A Trieste Nona Giornata del Contemporaneo: sospesa causa maltempo.
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- Pubblicato Giovedì, 03 Ottobre 2013 19:34
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Trieste – Nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 ottobre si svolgerà a Trieste un presidioartistico/creativo, in piazza Ponterosso come mercato aperto ininterrottamente per ventiquattro ore dalle ore 9 del sabato mattina alla mezzanote della domenica 6 ottobre.
Si tratta di un’azione multipla di arte pubblica che intende, con due giornate di eventi nella piazza, attirare l’attenzione della cittadinanza verso uno spazio urbano – piazza Ponte Rosso – oggi per metà occupato da un parcheggio mentre l’altra metà ospita poche bancarelle sparse. Uno spazio dal profilo architettonico nobile, predisposto per consumi ben diversi da quello attuale, svilito dunque nell’immagine e nella sua originaria funzione di agorà, nell’ottica classica rinascimentale, nato per l’uomo, infatti, un tempo accoglieva un vivacissimo mercato ortofrutticolo con le famose “venderigole”, e decine di animate bancarelle.
L’iniziativa del Gruppo78 verte sulla necessità di rianimare questo luogo della nostra città, di ricondurlo alla sua funzione di piazza reale, di umanizzarlo, sottraendolo alla dimensione impropria e riduttiva di luogo di passaggio e di parcheggio. E intende farlo? Con un’azione dimostrativa, della durata di due giorni, compresa dunque anche una notte, volendo porsi come reale “presidio”.
Si vuole proporre un ideale, e nello stesso tempo virtuale, mercato aperto intensivo con svariate presenze che si alterneranno nei due giorni secondo un programma prestabilito : una ventina di artisti, con presenze anche straniere, da Giuliana Balbi, Serena Bellini, Marisa Bidese, Leandra Bucconi con Simone Zola, Renzo Cevro-Vukovic, Myriam Del Bianco, Simona Dibitonto, Cecilia Donaggio, Simon Kastelic, Cristina Lombardo, Orietta Masin, Jasna Merkù, Nadja Moncheri, Gianni Pasotti, Paola Pisani, Samantha Sila, Mamadou Sow, Erika Stocker-Micheli, Femi Vilardo , in veste di venditori di prodotti artistici e artigianali. Tante le installazioni, tra cui “Uno, nessuno, centomila” di Francesco Demundo, video-performance come “La fine del capitalismo” di Guillermo Giampietro, un distributore automatico, proposto da Massino Premuda in collaborazione che sfornerà opere d’arte e il catalogo della recente mostra “35 performance del Gruppo78".
E’ previsto il primo concerto “da finestra” per Giovannin e la sua mano, ideato da Fabiola Faidiga inoltre, un concerto diffuso in piazza, che si ascolterà e non si vedrà, con la pianista Maria Rosa Pozzi. Ad aggiungersi ad un mini-festival del “Cortomobile” in prima mondiale, cioè del cinema più piccolo del mondo, che contiene, all’interno di macchine d’epoca, non più di due persone alla volta, un luogo per parlare di arte, architettura/spazio urbano, letteratura in rapporto a Trieste, con la partecipazione del giovane scrittore Giuseppe Sforza. E poi soprattutto racconti storici con la collaborazione di Melita Richter, a testimonianza del vivacissimo passato di Piazza Ponte Rosso, specie in relazione al mondo balcanico per il quale nell’immediato dopoguerra Trieste era un mito. L’artista Adriano Bon sarà disponibile per intime conversazioni d’arte, una, due persone alla volta, nella “Capanna de’ ragionamenti” un gazebo messo all’uopo.
Ci sarà anche una yurta, una tenda mongola, impiantata da Andandes rigorosamente orientata a sud, secondo le modalità originarie, che ospiterà una minibiblioteca per bambini ed altri eventi. Alle 17 di sabato, grazie a Laura Flores, vi si svolgerà pure il rituale del the.
In uno spazio chiuso, la sede dell’associazione CO1 in via Torrebianca 10, s’inaugurerà alle ore 18 di sabato la mostra “Presidio Ponterosso/Memorie” a cura di Wendy D’Ercole e Massimiliano Schiozzi, in cui verranno esposte foto storiche e filmati documentativi di com’era Piazza Ponterosso una volta. Il pubblico vi potrà partecipare portando, se in possesso, documenti d’epoca, che saranno appesi a dei fili sistemati nella sala. La mostra si arricchirà anche del contributo di Fabrizio Gaio con “ritorno alle origini”, dove compariranno i jeans di antica data che hanno reso fiorente e pittoresco il mercato degli anni ’50 del secolo scorso. Nello stesso spazio, pensando anche all’aspetto conviviale di un evento così intenso, domenica a mezzogiorno sarà offerto un brunch.
E poi ci sarà tanta musica, di vario genere, dalla dirompente Maxmaber Orkestar, intrecciata all’espressività corporea di DuLab, ossia danza urbana guidata da Elisabetta Porro, per Balkan Verza 2.0, alle “Variazioni” del gruppo Baby Gelido, con la partecipazione della cantante Fedra De Rosa e la danzatrice Mariangela Najla Miceli, e di Paolo Cervi Kervischer al sax soprano, ribadendo la convergenza di diversi linguaggi in una medesima forma espressiva. Ci sarà anche, in diversi momenti delle due giornate, la presenza del fisarmonicista Fabio Zoratti, come altri strumentisti che accompagneranno i vari reading. In particolare il poeta Claudio Grisancic leggerà le sue poesie - “Piccolo canzoniere d’amore e d’assenza”, accompagnato ancora dal sax soprano di Paolo Cervi Kervischer.
Nel contesto di un maxi evento, volutamente eccessivo, i segnali di una molteplice creatività si uniranno per ribadire simbolicamente l’opportunità di far rinascere nella piazza quella vitalità che una volta la contraddistingueva, sulla traccia fondante del “mercato”, naturalmente nella considerazione dei tempi mutati e delle diverse prospettive che l’attuale società comporta
La promozione e l’organizzazione è dell’associazione culturale GRUPPO78 international contemporary art, a cura di Maria Campitelli, con la cogestione del Comune di Trieste e la collaborazione di svariate associazioni. L’iniziativa si svolgerà nell’ambito della Nona Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI- Associazione Musei d’Arte ContemporaneaItaliani.