Cultura
Balasso colpisce ancora in altri quattro teatri della regione con il suo nuovo tour
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- Pubblicato Sabato, 13 Dicembre 2014 11:01
Zoppola (Pn) – A partire dall’Auditorium del comune di Zoppola, sabato 13 dicembre alle ore 20.45, l’attore rodigino Natalino Balasso, porta in scena il suo nuovo monologo, Velodimaya.
Sarà poi al teatro di Codroipo il 15 gennaio, a Maniago il 26 febbraio e a chiudere a Sacile il 13 marzo.
Prodotto da Teatria, Velodimaya rappresenta una novità nel percorso artistico di Natalino Balasso. A differenza dei lavori precedenti, egli si confronta con il presente in modo diretto.
Balasso affronta la crisi e il ritorno a modelli passati della società occidentale: il mito della ricchezza, l'ambizione al matrimonio e alla sistemazione da parte di molte donne, l'assenza di orizzonti non preconfezionati nella testa dei giovani, l'idea del privilegio come effetto fisiologico della gestione del bene pubblico. Non solo la sfera occidentale soffre di questa sindrome, anche il resto del mondo sembra vivere un'involuzione, il fatto che le società che hanno scelto l'islamismo si rivolgano alle forme più rigide di questo pensiero del mondo, sta a significare che l'insicurezza per il futuro porta inevitabilmente al trionfo della superstizione.
Come raccontare tutto questo senza cedere allo sconforto? Secondo Balasso, solo il teatro può farlo, attraverso la commedia, attraverso l'arte della risata.
Velodimaya è, quindi, una specie di mappa del pensiero contemporaneo, attraverso un tempo indefinito, nel vortice degli uomini e delle nazioni, quelle nazioni moderne che non sono nazioni, sono affari.
Stiamo giocando a un gioco in cui le carte sono truccate e le regole sono tutte da scoprire. “Siamo dentro un film - spiega l’attore - ciascuno di noi recita un personaggio, chi meglio, chi peggio, ma tutti facciamo finta. A questo punto il nostro personaggio è costretto a indagare, come fosse il detective di un film giallo; ci sono solo prove indiziarie, il quadro non è chiaro. Visti da lontano, in questo nostro affannarci, anche nel nostro inciampare, facciamo ridere”.
Info chiamando la Biblioteca di Zoppola (0434 979947) e visitando il sito www.ertfvg.it.
Premio Internazionale di Poesia femminile “Elsa Buiese” aperte le iscrizione fino a fine mese
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- Pubblicato Giovedì, 11 Dicembre 2014 11:52
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
Udine - Aperto fino al 31 dicembre il bando dell’VIII edizione del Premio Internazionale biennale di Poesia femminile "Elsa Buiese”, organizzato dal comitato friulano DARS - Donna Arte Ricerca Sperimentazione, con il sostegno del Comune di Martignacco e il Patrocinio della Provincia di Udine.
L’iniziativa nasce nel 2001 per onorare la memoria della poeta Elsa Buiese, la sua lezione e l’attenzione per il lavoro creativo delle donne ha ispirato l’attività del Dars, comitato presieduto da Giuditta Dessy’ che unisce scrittrici e artiste in un percorso di ricerca artistica sulla parola e sull’immagine.
Per partecipare al concorso basta inviare una raccolta di poesie inedite, circa 250-300 versi, pena l’esclusione, a tema libero, scritte in qualsiasi lingua presente nel territorio italiano, purché accompagnate dalla traduzione in lingua italiana. L’età minima dei partecipanti deve essere 18 anni inoltre non può aderire chi ha già vinto il primo premio.
La migliore opera selezionata dalla giuria - composta da Marina Giovannelli, Giulia Rinaldi, Antonella Sbuelz del DARS, dalle vincitrici delle precedenti edizioni del Premio Fiorenza Mormile, Loredana Magazzeni, Nelvia Di Monte e da una rappresentante del Comune di Martignacco - vincerà la pubblicazione, a cura del DARS, della raccolta (all’autrice vincitrice saranno consegnate 100 copie del libro). La premiazione si terrà a Martignacco nella primavera del 2015, la vincitrice vedrà pubblicata la sua raccolta nella collana “Quaderni di poesia”, curata da Marina Giovannelli del DARS.
