Cultura
Nadja Moncheri: dieci anni della sua attività pittorica esposta al Circolo delle Generali
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Lunedì, 06 Ottobre 2014 22:36
Trieste – Si è inaugurata oggi lunedì 6 ottobre la mostra personale di Nadja Moncheri una raccolta di opere dal 2000-2010 al Circolo delle Generali, che resterà aperta fino al 17 ottobre.
“La poesia Divenir Natura scelta da Nadja è emblematica per ogni artista che senta l’impulso di esplicare il proprio input, renderlo visibile, dandogli forma, attraverso le svariate manifestazioni dell’arte: il colore. Nadja, attraverso il colore rivela, ad attenti e sensibili osservatori, il percorso nelle vie labirintiche del suo cuore, intrise delle più svariate sensazioni, pregne di vissuto, avvolte da atmosfere a volte malinconiche, altre di gioie inattese: la vita di dentro che l’artista puro sente il bisogno di offrire al mondo”, così parla di lei Alda Guadalupi.
“Donare gioia e tristezza”, come nei versi di Alda Merini, universalmente riferibili ad ogni artista che segua la propria ispirazione, così da sentire, sempre versi suoi, “l’equilibrio della quiete” e poterlo offrire “a coloro che cammineranno sulla mia vita” “rendendomi inconsapevolmente felice”, così conclude Guadalupi.
Nadja, attraverso i suoi quadri, comunica la nostalgia, non per un ritorno al passato, ma per donarci sensazioni di quiete, di rilassatezza, per andare nel nostro intimo e farci credere che non tutto è perduto, che è ancora lecito sognare e sperare in un’epoca dove il caos ha raggiunto il suo eccesso.
La stessa pittrice racconta che “ liberata dalle coordinate spaziali entro le quali la forza creativa è stata confinata, la materia magmatica mi è apparsa in tutta la virulenza del suo stadio primordiale, rivelandomi la natura profonda del conflitto interiore che è all’origine di questa opera”.
L’artista si cerca, attraverso percorsi tortuosi, faticosi, entra in antri oscuri, a volte si dispera, ma lotta coraggiosamente nel suo silenzio.
Bene raffigurano i versi di Alda Merini, poetessa amata da Nadja Monchieri, i suoi quadri, ed il suo modo di filtrare il mondo con sensibilità: “ Amo i colori, tempi di un anelito inquieto, irrisolvibile, vitale spiegazione, umilissima e sovrana dei cosmici perchè del mio respiro “.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore18.30
“Sweet Choices of Life”: una mostra tutta da mangiare di Dianese al Twins Club
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Sabato, 04 Ottobre 2014 08:30
Trieste - Oggi sabato 4 ottobre 2014, a partire dalle ore 19, presso gli affascinanti spazi del TWINS CLUB 2.0 Art & Gym di Trieste (via Economo 5, I piano) avrà luogo la vernice della mostra di “Sweet Choices of Life” di Marco Dianese, composta da quindici pannelli fotografici sul tema del cibo, di cui riportiamo alcuni titoli, che ovviamente diventano anche il soggetto tematico dell’opera, con molta finezza di gusto e di calibrato gesto ironico: “Chocolate Cake”, “Pound Cake”, “Classic Spritz Cookies”, “Rainbow Cake”, “Red Velvet Cup Cake”, “Marco’s Orange Marmalade ”, “Panna Cotta”, ”The Perfect Cup of Tea”, “Budino al Cioccolato”, ”Frittelle alla Crema”, “Cheesecake”, “Chocolate Mouse”.
La pulsione creativa di Marco Dianese, come quella di molti artisti contemporanei suoi coetanei, parte dall’esigenza di coniugare l’esperienza del comune quotidiano con quella estetica, e dall’individuazione di principali esperienze sociali condivise che nella storia e nei popoli hanno trasformato un semplice atto di sopravvivenza in momento culturale. Come soggetto di questa esplorazione artistica l’autore ha scelto l’estetizzazione del cibo, con l’obiettivo di distribuire “bellezza” e suscitare “piacere”, un piacere e una bellezza che da momento intimo, strettamente privato e dato dagli occhi e dal palato personale, diventano momento di godimento culturale condiviso. Ecco dunque di scena il “cibo relax”.
La sua origine di “gourmet” italiano, la lunga residenza negli Stati Uniti d’America e il pluridecennale lavoro nel mondo del commercio del mitico “caffè espresso”, hanno permesso a Marco Dianese di mettere insieme competenze culinarie e notevoli conoscenze del mondo del “gusto”, ma non solo, tramite il contatto con le diverse realtà, lui ha soprattutto potuto studiare i comportamenti e i desideri delle persone e capito che, in casa o nei locali pubblici, la gente cerca in una tazzina di caffè o in una fetta di torta, conforti che vanno ben oltre alla “ricarica energetica”. In questo modo, la scelta delle ricette di dolci e bevande, individuate fra quelle della tradizione, la loro preparazione personale, la successiva presentazione, la degustazione insieme ad altri del “dessert”, la rappresentazione tramite foto stampate su vari materiali di supporto e contenenti la ricetta utile a una preparazione “perfetta”, costituiscono la sua attuale produzione artistica.
