Cultura
Udine si conferma polo d’attrazione del Libro d’Artista
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- Pubblicato Venerdì, 07 Novembre 2014 09:09
Udine - Da sabato 8 al 30 novembre a Udine, avrà luogo la seconda rassegna nazionale biennale del Libro d’Artista con “Come un racconto”, organizzata dal Comitato Dars e dedicata a Isabella Deganis.
Gli erventi collaterali sono molteplici da sabato 8 novembre alle 11 al Museo Etnografico del Friuli, l’inaugurazione dove si potranno ammirare in esposizione le opere ritenute più meritevoli da una giuria e selezionate tra le pervenute da tutta Italia nella sede del Dars a seguito del bando di concorso “Come un racconto”, rivolto ad artisti dai 18 ai 35 anni.
Venerdì 14 novembre alle 18 a Palazzo Bartolini, nella sede della Biblioteca Civica “V. Joppi”, di Udine, sarà la volta dell’inaugurazione dell’esposizione storica dall’intento documentario, dedicata ai “Vitalità del Libro d’Artista”, a cura di Cristina Burelli della Libreria Martincigh di Udine.
Dal 16 novembre per tre domeniche,laboratori gratuiti con prenotazione obbligatoria per un massimo di dieci persone, dalle 14 alle 17 nellaSala Didattica del Museo Etnografico del Friuli. Domenica 16 novembre, “Storia del Libro e della sua Rilegatura. Recupero di vecchi volume”, condotto da Eva Seminara della Legatoria Moderna di Udine.Domenica 23“Libri tessili” con l’artistaBarbara Girardi e domenica 30, Sandra Cisterna di Acromatica Editoria Artisticaparlerà di “Rilegature orientali”. Venerdì 28 novembre, alle 18 nella Sala Corgnali della Sezione Moderna della Biblioteca Civica “V. Joppi”, l’Incontro con l’artista e editore Danilo Montanari, a cura di Cristina Burelli e Gina Morandini.
La ricca esposizione consente di percorrere un itinerario non solo informativo ma anche utile all’incontro fra generazioni diverse di creativi, fra docenti e studenti, fra operatori e fruitori che vogliono avvicinarsi a questo settore dell’arte contemporanea, e sarà affiancata da numerosi eventi collaterali.
La manifestazione è nata con l’obiettivo di valorizzare la ricerca giovanile attorno al libro inteso come ‘oggetto d’arte’ capace di ‘narrare storie’ attraverso i materiali, il colore, le forme, l’interpretazione consapevole della storia e della cultura filtrate dalla sensibilità personale.
La rassegna è dedicata a Isabella Deganis, sensibile artista udinese, insegnante e per un ventennio presidente del Dars, comitato ideatore e coordinatore delle diverse iniziative che si svolgeranno nel centro cittadino per tutto il mese di novembre. Come un Racconto è reso possibile grazie alla collaborazione, il sostegno e il patrocinio del Comune di Udine, Assessorato alla Cultura, dei Musei Civici, della Biblioteca Civica, al contributo della Fondazione CRUP, di Confartigianato e della Banca di Udine Credito Cooperativo, al patrocinio della Provincia di Udine, alla partecipazione di agenzie culturali cittadine private come la Libreria Antiquaria Martincigh e la Legatoria Moderna, alla collaborazione con il Liceo Artistico “G. Sello”, il Liceo Artistico di Cortina D’Ampezzo, la Scuola internazionale di Grafica di Venezia, e con l’Associazione Porto dei Benandanti di Portogruaro. Un grande aiuto è giunto anche dallo sponsor tecnico dell'evento, la Tipografia Marioni, da decenni conosciuta per l'affidabilità e la perizia nella composizione e stampa di cataloghi d'arte.
Un ampio catalogo descrive la rassegna, con una raccolta di immagini dei lavori selezionati e traccia i profili dei giovani artisti, con una opportuna nota critica dell'architetto Michele Gortan, presidente del Centro Friulano Arti Plastiche di Udine. Nello stesso catalogo si troverà la descrizione delle altre iniziative correlate alla mostra.
Ogni informazione relativa al programma della rassegna e dei laboratori è consultabile su www.dars-udine.it o può essere richiesta via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Mostra fotografica di Dominik Fras al Mini Mu a Trieste
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- Pubblicato Venerdì, 07 Novembre 2014 09:01
Trieste – Domani sabato 15 novembre 2014, alle ore 18 nello spazio espositivo del Mini Mu - a Trieste, all’interno del comprensorio del parco di san Giovanni, via E.Weiss - si terrà l’apertura della mostra di Dominik Fras, presentata da Robert Inhof, direttore della Galerija Murska Sobota.
