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Gio11282024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

A Lignano d'inverno, per un Natale d'a...mare

A Lignano d'inverno, per un Natale d'a...mare

LIGNANO - Giocare con le parole e ricreare lo scenario che Lignano offre è il modo migliore per impreziosirla ancora di più.Leggermente assopita, dopo le fatiche estive, Lignano si copre di una calda atmosfera in procinto del Natale, fatta di mani, di volti di impegno e passione: il volontariato.

Una rete capillare di associazioni, di intenti ,di scopi benefici e di notti insonni.Persone che si prestano già da anni, cercando di fare Comunità in un Paese che prima concentrava le sue forze solo in estate e poi vinta dall'inverno si rintanava in un letargo quasi forzato.Da nove anni per volontà della Lignano in Fiore onlus, Dicembre è caratterizzato dall'apprezzatissimo appuntamento con il Presepe di Sabbia.

Una Sabbia d'Oro che si presta ad essere modellata, scolpita, ricreando come tradizione comanda,scenari di Natività e di attualità ed è così che L'Accademia della Sabbia capitanata dall'artista Antonio Molin che dirige una squadra di cinque artisti proveniente da tutta Italia, prende in prestito la preziosa rena che magicamente prende vita.Senza l'uso di colla o di sostanze chimiche,la sabbia viene pressata con fare certosino e poi scolpita abilmente.La sensazione è di un paesaggio che respira, di volti e di cose che vorrebbero camminare,saltare, prendersi per mano per esprimere gratitudine.Quest'anno ispirati dal periodo non proprio roseo gli artisti lanciano attraverso un cammino guidato dal buio alla Luce un messaggio di speranza.Lo spiraglio che quotidianamente cerchiamo per far fronte alle difficoltà, immaginando una via d'uscita che ci sarà comunque.

Nel contesto natalizio di Natale d'a...mare ci saranno opportunità di divertimento fra i tanti la Pista di Pattinaggio su ghiaccio ecologico,coperta e più grande rispetto a l'anno scorso, passeggiando per Viale Gorizia si potranno ammirare i Mercatini di Natale ,i Laboratori del Comitato Genitori, sorseggiando un buon bicchiere di vin brulè o di cioccolata calda offerto dall'Associazione Alpini e dall' Associazione Pescatori, che saranno anche i curatori dell'ormai tradizionale appuntamento con la Foghera sabato 5 Gennaio con l'arrivo della befana dal mare.
Ricco il calendario, dalla musica al Capodanno che verrà spalmato in tre giornate, offrendo un'ampia carrellata di eventi sia per i piccoli che per i grandi .La Comunità c'è ,volontariamente, con l'intento di intrattenere ma anche di offrire, cercando di conciliare l'utile al dilettevole, perchè si tratta di coccolare un Paese che altrimenti sarebbe assopito con la voglia di creare Turismo fuori dal contesto estivo.La sabbia c'è, il calore anche, la magia Natalizia e il divertimento per tutti.

Ci sono le persone che impiegano il loro tempo libero per fare aggregazione, c'è la Spiritualità e c'è la natura che ricambia donando il suo fascino affinchè nascano capolavori di collaborazione e spunti di crescita.Ci saranno anche i Turisti e ci saranno ancora tanti Natale d'A...mare.

Vanessa Modafferi

“Più o meno positivi #2”, per la Giornata mondiale di lotta all’Aids, alla Sala Veruda

“Più o meno  positivi #2”, per la giornata mondiale di lotta all’Aids, alla Sala Veruda

Trieste – Si è inaugurata sabato 1 dicembre alla Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanzi, la mostra  “Più o meno positivi #2” alla quale, quest’anno, partecipano artisti provenienti da Triveneto, Croazia e Slovenia. La mostra  resterà aperta fino al 8 dicembre.

L’obiettivo è quello di dare voce e visibilità a questo tema, sensibilizzare e informare, soprattutto i più giovani, contrastare la trasmissione dell’infezione diffondendo la necessaria attenzione alla prevenzione e alla diagnosi precoce, porre fine alla discriminazione delle persone HIV positive e malate di AIDS. Affrontando così i tanti aspetti di questo problema che, pur interessando molte persone, è ancora avvolto nel silenzio e relegato nell’ombra.

