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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Sale a due il bilancio delle vittime nel tragico incidente stradale alle porte di Udine

Sale a due il bilancio delle vittime nel tragico incidente stradale alle porte di Udine

Udine - Nelle prime ore del pomeriggio del 23 novembre si è verificato un incidente mortale proprio all'ingresso di Udine, all'incrocio tra viale Venezia e via Firenze. Due auto, una Fiat Bravo e un’Audi 4 station wagon, si sono scontrate.

La Fiat Bravo ha avuto la peggio: in seguito alle ferite riportate nell'incidente è morto in ospedale un altro dei passeggeri. Si tratta del cittadino originario del Kossovo Besnik Shillova.

Nell'incidente aveva perso la vita il suo connazionale Ismet Barbatovci, 43 anni, anche lui residente a Udine.

La dinamica dello schianto è ancora al vaglio della Polizia municipale. Dai primi rilievi sembra che la Fiat Bravo abbia effettuato la svolta a sinistra in via Firenze senza accorgersi dell'altra autovettura che sopraggiungeva ad alta velocità.

Sul posto, oltre alla Polizia, i sanitari del 118 ed i Vigili del Fuoco. Uno dei quattro passeggeri della Fiat è morto sul colpo, gli altri sono stati trasportati in ospedale; uno di loro, purtroppo, non ce l'ha fatta ed è morto nella giornata di domenica. Anche il conducente dell'Audi è rimasto ferito ma non in modo grave.

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: le iniziative del Comune di Udine

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: le iniziative del Comune di Udine

“Una donna uccisa ogni due giorni non è una questione di ordine pubblico, ma una ferita aperta nella società civile. Per questo occorrono, e con urgenza, iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, finanziamenti ai centri antiviolenza, campagne istituzionali e mediatiche che mettano al bando ogni giustificazione e sottovalutazione del fenomeno”.

 

C’è scritto questo nell’appello di “Scioperò delle donne”, l’iniziativa nazionale promossa in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Appello a cui anche il Comune di Udine ha aderito fin da subito organizzando una serie di iniziative proprio per riportare al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica il drammatico tema del femminicidio e della violenza contro le donne.

 

“Quest'anno, insieme con il gruppo di lavoro della Casa delle Donne – commenta l’assessore comunale con delega alla Pari Opportunità, Cinzia Del Torre –, abbiamo voluto aderire  all'iniziativa nazionale scegliendo di organizzare una serie di appuntamenti tutti incentrati sul tema della violenza. Diversi – spiega – i piani su cui abbiamo voluto intervenire e svariati i linguaggi con i quali abbiamo pensato di lanciare il nostro messaggio e dare il nostro contributo. Si va dalla firma di un protocollo che avrà l'effetto di dare un supporto concreto al servizio Zero Tolerance del Comune, all’uso del linguaggio dell’arte con una performance al Museo Etnografico organizzata grazie al contributo dell’associazione Dars e dell’assessorato alla Cultura; da un pacifico, ma significativo raduno davanti al Comune per dire tutti insieme ‘basta violenza’ fino a un’occasione di confronto per andare alle radici del problema, analizzando le disuguaglianze di genere in società e culture molto diverse e fra loro lontane”.

 

Il programma messo a punto dal Comune di Udine è quest’anno particolarmente ricco. Si parte domani, 22 novembre, alle 17 nella Casa della Contadinanza sul colle del Castello con la firma del protocollo d’intesa “Udine città libera dalla violenza sulle donne”. Il protocollo, che sarà firmato direttamente dal sindaco di Udine, Furio Honsell, prevede un accordo tra Comune, progetto “Zero Tolerance”, Cgil, Cisl e Uil di Udine e prevede una serie di interventi ed azioni concrete con interventi di informazione e prevenzione a contrasto della violenza su donne e minori. Alla firma del protocollo, per il Comune, saranno presenti anche l’assessore Del Torre e l’assessore alla Salute ed Equità sociale, Simona Liguori.

