Cultura
Inverno ungherese in mostra a Trieste negli scatti della fotografa Laura Poretti Rizman
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Venerdì, 23 Gennaio 2015 16:33
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Si inaugura sabato 24 gennaio alle ore 19 allo Shaky Bar di Trieste (via Macchiavelli 13) la mostra personale della fotografa-artista Laura Poretti Rizman intitolata Frozen shots / Scatti congelati, curata dall’arch. Marianna Accerboni e dedicata all’inverno ungherese: in mostra una ventina d’immagini a colori realizzate nell’inverno 2013 dall’autrice con una Reflex digitale.
Nel corso della vernice l'artista sperimentale Piero Lancini, pittore e musicista, eseguirà alcune improvvisazioni musicali ispirate alle opere esposte .
“I lavori della rassegna sono il frutto di un viaggio onirico, oltre che reale, compiuto dalla Poretti Rizman, che si traduce in un reportage molto calibrato ma nel contempo fantastico” scrive la curatrice. Accerboni.
Afferma la fotografa: "In questo momento siamo congelati, quasi paralizzati dalla visione di quanto ci accade intorno: la violenza si esprime in ogni parte del mondo, ampiamente divulgata da telegiornali e mass media, e la risposta a tutto questo potrebbe plausibilmente essere un irrigidimento e uno straniamento nei confronti della realtà".
"Il ghiaccio - prosegue Laura Poretti - rappresenta davvero bene questa sensazione perché, se è vero che tutto sembra immobile, sotto vi scorre la vita e basta a volte un po’ di fiducia e di sole, cioè di amore, per riscaldare il nostro animo e far rivivere la speranza".
Laura Poretti Rizman frequenta corsi di camera oscura, fotografia, computer e grafica. I suoi maestri sono stati Tullio Fragiacomo, Mario Pierro, Tullio Stravisi ed Enzo Gomba. Collezionista d’antiquariato fotografico, orienta la sua specializzazione sul marchio Ferrania.
Socia fondatrice dell'Associazione Onlus Futuro Donna e con essa socia della Consulta Femminile di Trieste, ha esposto in numerose personali e collettive di prestigio e le sue foto sono state pubblicate su riviste di settore e su libri nazionali.
Ha partecipato a un corso per giurati indetto dalla Fiaf al Circolo Fotografico Triestino, con il quale ha cooperato per oltre un decennio come assistente esterna ai corsi di fotografia e di camera oscura.
Collabora con la rivista online del Centro delle Culture di Trieste, Freaksonline, pubblicando articoli e recensioni e seguendo in particolare la sezione artistica. Blogger su Libero, ha ricevuto l’attestazione di GoldBlogger con Emozioni dell’Anima, sito/blog da lei creato.
Ideatrice e organizzatrice del Primo Concorso Nazionale di Fotografia al Femminile per l’Associazione Futuro Donna, intitolato DolcevitaCarovita, negli ultimi anni ha partecipato al progetto Fotografare Donna con un contributo fotografico al libro Femminile Reale. Ha preso parte inoltre alle rassegne d’arte Espansioni Art Watching ed Evoluta e al progetto Artisti per Emergency. Molte sue fotografie vengono utilizzate da varie Associazioni artistiche e culturali.
(La mostra è aperta fino al 28 febbraio 2015/ orario: tutti i giorni 7 - 21, domenica chiuso/ info: +39 328 4614240 · info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Presentazione del catalogo della mostra "L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve" a Trieste
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- Pubblicato Mercoledì, 21 Gennaio 2015 15:49
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Si presenta giovedì 22 gennaio il catalogo della mostra "L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve", l'esposizione pittorica sulla Grande guerra che sta riscuotendo notevole successo di pubblico e di critica al Magazzino delle idee di Trieste, e che si può visitare fino al 28 febbraio 2015.
Realizzata grazie alla Regione FVG, la Provincia di Trieste e la Provincia Autonoma di Trento, con l’organizzazione della cooperativa La Collina, la rassegna ospita lavori dei maggiori artisti italiani ed europei coinvolti o protagonisti della Grande guerra.
