Cultura
Pavia di Udine Impresa: una serata tra arte, artigianato e solidarietà
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- Pubblicato Martedì, 09 Dicembre 2014 13:39
- Scritto da Fabiana Dallavalle
Una serata dedicata all’arte, all’artigianato, ma soprattutto alla beneficenza. Pavia di Udine Impresa, associazione che riunisce una quarantina di aziende del territorio, diverse per dimensioni e settore, ha infatti organizzato per venerdì 12 dicembre, a partire dalle 18.30 presso la sede del gruppo (showroom Casabella, via Trieste 42, Pavia di Udine), una lotteria natalizia di solidarietà, il cui ricavato verrà devoluto a La Nostra Famiglia, l’ente di Pasian di Prato che si occupa della cura e della riabilitazione delle persone con disabilità, specialmente in età evolutiva. Prosciutti e salami di qualità, complementi d’arredo, prodotti di cosmesi: sarà una pesca estremamente omogenea che accontenterà tutti i gusti perché ogni impresa associata metterà in palio qualcosa per contribuire alla “gara” di solidarietà.
Alla serata parteciperà anche Tiziana Scaccabarozzi, direttrice operativa della Nostra Famiglia, che illustrerà l’attività dell’ente. “Siamo un gruppo di aziende radicate in Friuli – spiegano il presidente e il segretario dell’associazione, Federico Dentesano e Andrea Grattoni -, e tra i nostri obiettivi, oltre alla promozione delle nostre imprese, c’è la valorizzazione del territorio: come imprenditori, riteniamo che sia giusto operare anche a vantaggio della comunità e abbiamo pensato che questa fosse un’ottima iniziativa in tal senso”. Non solo. L’evento sarà ampliato anche da alcuni momenti dedicati all’arte e all’artigianato, con una competizione natalizia tra tradizione e innovazione: lo scultore Andrea Caisutti realizzerà infatti un presepe dal vivo e lo stesso soggetto verrà costruito con la stampante 3D dell’azienda Rizzardi, su progetto del gruppo di giovani architetti (ClaudiArchDesign, Debora Francioni Architetto, Laboratorioterrazzamare, medeaa) che collaborano con Pavia di Udine Impresa.
Nella stessa serata ci sarà anche spazio per il design: verranno infatti presentati i risultati raggiunti e la 3° edizione del progetto G.B. Grattoni, un progetto creato da Mobili Casabella (in onore del fondatore dell’azienda) che promuove un concorso per designers e architetti under 29.
Incontri, mostre e visite “dietro le quinte” per festeggiare i 60 anni del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
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- Pubblicato Domenica, 07 Dicembre 2014 12:35
Trieste - È un compleanno importante quello dei 60 anni: soprattutto per un Teatro che si sia mantenuto quale punto di riferimento artistico e culturale di una comunità, che abbia saputo arricchirsi e crescere, e che possa guardare con soddisfazione al ruolo svolto in questo periodo sul territorio cittadino, regionale e nazionale.
Raggiunge questo traguardo il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: uno degli Stabili italiani di più antica fondazione - il primo fu il Piccolo Teatro di Milano. illustrate il Presidente dello Stabile regionale Miloš Budin, il Direttore Franco Però assieme a Paolo Santangelo, Segretario Generale della Fondazione CRTrieste, che da sempre sostiene con sensibilità l’attività dello Stabile e che anche in quest’occasione ha voluto essergli al fianco contribuendo alla realizzazione delle attività legate al Sessantennale.
È infatti dal 1995 che la Fondazione CRTrieste, da sempre attenta a mantenere ricca e stimolante ’offerta culturale del territorio, ha scelto di essere vicina al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Numerosi, in questi 19 anni di sodalizio, i contributi che hanno permesso al Rossetti di continuare a presentare al pubblico le migliori produzioni italiane ed estere.