La seconda edizione dell’esposizione, sempre frutto di un’open-call, nell’ottica di una reale partecipazione delle persone, è suddivisa in tre aree tematiche: visual arts, multimedia e performing arts.

Per le arti visive segnaliamo, fra gli altri, le grafiche di Oreste Zevola, SIDA Centrafrique,parte della campagna di prevenzione 2006 in Repubblica Centroafricana, e di Vjekoslav Hrupec, amor DA! aids NO!, messaggio lanciato in Croazia nel 1995; le toccanti tele di Barbara Stefani, Banafsheh Rahmani, Roberto Tigelli, Bruna Daus e Alessandro Vit; le intense immagini di Pierpaolo Ciana, Fabio Rinaldi, Lorena Matic, Ivan Raić, Walter Scherlich, Femi Vilardo e Andrej Zbašnik; le spettacolari opere optical dei croati Katarina Fabijanić e Sandi Renko, e i messaggi lanciati da Marco Marangone, Ilaria Ericani, Paola Vattovani, Fulvio Tomasi e Stefano Zaratin.

Ma anche scultura, con l’opera in sapone e mosche morte di Gioele Peressini, in memoria dell’artista Félix González-Torres, e lavori di arte applicata, come la spilla Deucalione dell’architetto Anna Negrelli o la Dicotomia di specchi della designer Wendy D’Ercole.
Tra i video ricordiamo Scuola di circo, mai senza rete di Fabiola Faidiga, Prometeo di Guillermo Giampietro, In corpo rea mente di Guido Penne e Pocket Contact di Paola Pisani.

Ma la mostra triestina non si esaurisce all’esposizione al Costanzi, sarà infatti arricchita da animazioni ed incontri pomeridiani di approfondimento come la comunicazione mediatica (dagli spot al web) condotto da Antonella Varesano di martedì 4 dicembre, alle  ore 17.30, dalle arti visive con Maria Campitelli del Gruppo78, venerdì 7 dicembre, ore 17.30, fino alteatro con l’incontro col giovane Gioele Peressini, autore della tesi “Il Testamento del Male: pratiche di auto/biografia teatrale ai tempi dell’AIDS” e con i reading “Amori discordanti” di Andrea Dellai e Francesco Berti, e “Acca, la lettera muta” di Jessica Vengust, mercoledì 5 dicembre, ore 17.30.

Si ricordano infine gli altri appuntamenti della manifestazione, sempre in Sala Veruda con la tavola rotonda fra specialisti e associazioni “Scienza & Diritti”, lunedì 3 dicembre, ore 17.30, e al Teatro Miela e con l’incontro “Genitorialità consapevole: la sessualità”, dedicato ai più giovani e alle loro famiglie, giovedì 6 dicembre, ore 17.

Organizzato dal Dipartimento delle Dipendenze dell’ASS1 Triestina e il Servizio Promozione e Progetti Culturali delComune di Trieste, in collaborazione con le cooperative sociali Reset, Duemilauno Agenzia Sociale, La Collina, La Quercia, CLU, e le associazioni ALT, Anlaids, con il supporto di Trieste Trasporti, Gruppo78 e Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica.

 

 

Taglio ai fondi per la cultura: a Udine la protesta del Movimento 1%

Taglio ai fondi per la cultura: a Udine la protesta del Movimento 1%

Udine - Tocca all'udinese Giuseppe Battiston, noto attore teatrale e cinematografico aprire la serata voluta il 30 novembre, dal “Movimento 1%” nato in risposta ai paventati tagli alla cultura FVG. Ed è un bene che lo faccia un attore.

Bene perché da anni il comparto cultura è in crisi. Lo sanno bene gli artisti professionisti, che da tempo, ancor prima  del “buongiorno si accomodi” si sentono ripetere, come un mantra: “non ci sono soldi, possiamo darvi solo questo".

Ai tagli alla cultura che è un settore produttivo, siamo giunti dopo un lungo declino dovuto al malgoverno patito da questo Paese in questi ultimi venti anni, con la complicità di tutte le forze politiche. È passata l’idea che il denaro pubblico, i beni pubblici, artistici, paesaggistici e architettonici sono di tutti e quindi di nessuno e per questo possono essere sperperati o vilipesi.