Come scrive Rosanna Boraso: “Il lavoro di Marco Dianese è un propositivo atto d’affetto, uno stimolo alla condivisione del piacere, al fare qualcosa di bello per sé stessi e per gli altri, a promuovere la propria fiducia, a scoprire l’incanto del lavoro ben fatto anche quando l’azione è volta a un atto apparentemente scontato come la preparazione del cibo. Le sue non sono, dunque, mere “ricette illustrate”, ma molto, molto di più, e chiunque ha la fortuna di partecipare alle sue performance o di visitare le sue mostre, entra decisamente in contatto con tutti i cinque sensi nella sua opera e, alla fine, può continuare la catena del piacere a casa propria riproducendo quanto gustato”. Al Twins Club 2.0 Art & Gym, Marco Dianese, oltre a opere classiche del primo periodo, presenta anche alcuni pezzi della più recente evoluzione come “Gingerbread House” e “Trifle”, che, in formato quadrato o quasi, abbandonano l’inserimento del testo della ricetta nell’opera.
L’evento, curato da Rosanna Boraso, è stato realizzato in collaborazione Stefano Bernardi, e con il concorso di: Associazione Juliet, Sara Residence e Azienda Agricola Sandi Škerk. . La chiusura della mostra è prevista per il 15 gennaio e sarà visitabile da lunedì a sabato, dalle ore 10.00 alle 13.00. Per ulteriori info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o 040 300241.
Ricercando la quarta dimensione nella mostra "Sentieri Illustrati" giunta alla sesta edizione
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- Pubblicato Mercoledì, 01 Ottobre 2014 20:17
Pordenone - Sabato 4 ottobre 2014, alle ore 18.30, nei Nuovi Spazi del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone, si inaugura la 6^ edizione di Sentieri Illustrati, l’annuale percorso espositivo che il Centro Iniziative Culturali di Pordenone dedica all’illustrazione per l’infanzia.
Tre talentuose illustratrici, che operano fra il Friuli Venezia Giulia e l’Europa – in particolare la Francia - saranno protagoniste quest’anno: si tratta di Luisa Tomasetig, Susanna Rumiz e Corinne Zanette.
Anche quest’anno il respiro di Sentieri illustrati è di alto livello e offre uno sguardo molto articolato. A partire dalle tavole di Luisa Tomasetig, che esprimono una cultura di confine, quella delle Valli del Natisone, dove la lingua delle favole tradizionali è lo sloveno. E il suo impegno a non dimenticare le radici di un mondo mitteleuropeo si trasformano in colori che riprendono i toni dei bianchi e dei colori della sabbia.
Susanna Rumiz lavora sia in Italia che in Francia: all’estero ha pubblicato il suo primo libro di narrativa, mentre in patria il suo impegno spazia in molti campi. Sta progettando una serie di disegni destinati a realizzare un gioco con cubi di legno, una forma di divertimento che ha un sapore antico. Allo stesso tempo è chiamata a inventare giochi interattivi per tablet, a dimostrazione che i bambini si divertono sia con i nuovi mezzi messi a disposizione della tecnologia, sia con mezzi più tradizionali. Se il lavoro al computer è quello che rende più perfetti i risultati finali, Susanna dice che, a monte del suo lavoro, c’è tanto disegno manuale e un mare di carta.
Anche Corinne Zanette ha al suo attivo collaborazioni nazionali e con l’editoria francese: il suo percorso è ancora diverso, perché è soprattutto la sua esperienza diretta con i bambini a farle amare il mondo dell’illustrazione per i più piccoli. La sua esperienza di atelierista in una scuola per l’infanzia ha determinato, infatti, la sua vocazione artistica, mettendola in stretta collaborazione con quella didattica.
Così il mondo dei più piccoli si è fatto strada anche nelle sue creazioni artistiche, che partono da una base manuale e poi si trasformano in lavori elaborati al computer. Le tre illustratrici amano in modo particolare il rapporto con i bambini e i Laboratori di Sentieri illustrati che Il Centro attiverà nei prossimi mesi a Casa Zanussi saranno occasioni di scambio creativo da non perdere.Dal 2009 hanno partecipato: Agnese Baruzzi, Emanuele Bertossi, Francesca Cavallaro, Alessandra Cimatoribus,Sara Colautti, Renata Gallio, Patrizia Muzzin, David LiČen, Polona K. LiČen, Marta Lorenzon, Federica Pagnucco, Silvia Pignat, Arianna Russo, Caterina Santambrogio, Glenda Sburelin, Sarolta Szulyovszky, Pia Valentinis e Cat Zaza.
La mostra è a cura di Silvia Pignat, che interverrà all’inaugurazione con il critico d’arte Angelo Bertani e con Martina Ghersetti, autrice dei profili delle artiste nel catalogo.
Ingresso libero, catalogo in mostra. Laboratori per le scuole con la partecipazione delle illustratrici dal 10 al 14 novembre 2014, ore 9.00-12.00 dal 26 al 30 gennaio 2015, ore 9.00-12.00
Per informazioni tel. 0434 553205 – sito web www.centroculturapordenone.it.
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