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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

“Biodomenica” edizione 2013: dedicata a green economy e agricoltura libera da ogm.

“Biodomenica” edizione 2013: dedicata a green economy e agricoltura libera da ogm

Trieste – Nella giornata di oggi, domenica 6 ottobre, Trieste ospita la XIV edizione dellaBiodomenica, l’evento nazionale che AIAB, Associazione italiana per l’agricoltura biologica, dedica ai migliori prodotti biologici italiani. L’iniziativa, coordinata da AIAB-FVG in collaborazione con Legambiente,Coldiretti eBioest, animerà l’intera domenica in piazza Sant'Antonio Nuovo.

Da tutta la Regione arriveranno produttori bio, associazioni ambientaliste, fattorie didattiche e aziende agrituristiche, che animeranno un mercato di prodotti bio rigorosamente di stagione. Durante la giornata ci saranno anche momenti di discussione, di approfondimento e di gioco.

L’edizione 2013 della “Biodomenica” è dedicata ad un tema di estrema attualità, soprattutto nella nostra Regione: i rischi legati all’introduzione degli OGM in agricoltura.

A quasi 20 anni dall’arrivo sul mercato del primo Organismo Geneticamente Modificato, il pomodoro Flavour Savour – creato per avere una vita commerciale più lunga. I dati confermano che tale tecnologia non ha mantenuto le attese previste: le rese non sono superiori, i redditi degli agricoltori non migliorano, la qualità dei prodotti non cambia mentre i benefici nutrizionali sono nulli. Il biologico rifiuta con forza l’utilizzo degli OGM in agricoltura ed è invece dimostrazione concreta di come si possa fare agricoltura senza di essi.

La “Biodomenica” 2013 è l’occasione per sottolineare la necessità di un impegno costante di consumatori, agricoltori ed amministratori per combattere le logiche dell'industria agroalimentare e valorizzare un’agricoltura che fa bene a tutti.

Quest’anno la “Biodomenica” festeggia anche i 25 anni di AIAB, nata a Torino nel 1988 con un obiettivo, più vivo che mai dopo un quarto di secolo: rappresentare produttori, tecnici e cittadini che volevano e vogliono esprimere un diverso rapporto tra uomo e terra e tra produttori e cittadini.

Ulteriori informazioni su www.aiab.fvg.it e www.biodomenica.wordpress.com

 

 

Requiem per il Vajont: la musica di Giuseppe Verdi a Longarone per ricordare.

Requiem per il Vajont: la musica di Giuseppe Verdi a Longarone per ricordare.

Longarone (BL) - La musica ritorna sui luoghi del Vajont come la forma d’arte più adatta per celebrare il più grande "disastro evitabile" nella storia della nostra Repubblica con la struggente e drammatica Messa di Requiem di Giuseppe Verdi, eseguita dal Coro Lirico Aurea di Parma diretto dal Maestro Emiliano Esposito e dall’Orchestra Sinfonica del Teatro “Carlo Coccia” di Novara sotto la direzione del maestro Renato Beretta.

L'evento, a ingresso libero fino a esaurimento dei posti,offerto dalla Fondazione Cariverona,che si terrà domani, domenica 6 ottobre (inizio ore 18.30) nella Chiesa Arcipretale di Longarone (BL), organizzato dal Comune di Longarone in collaborazione con la Fondazione Vajont sotto la direzione artistica di Diego  Mattiello, chiude il fitto programma di eventi celebrativi del weekend che raggiungono il culmine proprio nella giornata di domani con il convegno internazionale di Geologia e con la Giornata del Superstite del Vajont.

Le note dell’opera verdiana dello spaesamento dell’uomo di fronte alla morte raggiungeranno tutto il Nordest grazie alla messa in onda domenica sera (dalle ore 21) su Antenna Tre, canale 13 del digitale terrestre e in streaming su t-vision.it.

La scelta di eseguire la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi, nella terra dove vennero strappate molte vite inermi e dove le cicatrici sono ancora evidenti, rappresenta un modo speciale e autentico, un gesto dovuto per ricordare e onorare la memoria di quanti hanno perso la vita in una tragedia “evitabile” causata dall'uomo. L’opera verdiana, in particolare, è una delle più potenti, complesse e struggenti rappresentazioni musicali dello spaesamento dell'uomo di fronte al mistero della morte e dell’aldilà. Un’opera che si contraddistingue per l’impressionante sapienza armonica, genialità melodica e potenza espressiva. La scelta proprio dell’opera verdiana, inoltre, è un tributo che gli organizzatori hanno voluto rivolgere a un’altra importante ricorrenza ovvero quella dei duecento anni dalla nascita dell’impareggiabile artista e compositore che ha segnato la storia d’Italia.

A Longarone, il Requiem sarà interpretato da quattro illustri cantanti: Giovanna Donadini soprano, Raffaella Vianello mezzosoprano, Danilo Formaggia tenore e Antonio De Gobbi basso accompagnati da due delle più importanti realtà musicali classiche italiane, ovvero il Coro Lirico Aurea di Parma diretto dal maestro Emiliano Esposito e l'Orchestra Sinfonica del Teatro “Carlo Coccia” di  Novara, il tuttosotto la direzione del Maestro Renato Berretta.

 


Locandina del concerto

“RimaD’origine” di Elisa Vladilo inaugura la XIV edizione di S/paesati.

“RimaD’origine” di Elisa Vladilo inaugura la XIV edizione di S/paesati

Trieste – All’interno della rassegna S/paesati– eventi sul tema delle migrazioni, rassegna giunta alla sua XIV edizione. Propone vari eventi che si collegano ai temi del dialogo interculturale,  delle problematiche del mondo globale e della difesa dei diritti umani, argomenti sui quali continua la riflessione di S/paesati, dando così il suo contributo alla conoscenza della realtà nel senso più ampio e alla convivenza pacifica fra le diverse componenti culturali del territorio.

Un grande evento di Public Art apre la rassegna: “RimaD’origine di Elisa Vladilo, un’installazione nell’atrio della Stazione Centrale di Trieste, un tappeto colorato sul quale le donne appartenenti alle varie culture presenti nella città scriveranno le loro poesie dell’anima, i versi a loro più cari nella lingua d’origine.

“La conoscenza di questi diversi mondi attraverso il dato culturale, - ricorda Vladilo -  credo sia uno dei modi possibili per avvicinarsi e per cogliere un poco più profondamente lo spirito intrinseco delle diverse culture. Pensando alla poesia, come elemento in cui per eccellenza sia possibile cogliere un dato rilevatore di queste anime, mi sembra interessante chiedere alle persone, alle donne in particolare, che provengono da questi vari luoghi, una delle poesie del loro paese, che per loro abbia un valore, un significato, sia riconducibile ad un senso collettivo di appartenenza del proprio paese, sia in senso di vissuto personale”.

L’intera giornata di Sabato 5 ottobre sarà dedicata alla scrittura sul pavimento dell’atrio della Stazione, dando vita a un happening multiculturale. L’installazione sarà inaugurata alle 18.30 e potrà essere visibile fino al 6 novembre. Le donne di Trieste accoglieranno così  i visitatori con la loro anima poetica e la loro ricchezza culturale e linguistica.

L’evento si avvale del contributo della Provincia di Trieste e della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste  in collaborazione con Barcolana e Centostazioni, Casa Internazionale della Donna, M. I.A, Mediatori Interculturali Associati ed è un evento inserito nella Giornata del Contemporaneo.

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