A Zuglio l’avventura dei Romani fra il Norico ed Aquileia. Inaugurata la mostra “In viaggio verso le Alpi"
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- Pubblicato Domenica, 29 Settembre 2013 23:20
- Scritto da Monica Visintin
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Zuglio (Udine) - Una mostra archeologica importante quella che è stata inaugurata sabato 28 settembre al Museo Archeologico di Zuglio in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. "In viaggio verso le Alpi. Itinerari romani dell'Italia nord-orientale diretti al Norico" si propone come il quarto fra i grandi eventi espositivi promossi dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia dopo la grande mostra dedicata da Aquileia a Costantino e Teodoro, la rassegna sulle vie al mare di Marano e l’esposizione dedicata all’archeologia del Fiume Stella a Palazzolo.
Dopo la mostra “I bronzi di Iulium Carnicum” presentata nel 2012, un’altra occasione per rilanciare l’importante sito di Zuglio come punta del tridente dell’offerta archeologica in Friuli Venezia Giulia assieme ai musei nazionali di Aquileia e Cividale. Ma anche un’altra testimonianza della vivacità della ricerca archeologica in Friuli, che ha visto nel corso di quest’anno anche il nuovo allestimento del Museo Archeologico di Pordenone e l’inaugurazione dell’Antiquarium di Camporosso.
La mostra nasce dalla forte sinergia tra il Comune di Zuglio e la Soprintendenza per i beni archeologici del Friuli Venezia Giulia ed è stata appoggiata e sostenuta dalla Fondazione Aquileia, da numerosi Enti pubblici e privati, ma anche da tanti cittadini che da sempre amano la ricerca archeologica e credono nel Museo.
Quello che si può ammirare al Museo di Zuglio fino al 31 agosto 2014 – anno in cui cadrà il bimillenario della morte di Augusto che si preannuncia ricco di eventi celebrativi – è il contenuto di una sfida avvincente: “dare vita e rendere visivamente ciò che non può essere più osservato”, come ha detto l’ispettrice della Soprintendenza Marta Novello in occasione dell’inaugurazione della mostra. La rassegna di Zuglio illustra i lunghi tragitti tra il mare Adriatico e le regioni Oltralpe e ci fa intuire la profonda trasformazione dei luoghi avviata duemila anni fa dai Romani per migliorare le condizioni di occupazione.
La scelta di raccontare al Museo Civico di Zuglio la trama del sistema vario destinato a raggiungere i territori a nord delle Alpi trae spunto dalla stessa posizione geografica di Iulium Carnicum: la città più settentrionale d’Italia era infatti ubicata in corrispondenza di uno degli assi stradali di collegamento tra Aquileia e Aguntum, centro della provincia del Norico.
“In viaggio verso le Alpi” è un evento di eccezionale importanza che testimonia la forza dell’amore per la ricostruzione e la divulgazione del nostro passato in un momento in cui le carenze economiche che caratterizzano le amministrazioni locali potrebbero costituire un grosso ostacolo alla realizzazione di manifestazioni di interesse culturale: questo è quanto è stato ricordato anche nei discorsi inaugurali di Elio Moser, sindaco di Zuglio e Alviano Scarel, sindaco di Aquileia e presidente della Fondazione Aquileia . Scarel ha anche auspicato che “In viaggio verso le Alpi” sia non solo importante contributo alla crescita culturale dei nostri cittadini, ma anche un’occasione per creare ricadute economiche e occasioni di lavoro i nostri giovani.
Nel suo discorso di apertura, la curatrice del Museo di Zuglio Flaviana Oriolo ha ricordato come l’ultima esposizione del museo carnico nasca dalla collaborazione di archeologi e studiosi di vaglia internazionale che da anni lavorano intorno alla valorizzazione del sito. Un pool di ricerca italo-austriaco di cui hanno fatto parte nomi importanti dell’archeologia romana sul territorio del Friuli Venezia Giulia: gli archeologi Martin Auer, Margherita Bolla (curatrice del Museo Archeologico di Verona), Paolo Casari (direttore del progetto dell’Antiquarium di Camporosso), Tiziana Cividini, Patrizia Donat, Mirta Faleschini, Annalisa Giovannini, Paola Maggi (curatrice della mostra di archeologia subaquea di Marano in corso), Stefano Magnani, Fulvia Mainardis (studiosa delle epigrafi di Iulium Carnicum), Luciana Mandruzzato (già curatrice della mostra “Abitare a Zuglio alla fine dell'Impero Romano” presentata a Zuglio nel 2010), Lorenzo Passera (numismatico), Cristiano Tiussi e Serena Vitri. Importante il contributo offerto dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia con l’opera dei restauratori Gianni Gallet e Daniele Pasini, che ha anche curato l’allestimento della mostra.