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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

A Pasquetta gli udinesi possono festeggiare in Giardi Grande

Piazza I Maggio, a Pasquetta il pic-nic si fa in città

Il tradizionale pic-nic di Pasquetta da quest’anno si fa in città. Giardin Grande, come da sempre gli udinesi chiamano piazza I maggio, sarà teatro di una nuova iniziativa, gratuita e aperta a tutti, che rappresenta un vero e proprio invito a vivere in modo diverso gli spazi della città. Il pic-nic cittadino è una proposta, la prima, della neonata associazione Friuliidee, che ha subito incontrato il favore e la collaborazione del Comune di Udine, che ha concesso gli spazi e che grazie alla Net garantirà la pulizia dell’area, e del Luna Park di primavera.

I giostrai, per l’occasione, proporranno infatti ingressi agevolati alle attrazioni.

Per avere diritto a uno spazio riservato a proprio nome nell’area verde della piazza, già apparecchiato con la tradizionale tovaglia a quadri bianchi e rossi, basta iscriversi, inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (o telefonando al 327-5939847), indicando nome, cognome, numero dei partecipanti e un recapito telefonico. Il pic-nic ha già una sua pagina Facebook, “Picnic a Udine”, dove è pure possibile dare la propria adesione, inviando un messaggio diretto.

“L’amministrazione comunale – spiega l’assessore alle Attività Economiche e Turistiche, Alessandro Venanzi – sta concentrando la sua attenzione sulla piazza perché deve essere considerata non solo parcheggio, ma soprattutto come punto di riferimento di ritrovo e aggregazione in città.

Esattamente come era un tempo il Zardin Grant degli udinesi. Ma non solo – prosegue – perché attivare iniziative in piazza rappresenta anche un’opportunità importante per tutte le altre realtà economiche della zona. Ringrazio per la loro preziosa collaborazione l’associazione Friuliidee e il suo consiglio direttivo, così come ringrazio i giostrai che hanno saputo accogliere e supportare questa opportunità nonostante le forti limitazioni all’installazione delle attrazioni che abbiamo voluto per poter consentire il transito delle auto. Una fruttuosa sinergia tra pubblico e privato – conclude – sempre più necessaria per offrire alla città nuove iniziative e, al contempo, supportare l’economia cittadina”.

La mattina di Pasquetta, 21 aprile, a partire dalle ore 9, tutti gli iscritti, presentandosi al punto di accoglienza, potranno ricevere un cartoccio di pane (ma anche un posacenere e il proprio sacchetto per i rifiuti) ed essere accompagnati, come in un grande ristorante a cielo aperto, alla propria “tovaglia”.

E per chi non avesse voglia di portarsi da casa il cestino con il pranzo, al centro della piazza, attorno alla fontana, saranno in funzione diversi chioschi enogastronomici che venderanno i loro prodotti: dal Ristorante il Bolognese per l’immancabile griglia al bar da Karin per le bevande e il caffè, da VinidocFriuli per un buon bicchiere di vino all'Accademia del gelato per il dolce. “L'associazione Friuliidee - spiega il presidente, Christian Vasciarelli, titolare della galleria d'arte C30 in Udine - nasce proprio con l'intento di valorizzare il nostro territorio attraverso iniziative che spazieranno dalla cultura all'enogastronomia, promuovendo realtà regionali anche poco conosciute”. E per tutti i bambini , oltre alle giostre, a ridosso della collinetta verrà delimitata un'area gioco. Non resta che sperare nel bel tempo (in caso di pioggia la manifestazione non avrà luogo).

Claudio Mezzelani riconfermato presidente Dell'associazione Teatrale Friulana

Claudio Mezzelani riconfermato presidente Dell'associazione Teatrale Friulana

Udine: l’ Assemblea dell'Associazione Teatrale Friulana del 24 marzo 2014 ospitata nel salone della Società Filologica Friulana, riconferma alla direzione dell’ATF il già presidente Claudio Mezzelani. Sono con lui rieletti per il triennio 2014/2017: Anna Pia Bernardis, (vice presidente), Marco Zamò, (tesoriere riconfermato), Paolo Sartori, (consigliere riconfermato), Fabio Zuliani (consigliere riconfermato). Esce dal consiglio direttivo, Giulio Raffin. Mezzelani, nel momento della riconferma ha chiarito alcuni punti programmatici del prossimo triennio "In un momento (lungo) di grave crisi e recessione è doveroso chiedersi chi siamo e dove vogliamo andare. Quale può essere il nostro ruolo nel panorama culturale regionale. Ci siamo tutti indignati all'annuncio dell'azzeramento dei fondi regionali, questo autunno, ma a questo moto di indignazione deve corrispondere una assunzione di responsabilità. Volendo essere pagati diventiamo dei professionisti! Come tali dobbiamo assoggettarci alle regole di mercato: dobbiamo saperci vendere, dobbiamo diventare appetibili, dobbiamo accettare di essere giudicati, dobbiamo affrontare la concorrenza... Scusate questo apparente paradosso, mi serve per chiedervi di riappropriarvi della vostra passione.