I lavori qui esposti, sia per la tematica e sia per l’uso molto radicale del bianco e nero privilegiano un uso controllato e meditato di soggetti e materiali sensibili all’effetto monocromatico, volendo così prendere le distanze, da reportage o still life che privilegiano l’uso molto smaccato del colore. Il tema guida (i ponti, e più in generale i manufatti della grande archeologia industriale) permette all’autore di guardare alla realtà ritratta, con un certo disincanto, ma anche con una memoria storica che non si lascia scavalcare dal sentimento della pittura, per raggiungere variazioni che stanno al limite della riflessione interiore assai più che una registrazione di luoghi: in queste inquadrature troviamo il silenzio, l’orizzonte ampio, talvolta il dato storico, il manufatto umano, senza il dovere di riconoscersi in una inclinazione sentimentale per la propria terra, per l’aspetto sociale o simili.
Si tratta, allora, di immagini comprensibili (diciamo pure riconoscibili), eppure toccate dalla purificazione formale che sottotraccia le accompagna: là dove la forma conchiusa trova la sua ragione d’essere nell’iterazione del tema, la narrazione nel perdere il suo soggetto primo (l’uomo e la scansione temporale delle sue azioni), riconduce il tutto al bisogno di una scoperta continua: non più verità, bensì condizione soggettiva; e le impeccabili immagini di Dominik Fras ne divengono il segno incontrovertibile.
La luce è cruciale per ogni fotografo, e l’autore non solo dimostra di saperla sfruttare, ma la trasforma conseguentemente al soggetto ripreso. Nei suoi rigorosi b/n le luci lampeggianti di una qualsiasi città rivelano le rigide strutture di ponti e di stazioni ferroviarie con violenti contrasti rispetto all’oscurità della notte. Potremmo dire che queste sono architetture nude, perché hanno la stessa forza e l’intensità dei ritratti delle modelle e i volumi assoluti dei loro corpi. Potremmo quasi permetterci di affermare che ci fissano nella loro silenziosa astanza. Ma anche là dove l’autore tocca delle sequenze a colori, una luce diffusa e debordante stempera i soggetti nei tenui paesaggi che li contengono.
La serata, realizzata sotto l’egida della Provincia di Trieste, è stata organizzata dall’Associazione Juliet con la collaborazione di Elisabetta Bacci. Il rinfresco sarà offerto da Girardi Spumanti e Azienda Agricola Sandi Škerk.
La mostra proseguirà fino al 22 dicembre, con orario di visita il lun / mer / ven dalle 16.00 alle 18.00.
Per ulteriori info: 393 9706657.
Vilie dai Sants, a Chiopris è un Halloween "d'arte"
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- Pubblicato Domenica, 02 Novembre 2014 17:51
- Scritto da Timothy Dissegna
Chiopris-Viscone (Ud) - Chi dice che Halloween non è una festa italiana non è mai stato a Chiopris il 31 ottobre. Qui, in questo piccolo paesino della Bassa Friulana, la notte di Ognissanti é da anni un evento unico che attira curiosi da ogni dove. Si chiama "Vilie dai Sants" e protagoniste sono, ovviamente, le zucche.
Le decorano gli abitanti, associazioni o semplicemente chi vuole mettere in mostra quest'arte "autunnale" e poi vengono esposte per via Roma, l'arteria principale che taglia in due il paese. I risultati sono eccezionali: dalle semplici facce aggrottate a vere opere artistiche, capolavori degni dell'Arcimboldi (il pittore milanese che ritraeva le persone usando la frutta).
Quest'anno, illuminate da un cielo ricco di stelle, hanno suscitato l'ammirazione dei presenti sicuramente un Don Chichotte e Sancho Panza (con relativo mulino funzionante e terrificante!) e un Gulliver imprigionato dai Lillipuziani. Ma non erano le sole zucche: personaggi fiabeschi, dei cartoni e inventati hanno stupito grandi e piccini accorsi alla serata.
Tra tradizione e stupore, la serata di Halloween di Chiopris si è confermata ancora, dopo tanti anni, un appuntamento dal fascino non indifferente. Magari non sarà una festività proprio nostrana, magari anche un po' pagana, però in questa zona di Friuli piace così tanto che fa venire... i brividi!
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