le fotografie di Danilo De Marco, noto per i suoi reportage di impegno civile. Seguirà l’incontro con amiche e amici di Tavan, che leggeranno le sue poesie: Aldo Colonello del Circolo Menocchio, Giuseppe Nava, Rosanna Paroni Bertoja, Lussia Di Uanis, Andrea Comina, Eliana Picca, Guido Carrara, Lorena Roman e l’illustratore Paolo Cossi per evocare La nâf spâzial, il viaggio di Federico Tavan.

L’8 luglio alle 21 nella suggestiva Chiesa di Santa Cristina di Gorgo di Fossalta di Portogruaro sarà la volta della presentazione del libro di Azzurra D’Agostino “Canti di un luogo abbandonato”, presentato da Guido Cupani, un libro interessante e peculiare per il suo contenuto incentrato sui “resti”, dettagli di un’umanità residua, ma anche perché realizzato con caratteri mobili e matrici in legno.

L’11 luglio alle 21 il poetry slam POPS3 (Portogruaro Poetry Slam), con gli Masters of Ceremony Giacomo Sandron e Renzo Cevro-Vukovic, ospite della serata in Piazzetta della Pescheria sarà l’incredibile Dani Orviz, campione spagnolo ed europeo di Poetry Slam. L’atteso appuntamento è una competizione orale tra poeti importata dagli Usa e che ha preso piede anche nel nostro paese per il suo carattere “performativo” e divertente. L’evento è in collaborazione con la LIPS (Lega Italiana poetry Slam) e gli slammer vincitori decretati dal pubblico rientreranno tra i partecipanti del campionato italiano in rappresentanza del Veneto Orientale.

Per il programma completo della manifestazione www.notturnidiversi.it.

Nella foto Marco Scarpa.

 

 

“Felici e contente” di Corrado Premuda al giardino San Michele a Trieste.

“Felici e contente” di Corrado Premuda al giardino San Michele a Trieste.

Trieste – Sabato 28 giugno, alle ore 18, lo scrittore triestino Corrado Premuda, nel giardino San Michele a Trieste, presenta il suo ultimo libro “Felici e contente”, a grandi e piccoli lettori, spiegando come ha lavorato nel riscrivere otto celebri fiabe al femminile.  

Otto racconti rimettono in discussione le classiche fiabe con umorismo, un pizzico di horror e nuovi finali spiazzanti.  “Felici e contente” di Corrado Premuda (Luglio Editore), è un libro che sta riscontrando il favore di adulti e ragazzi, anche grazie alle accattivanti illustrazioni di Andrea Guerzoni che corredano ogni racconto.

Il classico happy end che tutti conosciamo è solo l'inizio di nuove avventure per Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Biancaneve e la Bella addormentata nel bosco. Sul suo rapporto con le fiabe dice Premuda: «Per i bambini è importante farsi raccontare le storie, anche se le conoscono già, perché trovano conforto in un finale positivo in cui l’eroe, dopo tante disavventure, riesce a trionfare. Io invece volevo ascoltarle ancora una volta perché speravo sempre in una variazione, un cambiamento, un finale diverso. La formula “… e vissero felici e contenti” non mi convinceva, mi sembrava nascondere altri racconti possibili.»

Il libro sarà in vendita quel giorno al giardino San Michele. Visitate il sito www.corradopremuda.com

 

"La metamorfosi della sofferenza - Dopo il suicidio di un familiare"

E’ uscita la nuova edizione del libro di Antonio Loperfido e Rosèlia Irti “La metamorfosi della sofferenza – Dopo il suicidio di un familiare”, edito da EDB Persona e Psiche.
 
In questa pubblicazione, attraverso i racconti dei familiari, si vuole affermare che il suicidio è sì la fine della vita di un loro caro, ma è anche l’inizio di un faticoso viaggio interiore durante il quale loro stessi dovranno trovare risposte a domande sul senso della vita e della morte, sul senso del dolore e della sofferenza, e dovranno attraversare la sofferenza fino a ridare speranza alla loro vita.
 
Il dolore dei sopravvissuti
I sopravvissuti esprimono il senso di solitudine in cui si vengono a trovare per molto tempo dopo l’evento del suicidio. Desiderano esprimere la loro rabbia, che spesso non si può raccontare, che viene generata dalla delusione di essere lasciati improvvisamente soli e che proviene anche dal dolore causato dalla morte di tutto ciò che ormai non sarà più possibile fare insieme.
 
Questo libro vuole evidenziare il fatto che i sopravvissuti non vedono il suicidio solamente come autodistruzione di chi lo compie, ma anche come un atto di aggressività contro di loro, come un ricatto affettivo e morale che li accompagnerà per tutta la vita. Nel libro si parla anche della vergogna e della colpa, sentimenti che attanagliano l’animo dei sopravvissuti fino a renderli, nella loro percezione, degli appestati da evitare.
 
Questi racconti vogliono, inoltre, sollevare il sipario sul silenzio che molto spesso cala dopo il suicidio di un parente; vogliono affrontare la vergogna, la stigmatizzazione, i pregiudizi, i falsi luoghi comuni che per secoli hanno accompagnato i familiari dei suicidi. 
 
Sono state scelte otto storie accadute in Friuli Venezia Giulia e in Italia nell’arco degli ultimi vent’anni, con testimonianze rese da familiari i cui nomi, naturalmente, sono stati cambiati per garantire l’anonimato.
 
Il  libro è rivolto a medici, psicologi, psichiatri, insegnanti, ma specialmente ai familiari di chi è morto suicida. I ricordi di chi racconta creano una narrazione che permette al lettore di intravvedere un percorso di senso, fondamentale per poter elaborare il lutto.
 

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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