Incontri, mostre e visite “dietro le quinte” per festeggiare i 60 anni del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
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- Pubblicato Domenica, 07 Dicembre 2014 12:35
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Trieste - È un compleanno importante quello dei 60 anni: soprattutto per un Teatro che si sia mantenuto quale punto di riferimento artistico e culturale di una comunità, che abbia saputo arricchirsi e crescere, e che possa guardare con soddisfazione al ruolo svolto in questo periodo sul territorio cittadino, regionale e nazionale.
Raggiunge questo traguardo il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: uno degli Stabili italiani di più antica fondazione - il primo fu il Piccolo Teatro di Milano. illustrate il Presidente dello Stabile regionale Miloš Budin, il Direttore Franco Però assieme a Paolo Santangelo, Segretario Generale della Fondazione CRTrieste, che da sempre sostiene con sensibilità l’attività dello Stabile e che anche in quest’occasione ha voluto essergli al fianco contribuendo alla realizzazione delle attività legate al Sessantennale.
È infatti dal 1995 che la Fondazione CRTrieste, da sempre attenta a mantenere ricca e stimolante ’offerta culturale del territorio, ha scelto di essere vicina al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Numerosi, in questi 19 anni di sodalizio, i contributi che hanno permesso al Rossetti di continuare a presentare al pubblico le migliori produzioni italiane ed estere.
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha scelto di “festeggiare” il 60° anniversario concentrando le iniziative celebrative nel mese di dicembre: era infatti il 22 dicembre 1954 quando per la prima volta il sipario del Teatro Nuovo di via Giustiniano (che ora non esiste più) si alzò sulla prima produzione dello Stabile, La donna di garbo di Carlo Goldoni, per la regia di Carlo Ludovici.
Sono infatti in programma tre incontri aperti al pubblico, alla Sala Bartoli, nelle giornate di mercoledì 10, lunedì 15 e mercoledì 17 dicembre sempre alle 17.30, appuntamenti che ci faranno ripercorrere da diversi punti di vista molte stagioni del Teatro Stabile.
Li condurrà con competenza lo storico del teatro Paolo Quazzolo, docente dell’ateneo triestino e autore del libro Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: quarant'anni di storia attraverso i repertori. Al suo fianco, la presenza costante di Guido Botteri, che del Teatro Stabile è stato a lungo ai vertici.
Mercoledì 10 dicembre, saranno protagonisti dell’incontro l’attrice Maia Monzani – che fece parte della compagnia de La donna di garbo – e Spiro Dalla Porta Xidias, regista di molte fra le prime produzioni.
Lunedì 15 dicembre, invece, sarà la volta delle stagioni che hanno visto applauditissimi sul palcoscenico dell’Auditorium e poi del Politeama Rossetti Ariella Reggio e Ganfranco Saletta, assieme ai quali discorrerà l’autore e regista Furio Bordon, che ha guidato da direttore per più stagioni lo Stabile regionale.
Mercoledì 17 dicembre, chiuderà il trittico di conversazioni una riflessione sulle primissime produzioni, così come le ricordano gli attori Omero Antonutti, Dario Mazzoli, Mario Valdemarin, Liliana Saetti e altri.
Ognuno degli incontri sarà impreziosito dalla proiezione di documenti video e iconografici legati ai
primi spettacoli. Fotografie e proiezioni video legate alle prime stagioni al Teatro Nuovo, agli spazi che nella sua storia lo Stabile ha occupato, e ad alcune delle sue fondamentali creazioni, saranno esposte a partire dal 10 dicembre nel foyer “Vittorio Gassman” nell’ambito di una mostra realizzata in collaborazione con il Civico Museo Teatrale “C. Schmidl” di Trieste. La mostra sarà visitabile all’ingresso e negli intervalli degli spettacoli per l’intero periodo di dicembre e gennaio. Sarà inoltre arricchita da alcune postazioni audio e video in cui si potranno vedere e ascoltare parti di alcune commedie dei primi anni: fra le altre, le sveviane L’avventura di Maria e Un Marito, L’Idealista, o la Trilogia pirandelliana delle Maschere Nude imponente e premiatissima produzione degli anni Ottanta.
I documenti audio e video sono stati gentilmente resi disponibili dalla Sede Rai del Friuli Venezia Giulia. La mostra farà da “invito” ad una più completa e ampia esposizione che il Civico Museo Teatrale sta costruendo nella sede di Palazzo Gopcevich, incentrata anch’essa sul Sessantennale dello Stabile del Friuli Venezia Giulia: l’inaugurazione avverrà proprio il 22 dicembre.
Per festeggiare questo traguardo assieme al pubblico, ecco un’ulteriore proposta: sabato 20 e domenica 21 dicembre ci saranno due momenti “open day” in cui gli spettatori, con delle guide d’eccezione, potranno visitare la sede storica e forse più amata dello Stabile regionale, il Politeama Rossetti. Ne scopriranno la storia e gli aneddoti e successivamente i segreti del “dietro le quinte”, raggiungendo anche le parti più segrete del palcoscenico, cuore di ogni spettacolo teatrale.
Sabato 20 dicembre le visite - a numero limitato di partecipanti – si terranno alle ore 16.30; 17.30 e 18.30; domenica 21 invece i tour saranno mattutini con inizio alle ore 10.30; 11.30 e 12.30.
Tutte le iniziative legate al Sessantennale del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia sono a ingresso libero. In particolare in occasione dei tre incontri pomeridiani invitiamo anche gli spettatori a farsi protagonisti, intervenendo e raccontando i ricordi delle prove d’attore e degli spettacoli che più hanno amato.