Muore nei boschi di Moggio Udinese una donna di 40 anni stroncata da un infarto
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- Pubblicato Lunedì, 17 Marzo 2014 17:58
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Lutto a Dordolla di Moggio Udinese. La signora Samanta Tolazzi, di 40 anni, è morta nella tarda mattinata del 17 marzo nei boschi del piccolo paese montano friulano.
Secondo quanto si è appreso, la donna sarebbe stata stroncata da un infarto mentre si stava recando da conoscenti per dare una mano nella manutenzione del bosco.
È stata subito allertata la centrale operativa del 118, che ha inviato sul luogo l'équipe medica dell'elisoccorso regionale, i tecnici del Soccorso Alpino di Moggio e i militari della Guardia di Finanza di Tolmezzo. Sul posto sono sopraggiunti anche i Carabinieri.
I sanitari hanno tentato la rianimazione, ma per la donna non c'è stato nulla da fare. Il corpo senza vita è stato riportato a valle.
Incendio nella storica villa Stefaneo Roncato. Distrutte importanti opere d'arte
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- Pubblicato Sabato, 15 Marzo 2014 18:59
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Un incendio, dalle cause non accertate, ha distrutto durante la notte tra il 14 ed il 15 marzo alcuni locali storici di villa Stefaneo Roncato, a Crauglio, nel Comune di San Vito al Torre (UD). La storica dimora del XVII secolo fa parte del percorso delle Ville Venete.
Nello spegnimento sono stati impiegati oltre venti vigili del fuoco e una decina di automezzi.
Sono andati persi dipinti dell'800, la stanza del Chiarottini e l'Alcova con particolari tempere di stile Napoleonico. Nella villa, di proprietà privata, erano in corso da alcuni giorni interventi di ristrutturazione del tetto.
Durante la I guerra mondiale la villa fu trasformata in ospedale militare e alloggio per i soldati della Terza armata comandata da Emanuele Filiberto di Savoia. Gabriele d'Annunzio vi soggiornò per lunghi periodi.
Secondo le memorie storiche fu la famiglia Stefaneo, presente a Crauglio fin dal 1677, a commissionare la realizzazione della dimora, che ha un impianto settecentesco. Verso la fine dell'800 la proprietà venne acquisita dai Pinzani e nel 1925 dai Roncato.
Nella villa, fortunatamente intatti, si trovano anche due affreschi attribuiti a Domenico Tiepolo, che vi soggiornò.
Oli esausti. Comune di Udine e Net lanciano la nuova campagna per il riciclo
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- Pubblicato Giovedì, 13 Marzo 2014 14:32
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Il Comune di Udine e la Net utilizzeranno il premio provinciale destinato ai “comuni ricicloni” per avviare una nuova campagna per la raccolta differenziata degli oli vegetali esausti. L’iniziativa, presentata oggi 13 marzo a palazzo D’Aronco, prevede l’assegnazione in utilizzo gratuito, a tutti i cittadini che ne faranno richiesta, di 3.247 contenitori da 3,5 litri per il recupero dei residui di olio vegetale da uso domestico, tipicamente per le fritture.
La nuova campagna è stata realizzata grazie al premio erogato dalla Provincia di Udine alle amministrazioni comunali virtuose nei risultati raggiunti nella raccolta differenziata. Lo scorso anno, infatti, il Comune di Udine ha ricevuto un incentivo per complessivi 10.958,97 euro grazie a una percentuale di differenziata del 53,27%. “Il riciclo e la raccolta differenziata rappresentano un indice della civiltà dei cittadini – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell – Ognuno di noi deve assumersi la responsabilità del riciclo, del riuso e del ricupero e se in questo senso Udine è in linea con gli obiettivi indicati dall’Unione Europea il merito è anche e soprattutto dei cittadini”. I contenitori per la raccolta degli oli esausti possono essere ritirati presso la sede operativa della Net, in via Gonars 44, mentre il conferimento dovrà essere effettuato presso i centri di raccolta di via Rizzolo e via Stiria. “È un circuito virtuoso che ci permette di avviare al riciclo un potente inquinante come l’olio esausto – spiega l’assessore all’Ambiente, Enrico Pizza –. Attualmente all’interno del comune di Udine vengono raccolte in modo differenziato 12 tonnellate all’anno di oli vegetali. Con questa campagna e con l’aiuto dei cittadini confidiamo di incrementare in maniera sensibile questo dato”. Al momento del conferimento il cittadino verrà premiato con un sacco da 20 litri di pregiato ammendante per giardino di torba e compost, prodotto dalle raccolte differenziate di organico della città. “È un’iniziativa che fa parte di un progetto più ampio di incremento della raccolta differenziata, che attualmente a Udine si attesta intorno al 65% – spiega il direttore generale della Net, Massimo Fuccaro –. Gli oli esausti sono sostanze molto inquinanti e pertanto riuscire a riciclarli nella produzione del biodiesel, che non essendo un idrocarburo è un combustibile pulito, o del sapone, rappresenta un’ottima opportunità per noi”. Secondo il ministero della Sanità ogni anno in Italia vengono immesse al consumo (direttamente come olio alimentare o perché presente in altri alimenti) 1.400.000 tonnellate di olio vegetale, per un consumo medio pro capite di circa 25 chili annui. “L’olio esausto che finisce nei lavandini delle nostre case rappresenta un’importante fonte di inquinamento – osserva l’assessore provinciale all’Ambiente, Carlo Teghil –. Ringrazio il Comune di Udine e la Net per aver utilizzato in un’iniziativa così virtuosa il premio provinciale per la raccolta differenziata”.
Di questa quantità si stima un residuo non utilizzato pari a circa il 20%. Ci troviamo quindi di fronte a oltre 280 mila tonnellate di olio vegetale usato che ogni anno vengono “restituite” all'ambiente, in gran parte sotto forma di residuo di fritture e quindi ricco di sostanze inquinanti. Si tratta di sostanze che hanno praticamente perso tutta la loro originale purezza e genuinità, e che sono diventate quindi un grave pericolo se disperse nell'ambiente. “Solo un corretto e controllato smaltimento dell'olio vegetale usato può garantire la salvaguardia dell'ambiente – sottolinea Pizza –. Come molti altri residui anche l'olio vegetale usato può rappresentare, se raccolto in modo differenziato dagli altri rifiuti, oltre che un vantaggio di carattere ambientale, anche una fonte di risparmio energetico perché è possibile un suo riutilizzo industriale dopo corretti processi di rigenerazione”. La dispersione dell'olio vegetale esausto è un potente inquinante che se disperso, rende sterili i terreni perché impedisce alle radici delle piante l'assorbimento di sostanze nutritive. Un litro di olio rende non potabile circa un milione di metri cubi di acqua. L'olio vegetale esausto è però riciclabile e consente la sintesi di un buon combustibile alternativo a quelli tradizionali (biodiesel). Inoltre con una specifica e complessa preparazione può essere raffinato fino a renderlo adatto alla miscelazione con olio minerale lubrificante, bitumi stradali ed emulsionanti, glicerina per saponificazione. “Va ricordato – precisa il responsabile del servizio tecnico della Net, Marco Botosso – che l’iniziativa riguarda solo gli oli vegetali e non anche gli oli minerali, che non devono invece essere conferiti con questi contenitori”.
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