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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

“Linee/Lines”: personale dell’artista milanese Lorenzo Taini a EContemporary

“Linee/Lines”: personale dell’artista milanese Lorenzo Taini a EContemporary

Trieste – Oggi, giovedì 9 luglio alle ore 19.00, si inaugura presso lo Spazio Espositivo EContemporary di Trieste la mostra personale del sorprendente artista milanese Lorenzo Taini.

Nella sua prima mostra triestina Taini rappresenta un insieme di opere che parlano di arte astratta con leggerezza e incisività, frutto di un unico segno, la linea. Opere nelle quali la filosofia geometrica si esprime attraverso linee regolari e non, tra solchi e rilievi, tra fili e segni, tra colore e la sua assenza. Un gesto ripetuto che diventa un segno nuovo, verso un infinito che trova però la sua fine.

L'elemento pittorico principe di queste opere è il filo e l'artista stesso afferma che la sua arte è “idea di contrasto tra segno che si scava e segno che si fa rilievo, tra linea irregolare dipinta a mano e linea regolare tesa tirando il filo sul telaio, tra cucitura e segno grafico, tra graffio e cicatrice... “. Fili tesi da paziente mano certosina che li lega alle tele stratificate di colore in cui la linea ottenuta a volte viene strappata lasciando una altrettanto sorprendente linea di colore determinando una netta divisione sulla tela grezza.

Come cita Grazia Varisco l'artista Lorenzo Taini pone “un'attenzione vivace e controllata all'intuizione di fenomeni che traduce con disinvolta sicurezza, sempre vigile, in esperienze visive bidimensionali, tridimensionali e spesso ambientali, che trasmettono il piacere dello stupore.”

La mostra sarà visitabile sino al 12 settembre 2015.

Spazio Espositivo EContemporary (Elena Cantori Contemporary) Via Crispi, 28 – Trieste

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tel.+39-3287349711
www.elenacantori.com

orario estivo: dal giovedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00 gli altri giorni su appuntamento

 

Video mapping, la realtà aumentata "invade" la chiesa di San Giacomo

Video mapping, la realtà aumentata

Udine - Può una chiesa fare da sfondo a uno spettacolo sensazionale? Se non si ritiene che un fine simile sia un peccato contro il Signore, allora la risposta è certamente sì. E la prova concreta la si è vista ieri sera, in una piazza San Giacomo gremita per la Notte e "Conoscenza in festa" e stupefatta da ciò che ha ammirato sulla facciata della chiesa lì situata.

Il countdown è iniziato alle 22, venti minuti scanditi da un orologio digitale proiettato sul frontone e dalla lancetta illuminata dell'orologio del campanile, che scorreva incredibilmente all'indietro. Solo un effetto ottico, il primo dei tanti: appena terminato il conto alla rovescia, infatti, ecco iniziare uno spettacolo a dir poco sensazionale, frutto del lavoro di Realizzata dal collettivo d'arte multimediale Delta Process, in collaborazione con Zeranta Edutainment srl per l'Università di Udine.

La chiesetta è diventata un gigantesco schermo, sul quale sono state proiettate immagini di scenari fantastici, smolecolizzazioni, esplosioni di luci e ombre che, insieme alla musica creata apposta per l'occasione, hanno provocato un tuffo al cuore degli spettatori presenti. L'effetto è stato di assoluta meraviglia, con centinaia e centinaia di nasi all'insù, per ammirare quello che stava accadendo.

Una grotta che compare all'improvviso, le statue che si animano, la facciata che sempre più velocemente si ricostruisce a nuovo e torna all'antico splendore di colori: sono solo alcuni degli effetti speciali proiettati durante la "video mapping", rendendo vera, apparentemente almeno, la realtà virtuale. Pochi minuti di continuo trasformarsi, divenire, animarsi frutto di un computer ma capace di far rimanere a bocca aperta e senza parole chiunque.

La chiesa di piazza San Giacomi si è trasformata più volte così, in queste sere di "Conoscenza in festa", in un'immensa "tela 2.0" dove le emozioni hanno trovato colore nella magia del digitale. Meglio forse dei fuochi d'artificio, perché su un edificio apparentemente quotidiano per gli udinesi l'incanto ha trovato un legame con la tecnologia: scenari di ordinario futuro.

Una monografia per Giovanni Zangrando: grande artista triestino

Una monografia per Giovanni Zangrando: grande artista triestino

Trieste - Viene presentato, domani, martedì 16 giugno alle ore 16.30 presso il Salone Piemontese di Palazzo Economo (Trieste – Piazza della Libertà,7 ) la monografia dedicata a Giovanni Zangrando (Trieste 1867-1941) curata da Daniele D’Anza e pubblicata  da Franco Rosso Editore

Il volume propone una accurata ricostruzione della vita e della produzione artistica di Giovanni Zangrando e si avvale di un accurato studio che D’Anza ha sviluppato anche attraverso un’indagine presso l’Accademia delle Belle Arti di Venezia per documentare la formazione e l’evoluzione espressiva del grande artista triestino:  decine di tavole riproducenti alcune delle opere più significative ; la catalogazione di 325 lavori redatta da Giulia Babudri; una esaustiva antologia critica e una biografia curata da Michela Zangrando Cortellini conferiscono al volume quella dimensione accademica di  testimonianza artistica e storica che ancora mancava a questo protagonista dell’arte vissuto a cavallo tra ’800 e ‘900, che studiò all’Accademia di Belle Arti di Venezia con  Molmenti e Cadorin e frequentò assiduamente a Trieste Veruda, Vietti e Wostry, e a Monaco di Baviera Raab, Wagner e Gysis.

Daniele D’Anza ( giovane ricercatore presso l’Università di Trieste e già apprezzato curatore di importanti  mostre come quella dedicata a Music al Museo Rimoldi di Cortina e a Bison presso il Museo Sartorio di Trieste, nonché autore della monografia su Vittorio Bolaffio per la CRTrieste) in questo volume traccia la figura di Zangrando con rigore scientifico ma senza trascurare l’aspetto umano, declinando una nuova dimensione della scrittura artistica, attenta al lavoro creativo ma ancorata alla contestualizzazione culturale e sociale dell’epoca in cui visse il protagonista dell’opera.

La presentazione del libro prevede gli interventi di: Luca Caburlotto (Direttore del Polo Museale del Friuli Venezia Giulia); Rossella Fabiani (Soprintendenza belle arti e paesaggio del FVG); Daniele D’Anza (autore del volume); Giuseppe Pavanello (Università degli Studi di Trieste); Alessandro Quinzi (Musei Provinciali di Gorizia).

Info: 333.8345924

  

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