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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Accertate dopo 7 anni le responsabilità dell'incidente in cui perse la vita Omar Gentili: 3 condanne

Accertate dopo 7 anni le responsabilità dell'incidente in cui perse la vita Omar Gentili: 3 condanne

Udine - Il giudice del tribunale di Udine Emanuele Lazzaro ha condannato il 29 ottobre a 4 mesi di reclusione, pena sospesa: Tullio Bratta, ex presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale della Zona Aussa Corno; Enrico Di Val, capo reparto di Udine di Rfi; Guido Porta, amministratore delegato di Serfer, servizi ferroviari, la società che eseguiva le attività di movimentazione dei carri merci da San Giorgio alla sede della Palini&Bertoli.

Erano imputati per l'incidente nel quale morì, la sera del 15 marzo 2006, Omar Gentili, di 20 anni.

Quella sera, intorno alle 23.30, il ragazzo, giunto all'incrocio della strada provinciale 80 con i binari che conducono alla Palini&Bertoli, finì con l'Alfa Romeo del padre contro uno dei carri del convoglio ferroviario che aveva occupato l'intera sede stradale.

Il giudice ha condannato i tre, in solido con i responsabili civili Consorzio, Rfi e Serfer, al risarcimento dei danni cagionati alle parti civili, concedendo una provvisionale di 90 mila euro ciascuno ai genitori della vittima e 39 mila alla nonna. Assolto un quarto imputato.

I parenti di Omar Gentili, attraverso il loro legale, avevano fatto ricorso in appello contro la sentenza resa dal giudice Faleschini che assolveva i due operatori a bordo del convoglio ferroviario. Anche la successiva sentenza era stata impugnata avanti alla Corte di Cassazione.

Nel 2011 l'inchiesta era stata riaperta, con le richieste di rinvio a giudizio per omicidio colposo formulate dal pm Claudia Danelon nei confronti degli allora vertici del Consorzio Aussa Corno, di Rfi e Serfer.

Il magistrato imputava loro, a vario titolo, l’aver consentito l’utilizzazione del sito senza la predisposizione del registro caratteristico che avrebbe previsto il divieto di circolazione notturna, senza la corretta segnaletica e in difetto di illuminazione del tratto.

I parenti di Omar Gentili, per testimoniare la loro vicenda giudiziaria, hanno pubblicato da tempo un sito web, giustiziaperomar.it, che raccoglie articoli e testimonianze

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