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha scelto di “festeggiare” il 60° anniversario concentrando le iniziative celebrative nel mese di dicembre: era infatti il 22 dicembre 1954 quando per la prima volta il sipario del Teatro Nuovo di via Giustiniano (che ora non esiste più) si alzò sulla prima produzione dello Stabile, La donna di garbo di Carlo Goldoni, per la regia di Carlo Ludovici.
Sono infatti in programma tre incontri aperti al pubblico, alla Sala Bartoli, nelle giornate di mercoledì 10, lunedì 15 e mercoledì 17 dicembre sempre alle 17.30, appuntamenti che ci faranno ripercorrere da diversi punti di vista molte stagioni del Teatro Stabile.
Li condurrà con competenza lo storico del teatro Paolo Quazzolo, docente dell’ateneo triestino e autore del libro Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: quarant'anni di storia attraverso i repertori. Al suo fianco, la presenza costante di Guido Botteri, che del Teatro Stabile è stato a lungo ai vertici.
Mercoledì 10 dicembre, saranno protagonisti dell’incontro l’attrice Maia Monzani – che fece parte della compagnia de La donna di garbo – e Spiro Dalla Porta Xidias, regista di molte fra le prime produzioni.
Lunedì 15 dicembre, invece, sarà la volta delle stagioni che hanno visto applauditissimi sul palcoscenico dell’Auditorium e poi del Politeama Rossetti Ariella Reggio e Ganfranco Saletta, assieme ai quali discorrerà l’autore e regista Furio Bordon, che ha guidato da direttore per più stagioni lo Stabile regionale.
Mercoledì 17 dicembre, chiuderà il trittico di conversazioni una riflessione sulle primissime produzioni, così come le ricordano gli attori Omero Antonutti, Dario Mazzoli, Mario Valdemarin, Liliana Saetti e altri.
Ognuno degli incontri sarà impreziosito dalla proiezione di documenti video e iconografici legati ai
primi spettacoli. Fotografie e proiezioni video legate alle prime stagioni al Teatro Nuovo, agli spazi che nella sua storia lo Stabile ha occupato, e ad alcune delle sue fondamentali creazioni, saranno esposte a partire dal 10 dicembre nel foyer “Vittorio Gassman” nell’ambito di una mostra realizzata in collaborazione con il Civico Museo Teatrale “C. Schmidl” di Trieste. La mostra sarà visitabile all’ingresso e negli intervalli degli spettacoli per l’intero periodo di dicembre e gennaio. Sarà inoltre arricchita da alcune postazioni audio e video in cui si potranno vedere e ascoltare parti di alcune commedie dei primi anni: fra le altre, le sveviane L’avventura di Maria e Un Marito, L’Idealista, o la Trilogia pirandelliana delle Maschere Nude imponente e premiatissima produzione degli anni Ottanta.
I documenti audio e video sono stati gentilmente resi disponibili dalla Sede Rai del Friuli Venezia Giulia. La mostra farà da “invito” ad una più completa e ampia esposizione che il Civico Museo Teatrale sta costruendo nella sede di Palazzo Gopcevich, incentrata anch’essa sul Sessantennale dello Stabile del Friuli Venezia Giulia: l’inaugurazione avverrà proprio il 22 dicembre.
Per festeggiare questo traguardo assieme al pubblico, ecco un’ulteriore proposta: sabato 20 e domenica 21 dicembre ci saranno due momenti “open day” in cui gli spettatori, con delle guide d’eccezione, potranno visitare la sede storica e forse più amata dello Stabile regionale, il Politeama Rossetti. Ne scopriranno la storia e gli aneddoti e successivamente i segreti del “dietro le quinte”, raggiungendo anche le parti più segrete del palcoscenico, cuore di ogni spettacolo teatrale.
Sabato 20 dicembre le visite - a numero limitato di partecipanti – si terranno alle ore 16.30; 17.30 e 18.30; domenica 21 invece i tour saranno mattutini con inizio alle ore 10.30; 11.30 e 12.30.
