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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Alla libreria Lovat di Trieste si presenta “Prospettiva Berlinguer – sguardi trasversali sul leader comunista”

Alla libreria Lovat di Trieste si presenta “Prospettiva Berlinguer – sguardi trasversali sul leader

Trieste - Martedì 20 maggio alle ore 18 presso la Libreria Lovat di Trieste (Viale XX Settembre 20, presso lo stabile "Oviesse", posteggio a pagamento accessibile da via Xydias) si terrà la presentazione del volume a più voci "Prospettiva Berlinguer. Sguardi trasversali sul leader comunista", a cura di Ivan Buttignon (Safarà Editore, maggio 2014). Interverranno il curatore Ivan Buttignon, insieme ad altri autori quali Mirko Bortolusso e Leonardo Raito. Interverrà inoltre il Presidente nazionale dell'ANPPIA Ljubomir Susic.

Si tratta di una raccolta di saggi che dipingono lo storico segretario della PCI da diversi, e anche non convenzionali, punti di vista. Gli autori che contribuiscono al saggio sono tutti personaggi d'eccezione e, con i loro scritti, ci restituiscono l’immagine politica e umana di un personaggio cardine della storia politica dell’Italia contemporanea a trent’anni dalla sua scomparsa.

Tra questi, Pietro Folena riflette sulla sua esperienza diretta quale “ragazzo di Berlinguer”; Nicola Tranfaglia, ex dirigente nazionale del PCI e ora professore ordinario di Storia della mafia all’Università di Torino, evidenzia la novità del pensiero di Berlinguer e il reale punto di rottura rispetto al comunismo italiano precedente alla sua Segreteria; Ivan Buttignon, esamina il pensiero e l’azione del leader comunista nel periodo giovanile; Leonardo Raito, professore di Storia contemporanea all’Università di Padova e di Ferrara, scrive del respiro europeista del pensiero berlingueriano; Miro Renzaglia, ex militante missino negli anni ’70 e animatore politico-culturale di area non-conforme poi, e direttore della rivista politica-culturale Il Fondo, approfondisce i tratti “anticomunisti” in Berlinguer; Luciano Lanna, ex direttore del Secolo d’Italia, traccia una relazione tra il leader comunista e il movimento del ’77.

Ancora più numerose sono le prospettive che il saggio affronta da punti di vista inediti e trasversali, che rendono questa collettanea un'occasione imperdibile per discutere e approfondire la figura di Berlinguer e il suo pensiero, sia per chi lo conoscesse già bene sia per chi ne avesse solo sentito parlare, soprattutto in occasione dell'anniversario della sua scomparsa.

Gli autori – Pietro Folena, Giovanni Fasanella, Fulvio Salimbeni, Nicola Tranfaglia, Ivan Buttignon, Leonardo Raito, Miro Renzaglia, Luciano Lanna, Francesco Pira, Dario Mattiussi, Mirko Bortolusso, Noël Sidran, Marco Gervasoni, Paolo Sardos Albertini, Andrea Colombo, Michele Mognato.

Ivan Buttignon insegna Comunicazione politica e Storia contemporanea all’Università degli Studi di Trieste. Conduce trasmissioni televisive dedicate alla politica (Politica24 e Cafè24), collabora stabilmente con “Il Fondo quotidiano”, con “Totalità”, con il sito di formazione personale “piuchepuoi.it” in cui si occupa di comunicazione efficace, fa il ghostwriter e il formatore politico. Scrive di politologia.

Mirko Bortolusso insegna filosofia all’Ute di Portogruaro (VE). Partecipa regolarmente, in qualità di relatore, a diversi convegni e conferenze di carattere filosofico. Dal 2004 è Assessore alla Cultura, all’Istruzione, allo Sport ed alle Politiche Giovanili del Comune di Fossalta di Portogruaro, nonché Segretario del Circolo pd di Fossalta di Portogruaro e componente della Direzione provinciale del pd di Venezia.

Leonardo Raito  dal 2004 insegna storia contemporanea nelle università di Ferrara e Padova con un’esperienza di cui va orgoglioso a Koper, in Slovenia. Collaboratore di riviste scientifiche e di testate quotidiane nazionali e internazionali, ha al suo attivo oltre cinquanta pubblicazioni scientifiche (14 volumi) sui temi della storia del novecento. Dal 2009 è anche assessore alla pubblica istruzione, università, sport, politiche giovanili e immigrazione della Provincia di Rovigo.

