Nelle fotografie di Elio e Stefano Ciol “Gli ultimi” di Turoldo 50 anni dopo
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- Pubblicato Mercoledì, 21 Novembre 2012 22:24
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Trieste - Sarà inaugurata, domani giovedì 22 novembre alle 13.30, nella sede del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia in Piazza Oberdan a Trieste la mostra fotografica “Turoldo, Gli ultimi, 50 anni dopo nelle fotografie di Elio e Stefano Ciol”, dove resterà aperta al pubblico fino all’11 gennaio 2013.
L’esposizione, che accompagna il nuovo restauro digitale de Gli ultimi realizzato dalla Cineteca del Friuli, dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine e da Cinemazero di Pordenone, (il doppio DVD uscirà il 6 dicembre), è ospitata dalla Presidenza del Consiglio Regionale, che ha inteso così dare testimonianza dell’importanza del film di David Maria Turoldo e Vito Pandolfi per i valori della cultura e dell’identità friulana. L’opportunità è data dalla felice coincidenza di date che vede nel 31 gennaio 2013 il cinquantenario sia della prima del film - al Cinema Centrale di Udine - sia della legge che formalizzò la nascita della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, statuto del quale Turoldo può essere considerato a ragione uno dei padri culturali. La vicenda del pastorello protagonista de Gli ultimi, Checo, figlio di poveri contadini nel poverissimo Friuli degli anni Trenta, è emblematica della rinascita di un’intera regione, che saprà fare della miseria un valore e una fonte di riscatto.
Nel 1962, durante le riprese, il fotografo casarsese Elio Ciol fu chiamato dall’amico Turoldo a svolgere il compito per lui inedito di fotografo di scena. Con la sensibilità artistica e la grande capacità espressiva oggi internazionalmente riconosciute, come attestano i numerosi premi vinti - fra cui, due volte, il prestigioso Kraszna Kraus - e le acquisizioni da parte dei maggiori musei e di numerose gallerie - Ciol trascese quello che era il suo compito ufficiale e fece molto più che riprendere le scene principali del film. Le sue immagini afferrano istanti eloquenti e costituiscono una vasta documentazione che permette di ricostruire anche la vicenda umana dei protagonisti. La mostra di Trieste propone alcune gigantografie di Elio Ciol, immagini che ricostruiscono “emotivamente” diverse fasi delle riprese, selezionate da lui stesso fra i quasi duemila scatti realizzati sul set. Alle foto del padre si affiancano le vedute che il figlio, Stefano Ciol, propone oggi dei luoghi che cinquant’anni anni fa sono stati le ambientazioni de Gli ultimi, scatti recenti che pure rimandano al passato attraverso assonanze e similarità, e sanno cogliere, mostrandola, la grazia senza tempo del Friuli Venezia Giulia.
La mostra allestita al Palazzo del Consiglio regionale in piazza Obedan 6, Trieste dal 22 novembre 2012 all'11 gennaio 2013, sarà visitabile in corrispondenza con l'apertura della sede. Indicativamente: dal lunedì al giovedì 9.30-12.30 / 14.30-17.30; il venerdì dalle 9.30 alle 13.30.