 

Sabato 23 novembre, alle 11 a palazzo Giacomelli, sede del Museo Etnografico del Friuli, invece, sarà la volta di “Con lettere purpuree”, una performance collettiva a cura di “Donna Arte Ricerca Sperimentazione” ispirata all’antico mito di Procne e Filomena ripreso nelle Metamorfosi di Ovidio.

 

Lunedì 25 novembre Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, a Udine e in contemporanea in molte piazze d’Italia, verrà organizzato un flash mob per dire ‘basta alla violenza’. Nel capoluogo friulano, l’appuntamento è sotto la sede del Comune in piazzetta Lionello alle 17 con la partecipazione di molte associazioni e realtà femminili cittadine e non solo. L’invito, esteso a donne e uomini, è quello di partecipare in massa per gridare il proprio dissenso al dramma della violenza sulle donne partecipando all’iniziativa indossando un capo o un accessorio di colore rosso.

 

Il ricco calendario messo a punto Comune si chiuderà poi giovedì 28 novembre,alle 18 alla Casa della Contadinanza. Sul colle del castello, infatti, è stata organizzata la conferenza “Asimmetrie di genere e divisione del lavoro nelle diverse società umane”. Insieme con il pubblico dialogheranno Paola Visintini, conservatrice dei Civici Musei di Udine, e Giovanni Dore, etnologo dell’Africa all’Università di Venezia.

 

Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito e rientrano nella campagna “365 NO alla violenza contro le donne” lanciata dal comune di Torino a cui ha aderito, già a suo tempo, il Comune di Udine Per informazioni è possibile contattare il PuntoInforma del Comune allo 0432 414717.

 

 

Tarvisio, arrestato un rapinatore latitante albanese

Tarvisio (Ud) - Un pericoloso latitante albanese, Ervin Jakimi, di 23 anni, è stato arrestato dalla Polizia di frontiera a Tarvisio (Udine) il 19 novembre. L'uomo è stato fermato durante il controllo dei passeggeri a bordo di un treno proveniente da Vienna e diretto a Roma.

Jakimi, destinatario di due provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dai Tribunali di Avellino e di Benevento, è componente di spicco di una banda composta da albanesi specializzata nel compiere efferate rapine a mano armata in abitazioni. Sarebbe il quinto componente di una banda che terrorizzava il Sannio.

Ervin Jakimi, senza fissa dimora, era inseguito da due ordinanze di custodia cautelare per rapina pluriaggravata, detenzione illegale di armi e altri reati emesse dai gip di Avellino e Benevento. Jakimi sarebbe uno dei banditi che avrebbero messo a segno almeno 4 rapine in villette e appartamenti del Sannio.

È accusato aver fatto parte del commando albanese in azione a Castelvenere, il 18 luglio scorso; a Solopaca, il 21 agosto; a Torrecuso, il 26 agosto; a Monteforte Irpino, il giorno dopo.

Jakimi, durante un normale controllo del passaporto, è stato fermato al posto di frontiera con l'Italia su segnalazione dei carabinieri di Benevento. Ora è rinchiuso nel carcere di Tolmezzo.

Salgono così a cinque gli albanesi arrestati. Sono Ardit Jakimi, preso a Casoria il 18 settembre scorso; Miftar Xheta, a San Marcellino il 23 settembre; e Vangjel Leka a Bari, il 27 ottobre, mentre rientrava dall'Albania; Mamhur Geca, arrestato il 7 novembre scorso sempre a Tarvisio.

La tecnica utilizzata dalla banda era sempre la stessa: armati di pistola e fucili, e bastone, generalmente in tre o quattro, entravano nelle abitazioni d'estate, approfittando delle finestre o le porte tenute aperte a causa del caldo.

Dopo aver chiuso le vittime in una stanza, sotto minaccia delle armi, si facevano consegnare oggetti in oro e contanti e poi si dileguavano su delle auto rubate.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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