Maggiori informazioni a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -www.dars-udine.it
"C'era una volta un bambino", Gallimberti presenta il nuovo libro a Pordenone
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- Pubblicato Mercoledì, 10 Dicembre 2014 09:19
- Scritto da redazione@ilfriuliveneziagiulia.it
Pordenone - C’era una volta un bambino la cui vita si svolgeva senza la presenza di tablet o smartphone. Oggi quel bambino sta scomparendo. Il bambino nuovo è stato denominato nativo digitale.
Lo psichiatra, tossicologo, Luigi Gallimberti, presidente dell'Associazione "Genitori attenti" torna a Pordenone, giovedì 11 dicembre alle 18 alla Casa dello Studente, dopo il successo di Pordenonelegge, per presentare il suo ultimo libro C'era una volta un bambino... le basi neuroscientifiche del buon senso (Book Editore. L'incontro sarà presentato dalla giornalista Paola Dalle Molle.
Unendo la ricerca neuroscientifica alle piú elementari basi del buon senso, “Cera una volta un bambino” si rivolge soprattutto ai genitori e a quanti si trovano ad avere responsabilità educative. I giovani di oggi sono sempre piú assediati non solo dalle sostanze, quali alcol, spinelli, cocaina e molte altre, ma anche da videogiochi, da gioco d’azzardo, da internet. Per contrastare questi pericoli, l’Associazione “Genitori Attenti” aveva lanciato una proposta concreta con tre regole d’oro per insegnare ai giovani, ai genitori e agli educatori, che il desiderio e l’attesa nutrono il piacere della ricompensa. E i risultati di questa presa di coscienza sono davvero sorprendenti. Il bambino digitale ha potenzialità di crescita e di sviluppo enormemente superiori rispetto ai bambini che lo hanno preceduto, ma è altrettanto evidente che, in caso di “incidenti di percorso” le conseguenze potrebbero essere molto piú gravi rispetto ai rischi che incontravano le generazioni passate. È possibile ridurre questi rischi. Il libro offre risposte chiare e facilmente applicabili alle domande sulle cause degli “incidenti”, suggerendo ai genitori le strade migliori per proteggere i propri figli.
“C’era una volta un bambino” è indirizzato non solo ai genitori, ma anche a tutte le persone che credono nell’importanza della conoscenza e nella cultura che la alimenta. Divenire consapevoli della realtà che ci circonda permette di sfruttarne in senso positivo le grandi potenzialità, ma anche di evitarne i pericoli.
L'AUTORE
Luigi Gallimberti, psichiatra di formazione psicoanalitica e tossicologo medico, Luigi Gallimberti vive e lavora a Padova, dove ha diretto la Tossicologia Clinica delle Farmacodipendenze dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Da sempre si occupa di problemi e di patologie legati agli abusi e alle dipendenze (alcol e droghe), e comportamentali (come gioco d’azzardo, videogame, Internet). Ha fondato e presiede l’Associazione di Promozione Sociale “Genitori Attenti!”, che sta realizzando numerosi progetti di prevenzione in varie Regioni italiane, e la Fondazione Novella Fronda-Onlus, che è invece impegnata nella ricerca scientifica, soprattutto nel campo della genomica e della connettomica delle addiction.
GENITORI ATTENTI!
Genitori attenti! È un associazione di promozione sociale rivolta ai genitori per aiutarli a crescere i propri figli, riducendo al minimo il rischio che essi sviluppino diverse condizioni di abuso e dipendenza. L'associazione si avvale del contributo prezioso della fondazione Novella Fronda Onlus, ente di ricerca scientifica,il cui obiettivo è studiare la complessa natura del piacere e delle deviazioni psicologiche, sia a livello genomico che connettomico, in collaborazione con le Università e altri istituti di ricerca, in particoalre con la Clinica Neurologica e la Scuola di Specializzazione in Igiene e medicina preventiva grazie alla lunga esperienza maturata dal gruppo di lavoro che fa capo alla Fondazione stessa, nel campo della prevenzione e della cura delle dipendenze da sostanze o comportamentali.
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