Raramente concimata con il merito, la mala pianta del cattivo governo ha prodotto un albero immenso e marcio che non fa ombra, non conforta, non da frutto e non ha resistito alla tempesta.

Così occorre tagliare, potare e tentare di salvare. Il discorso di Battiston, che poi è quello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ascoltato in un Visionario strapieno, di tutte le facce di chi la cultura la progetta e di chi la fa, maestranze comprese, ha raccontato alla platea quello che la platea già sapeva: il momento è delicato, le recessione gravissima, ma la cultura inestimabile bene di questo Paese, non può essere tagliata nei suoi finanziamenti.

Occorre ripensarla nella gestione eliminando gli sprechi che ci sono stati ma è bene irrinunciabile e, soprattutto in un momento di recessione chiudere i teatri, le biblioteche, i musei sarebbe una follia.

Primo a prendere la parola il presidente dell’ARTS e del CSS,  Alberto Bevilacqua: “la cultura è un elemento fondante e fondamentale per la società e in particolare per il Friuli Venezia Giulia, la cultura determina il modo del fare di ciò che l’individuo decide di fare per sé stesso e per l’altro, genera sviluppo e infonde i valori primari a tutti i settori vitali, determinando la crescita di ogni individuo.”

Il contributo successivo del Presidente ERT, Renato Manzoni, è sui numeri di pubblico e sui relativi introiti che ancora una volta se mai ce ne fosse bisogno fanno capire che la cultura per un paese è investimento e ritorno economico. “Rispondiamo ad un reale bisogno della gente. Tenere aperti i teatri significa salvaguardare migliaia di posti di lavoro, noi versiamo 2 milioni di contributi previdenziali.”

Dopo Manzoni l'intervento è di Thomas Bertacche per il CEC. Il cinema in Friuli è un eccellenza.Occorre ricordarlo.

E mentre in video parte un contributo pro Movimento, dell’attore Filippo Timi, l’assessore regionale Elio De Anna si alza ed esce dalla sala.

Aveva promesso: “verrò ma non farò dichiarazioni.” Il giorno precedente, in Prima Commissione, incalzato dall’opposizione aveva raddrizzato la grave situazione dei finanziamenti al comparto cultura presentando una serie di emendamenti con cui ha ripristinato le tabelle, recentemente cancellate e alcuni capitoli della legge regionale n.68 del 1981.

La sua dichiarazione ufficiale è dunque per la stampa, un vero e proprio “coup de theatre” perché chi è rimasto dentro a parlare, saprà dai giornali, il giorno dopo, quale sarà il suo destino.

“Tengo a dire che non ci sono contrapposizioni con quanto ascoltato fin d’ora. Il mondo della cultura deve fare autocritica e puntare su innovazione e ricerca. Alla cultura andranno nove milioni  che permetteranno di dare la possibilità agli organismi primari  di non chiudere e di mettere in sicurezza teatri, festival. Le tabelle avranno  un finanziamento al 50 per cento. Sarà il Consiglio Regionale in finanziaria a ripartire i fondi e non l’assessorato. Se l’obiettivo del Comitato e quello di portare all'1% per cento i finanziamenti, per essere in sicurezza dovremmo puntare al 2%.”Così De Anna. 

Importante il contributo dell’on. Debora Serracchiani che ha richiamato l’attenzione dell’assemblea riunita sulle direttive europee: “occorre rivedere il sistema culturale. I contributi non sono a fondo perduto, e devono essere indirizzati ai professionisti della cultura. La linea europea ed anche della Francia vuole che la cultura stia allo stesso tavolo di chi parla di agricoltura, industria, commercio.”

Intanto il dibattito, che non è sterile protesta nè piagnisteo, ma condivisione di obiettivi strategici, prosegue in sala, e si spera proseguirà anche fuori, nella così detta società civile. Un rapporto UE elaborato nel quadro della preparazione del bilancio Europa 2014/20 in merito all’Italia riporta: se vi fosse un serio tentativo di dare alla cultura la giusta priorità nell’agenda politica del paese, vi potrebbe essere una seria possibilità che i settori culturali e creativi diano un importante contributo nel ridisegnare la tanto agognata formula per una nuova crescita per l’Italia”. Spetta ora al  Friuli Venezia Giulia giocare al meglio la partita.

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