Molto spesso facciamo dipendere le nostre scelte artistiche da valutazioni economiche. La nostra libertà di scegliere quello che ci piace va salvaguardata con ogni mezzo. Uno spettacolo fatto con passione non sarà mai perdente e io sarò garante di questo. Il dovere verso il pubblico Allo stesso tempo la passione non basta. Il nostro non è un passatempo solitario. Abbiamo dei doveri verso chi ci viene a vedere. Abbiamo la responsabilità di “raccontare e insegnare”, anche con la più scontata delle farse, come vivere civilmente. Se sarò presidente, non abbasserò la guardia con gli enti, ma nemmeno con gli associati. La mia sarà una direzione fondata sulla qualità e devo assumermene la responsabilità, visto che il presidente è la “faccia” dell'associazione.

Non possiamo chiedere senza dare. Per perseguire questo intento dobbiamo presentarci sul palco con la coscienza a posto. Ognuno ha il diritto di gestire il proprio gruppo con libertà assoluta, ma nel momento in cui si mette sul mercato, deve accettarne le regole. Bisogna avere l'umiltà di riconoscere i propri limiti e approfittare di tutti gli strumenti che l'associazione mette a disposizione per migliorare la qualità del proprio lavoro. Sollecitarne altri magari, ma mai ignorarli. Confrontiamoci! Le occasioni di spettacolo devono diventare argomento di proficua discussione. Devono diventare un'occasione per contribuire ad abbattere i muri che sorvegliamo incessantemente per paura di essere derubati e che ci impediscono invece di vedere “oltre”, di allargare il nostro orizzonte e moltiplicare la nostra conoscenza. Dobbiamo pensare a una nuova Associazione Teatrale Friulana. L'ATF che voglio deve osare, deve esporsi, deve proporsi. Non per dovere economico, ma per fame d'esperienza. Per alimentare la gioia della scoperta. Per condividere l'emozione del momento creativo. L'ATF che voglio deve porsi degli obiettivi moderni e ambiziosi.

Deve ricordare la propria storia, ma guardare al futuro. Deve essere preparata, dinamica, pronta a dialogare con tutti, senza complessi di inferiorità o vuote arroganze. Deve avere idee. Possiamo collaborare a progetti di terzi, ma possiamo proporne anche noi. Senza timori reverenziali. Dobbiamo essere disponibili a stringere alleanze che possano aumentare la nostra forza contrattuale. Ma per fare questo, dobbiamo ritrovare il nostro spirito unitario, il nostro senso di appartenenza. La solidarietà e la partecipazione degli associati sono fondamentali: il consiglio direttivo guida l'associazione, ma sono gli associati a determinare il percorso. No a chi si svende, no a chi si isola, no a chi crede di essere associato solo per pretendere. Sarò vigile e intransigente!"

Le attività prossime dell’Associazione: confermato l'undicesimo concorso per testi teatrali in lingua friulana (“Concors di tescj pal teatri in lenghe furlane)”, concorso a cadenza biennale e mandare alle stampe l'edizione dei testi premiati nel 10° concorso. E' nei desiderata anche la produzione di uno spettacolo ATF che veda coinvolti tutti nostri gruppi, oltre cinquanta, sulle tre province di Gorizia, Pordenone e Udine.

Arrestati a Tarvisio quattro cittadini rumeni. Avevano all'attivo diversi furti a Villach

Arrestati a Tarvisio quattro cittadini rumeni. Avevano all'attivo diversi furti a Villach

Tarvisio (Ud) - Quattro cittadini rumeni sono stati fermati nel pomeriggio del 26 marzo dalla Polizia di Frontiera di Tarvisio, all'ingresso in Italia, dopo aver commesso alcuni furti in abitazioni oltre confine, in Austria.

Nel primo pomeriggio, tramite il Centro di cooperazione internazionale di Polizia di Thoerl Maglern (Austria), è giunta la segnalazione di una serie di furti a Villach, dopo i quali i presunti responsabili sono stati segnalati in direzione Italia a bordo di una vettura con targa bulgara.

Gli agenti della Polizia di Frontiera si sono appostati lungo l'autostrada A23 nei pressi del confine italo-austriaco e, di lì a poco, hanno inseguito e fermato la vettura segnalata. A bordo erano presenti tre uomini e una donna romeni tra i 23 e i 30 anni.

La perquisizione dell'autovettura ha portato alla luce monili d'oro tra gli effetti personali degli occupanti, coincidenti con le descrizioni pervenute dalla Polizia austriaca. I quattro sono stati quindi indagati per furto e ricettazione.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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