Tutte le iniziative legate al Sessantennale del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia sono a ingresso libero. In particolare in occasione dei tre incontri pomeridiani invitiamo anche gli spettatori a farsi protagonisti, intervenendo e raccontando i ricordi delle prove d’attore e degli spettacoli che più hanno amato.
“Adriatico senza confini” nella giornata internazionale della disabilità
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- Pubblicato Mercoledì, 03 Dicembre 2014 08:32
Udine - Progettare l’accessibilità di un bene culturale o di un museo significa renderlo un luogo inclusivo, sicuro, accogliente e qualitativamente migliore per tutti i potenziali utenti, garantendo il libero accesso alla comunicazione e all’informazione affinché sia possibile una fruizione del patrimonio e delle conoscenze per tutti.
Con questo obiettivo è stata realizzata “Adriatico senza confini. Via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C.”, allestita presso il Castello di Udine sino al 22 febbraio 2015.
Il design grafico sperimenta l'accessibilità attraverso la semplificazione degli aspetti visivi: la fruibilità delle didascalie e dei pannelli illustrativi è favorita grazie ad appropriate dimensioni, collocazione e facilità di avvicinamento. La provenienza dei reperti è chiaramente individuabile dalla presenza di mappe semplificate poste alla base di ciascuna bacheca. Il percorso espositivo presenta più livelli di approfondimento e di accessibilità, grazie alla presenza di video animazioni didattiche e di una proiezione scenografica che porta il visitatore a “navigare” oltre i confini dei canoni delle classiche esposizioni archeologiche. Talvolta, infatti, il gap tra livello dei supporti informativi e didattici e livello conoscitivo del pubblico può essere tale da impedire una comprensione piena ed il conseguente arricchimento del visitatore. In altre occasioni sono presenti barriere architettoniche che interessano le disabilità visive, uditive e motorie che impediscono un accesso pieno ai luoghi di interesse culturale.
Gli accorgimenti adottati sono il risultato di un percorso interdisciplinare di approfondimento delle tematiche inerenti all'abbattimento delle barriere fisiche e sensopercettive condiviso e partecipato.
Il velista Andrea Stella è testimonial della mostra, studiata nella grafica e negli allestimenti per essere accessibile a tutti.
“Adriatico senza confini” ha fatto un primo passo – anche se sicuramente non definitivo - verso il diritto di assicurare a tutti l’accesso al bene culturale e alle conoscenze, anche in un edificio come il castello che ha un’origine storicamente inaccessibile. Il testimonial di questo percorso è Andrea Stella, intervistato in qualità di velista per raccontare le difficoltà del Mare Adriatico, ma anche quale portavoce dell’accessibilità.
Andrea Stella ha infatti realizzato un catamarano nel quale una persona disabile può essere autonoma sia per le esigenze personali sia per partecipare alle manovre veliche e con il quale ha attraverso l’oceano con velisti del calibro di Giovanni Soldini e Mauro Pelaschier. Con il catamarano accessibile ha dimostrato che una progettazione integrata di oggetti e luoghi, l’attenzione all’accessibilità rappresenta un punto di forza e non di debolezza che va a vantaggio di tutti e non solo delle persone disabili.
Oggi 3 dicembre, in occasione della giornata internazionale istituita dalle Nazioni Unite e dedicata alle persone con disabilità, il Museo Archeologico dei Civici Musei di Udine organizza dalle 15 alle 17 un laboratorio gratuito per bambini fino ai 10 anni “Viaggio ad occhi chiusi nella preistoria”. Il laboratorio, secondo un percorso a più livelli tematici ed esperienziali, intende approfondire la conoscenza della preistoria, affrontando i temi dell’evoluzione dell’uomo e della sua cultura materiale attraverso un laboratorio tattile. Contestualmente sarà organizzata una visita guidata gratuita per adulti alla mostra “Adriatico senza confini. Via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C.”.
I bambini entrano gratuitamente mentre gli adulti pagano il biglietto d’ingresso al Museo (5€). La prenotazione non è obbligatoria.
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