Tra le opere selezionate quadri di Otto Dix, George Grosz, Kathe Kollwitz, Mario Sironi, Giacomo Balla, Giulio Aristide Sartorio (presente in mostra con ben 11 tele), Italico Brass, Giuseppe Augusto Levis, Aldo Lugli, Arcangelo Salvarani, Giacomo Federico Quarenghi fino a Fortunato Depero, Giuseppe Scalarini (tra gli unici, veri oppositori della guerra con i suoi disegni sulle pagine dell’Avanti!, pubblicate sino all’intervento italiano e alla censura), Alberto Helios Gagliardo.
Le opere indagano nello “choc” che la guerra determinò nell’arte accademica e “alta”, così come nei furori interventisti: al fronte, i cosiddetti “pittori-soldato” cambiano radicalmente atteggiamento e pittura.
Alla mostra si accompagna un catalogo di oltre mille pagine, un volume delle “edizioni e” curato da Piero Del Giudice, che completa e definisce (con documenti, fotografie e pagine di letteratura) il progetto espositivo.
Le opere in mostra sono la rappresentazione artistica di questa tragedia, le pagine del catalogo ne sono il complemento letterario con lettere censurate, processi, ribellioni, diari di guerra, atti delle arti minori contro la guerra.
Del Giudice ha dedicato il lavoro ad Andrea Mariani (già assessore comunale alla cultura del Comune e presidente della Comunità Ebraica di Trieste, scomparso poco più di un anno fa) con cui aveva condiviso parte dell’ideazione del progetto.
Il catalogo viene presentato al pubblico giovedì 22 gennaio alle 18.00 al Museo della Comunità Ebraica di via del Monte, alla presenza dell’assessore alla cultura della comunità ebraica Mauro Tabor, la Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, l’Assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, Stefania Grimaldi della cooperativa La Collina, Piero Del Giudice curatore della mostra e del catalogo, Khaled Fouad Allam, docente di sociologia del mondo musulmano dell’Università di Trieste, il consigliere regionale Franco Rotelli e lo scrittore e critico letterario Gianfranco Franchi.
Si ricorda che la mostra è visitabile ogni giorno al Magazzino delle Idee con gli orari: lun, mar, mer :9.30 – 13.30; gio: 9.30 – 17.00 ven: 15.30 – 19.30, sab, dom: 10.00 – 13.00 / 15.30 – 19.30
Prossimo appuntamento con le visite guidate gratuite domenica 25 gennaio alle ore 11.00
“Frammenti di memorie” una mostra per dar luce alla comunità cividalese nella Grande Guerra
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- Pubblicato Sabato, 17 Gennaio 2015 13:24
Cividale del Friuli (Ud) – “Frammenti di memorie” è il titolo della mostra multimediale che racconta Cividale nella Grande Guerra a cent’anni dal conflitto. Un percorso espositivo che si aprirà sabato 24 gennaio a Cividale del Friuli, nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti, realizzato su ideazione, progetto e realizzazione della SOMSI, Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Cividale del Friuli, capofila il Comune di Cividale del Friuli e il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura.
La Grande Guerra in Friuli e sul confine e il tragico asse Cividale – Caporetto riletti in un racconto per immagini a cent’anni dal conflitto, fra le pieghe di una città in rapida evoluzione: la Cividale agricola e artigianale che, agli albori del secolo scorso, si trasformava in presidio di guarnigione e comando del fronte bellico sull’alta valle dell’Isonzo.
Visitabile fino al 29 marzo 2015, la mostra“Frammenti di memorie. Cividale del Friuli e la Società Operaia durante la Prima Guerra Mondiale” è articolata in 5 sezioni con al centro le vicende che hanno coinvolto la comunità cividalese, rilette attraverso documentazione d’archivio, diaristica, apparati iconografici e documentali spesso del tutto inediti.
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