L'edizione italiana del romanzo "12 anni schiavo" pubblicata dalla casa editrice Safarà di Pordenone

L'edizione italiana del romanzo

Pordenone - Questa è la storia di un successo pordenonese. Uno di quelli coraggiosi e innovativi che fanno sperare in un futuro oltre la crisi. Una giovane casa editrice, Safarà Editore, è riuscita a pubblicare la prima traduzione in italiano di “12 anni schiavo”, il romanzo autobiografico di Solomon Northup da cui il regista Steve McQueen ha tratto ispirazione per l’omonimo film vincitore del premio Oscar.

È stata una intuizione editoriale importante che premia un giovane gruppo in rapida crescita, una  fucina di idee capace di guardare la crisi promuovendo progetti originali e di altissimo livello. Abbiamo rivolto alcune domande a Guido Pascotto, direttore editoriale di Safarà Editore.
 
Partiamo dal romanzo “12 anni schiavo”.
Il merito di questa pubblicazione è di mia sorella, responsabile editoriale e traduttrice del romanzo. Si trattava di un racconto considerato un classico della letteratura americana mai tradotto e fuori diritto. Appena ce ne siamo accorti siamo partiti con la pubblicazione che ha raggiunto le mille copie in attesa della seconda ristampa.

Inoltre il libro è stato accolto con favore dai partner della produzione cinematografica, dal regista Steve McQueen e dalla sua compagna Bianca Stigter, che ne hanno addirittura scritto la prefazione.

Il volume, tra l’altro, è arricchito da illustrazioni originali tratte dalla prima edizione americana del 1853 con dettagliati commenti storico-letterari. La nostra edizione è  stata pubblicata  il 20 febbraio, in contemporanea con l’uscita del film. Il libro poi è stato distribuito non solo nelle librerie ma nei cinema : un binomio che riscontrato un ottimo successo.

Quando nasce Safarà Editore?
La nostra storia inizia dieci anni fa con un negozio di fumetti che allora si trovava in via Caboto e  era diventato un  punto di riferimento  per la provincia di Pordenone. Poi nel 2010 è nata la casa editrice ma il negozio di fumetti resta qui, esattamente sotto i nostri uffici, nella nuova sede di via Piave a Torre. È un legame che non vogliamo dimenticare e che fa parte della nostra storia. E ciò che vorrei è che Pordenone sentisse un po’ sua questa casa editrice.

Sono tempi difficili per l’editoria.
Nessuno ti insegna a fare l’editore. Non esistono scuole e i tempi sono certamente difficili in questo settore. Tuttavia le nostre scelte sono state premiate e, oggi, ci consideriamo un realtà multiforme e in crescita. Siamo aperti nelle nostre scelte editoriali, pubblichiamo romanzi per adulti e per ragazzi, libri noir, saggi e fumetti ma puntiamo molto anche sulla nuova collana dedicata all’architettura curata da Stefano Tessadori e Matteo Zambelli.

Di recente abbiamo presentato in anteprima a Milano presso l’Eco Bookshop di Valcucine "La mano che pensa", il nostro primo saggio di architettura, la prima edizione italiana di un classico del celebre architetto finnico Juhani Pallasmaa. Si tratta di un nuovo modo di pensare l’architettura, in un rapporto attento e consapevole fra uomo-ambiente-edificio.

Tutti i titoli della casa editrice si trovano sul sito www.safaraeditore.com.

Paola Dalle Molle

Pordenonelegge fa centro per “Le Città del libro”.

Pordenonelegge fa centro per “Le città del libro”

Pordenone - Torna quindi l’appuntamento de “Le Città del Libro” e torna la convocazione per pordenonelegge. Il 16 e 17 maggio sarà la città di Cagliari, che ospita il Festival “Leggendo metropolitano”, a raccogliere intorno a sé tutte le più importanti manifestazioni italiane che hanno come tema centrale il libro.

Non poteva mancare pordenonelegge, che fin dalla prima edizione, quella di Cagliari, sarà la terza dopo Torino e Roma, è stata chiamata a portare la sua testimonianza. Per l’incontro in Sardegna Gian Mario Villalta curatore dell’evento e responsabile artistico porterà la propria testimonianza su “Digito ergo sum. La trasmissione della cultura tra rete e social media”.

La due giorni cagliaritana promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni culturali e dalla Fondazione per il libro, la musica e la cultura di Torino, vede la presenza di importanti esponenti del mondo della cultura nazionale. Le conclusioni saranno a cura dell’on. Francesca Baracciu sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni, delle attività culturali e del Turismo.

Invitati a Cagliari anche il Presidente della Fondazione Giovanni Pavan e il Direttore Michela Zin.

 

 

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