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Dom11242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Udinese: moto fuori strada, muore a 45 anni

Tavagnacco (Ud) - Luca Del Mestre, 45 anni, residente ad Adegliacco, è morto sabato sera, 1° novembre, in un incidente stradale sulla provinciale 38 fra Ribis di Reana e Tavagnacco. 
 
Era in moto quando, per cause al vaglio della Polizia stradale di Udine, è finito nel fosso opposto alla carreggiata che percorreva.
Si è trattato di una fuoriuscita autonoma senza il coinvolgimento di altri mezzi.
 
Del Mestre stava procedendo in direzione di Tavagnacco in un tratto rettilineo dopo una curva. All’arrivo degli agenti della Polstrada l’uomo era già privo di vita. I sanitari del 118 hanno soltanto potuto constatare il decesso di Del Mestre.
 
Effettuate le misurazioni sulla sede stradale per riuscire poi a spiegare la dinamica dell’incidente, gli agenti della Polstrada hanno fatto recuperare il mezzo, sottoposto a sequestro.
 
 

Dramma dell'immigrazione clandestina: fermato al confine un furgone con 33 persone allo stremo

Dramma dell'immigrazione clandestina: fermato al confine un furgone con 33 persone allo stremo

Udine - La Polizia di Frontiera di Tarvisio nella mattina di mercoledì 29 ottobre ha intercettato un furgone in cui erano stipati 33 cittadini stranieri in stato di clandestinità.

Le forze dell'ordine hanno fermato e controllato, alla prima uscita dall’autostrada proveniente dall’Austria, un furgone con targa britannica condotto dal cittadino rumeno Turcu Andrei Ciprian, di 28 anni.

Il portellone posteriore dell'automezzo, un furgone adibito al trasporto di merci, era chiuso con una catena e un grosso lucchetto. I poliziotti lo hanno aperto ed hanno scoperto che all’interno vi erano stipati, in pochissimo spazio, 33 cittadini stranieri irregolari, quattro dei quali minorenni, che venivano trasportati in condizioni disumane.

I trasportati, oltre a essere ristretti in spazi impossibili, insufficientemente ventilati e senza avere la disponibilità né di cibo né di acqua, erano anche stati chiusi a chiave in condizioni che, nel deprecato caso di un’eventuale malore o di un possibile incidente stradale, avrebbero comportato un grave rischio per la loro incolumità.

I cittadini stranieri sono stati fatti scendere dal mezzo e accompagnati negli uffici della Polizia dove è stato anche condotto, in stato di arresto per favoreggiamento all’immigrazione clandestina aggravato dalle condizioni disumane con cui stava trasportando gli stranieri, il ventottenne passeur rumeno. Su disposizione della Procura di Udine, subito informata dei fatti, quest’ultimo è stato condotto al carcere di Tolmezzo.

Nei confronti dei 33 stranieri, 7 dei quali pakistani e 26 afghani, sono state immediatamente avviate, in ottemperanza al vigente Accordo di riammissione italo-austriaco, le procedure per la consegna alle Autorità di Polizia della Carinzia.

L’operazione si è sviluppata nell’ambito del rinforzato dispositivo di vigilanza nella zona del Tarvisiano, disposto dalla IV Zona Polizia di Frontiera e coordinato dal Prefetto e dal Questore di Udine, dopo il recente rintraccio di un numeroso gruppo di clandestini avvenuto, solo due giorni fa, nei pressi della barriera autostradale di Ugovizza.

Castello di Gemona: ripristino integrale in dirittura d'arrivo. Ricollocato l'orologio

Castello di Gemona: ripristino integrale in dirittura d'arrivo. Ricollocato l'orologio

Gemona del Friuli (Ud) - Dopo più di 38 anni, la ricostruzione del castello di Gemona sta per giungere a termine. Il castello subì gravi danni nel terremoto del 1976. Nel giugno 2013 era stata rimontata la campana. Il 24 ottobre 2014 è stato ricollocato l’orologio della torre. Campana e orologio hanno scandito il tempo della comunità di Gemona per secoli.

La ricostruzione dello storico edificio è stata curata da un gruppo di imprese. In particolare il riposizionamento di orologio e campana è stato curato dalla ditta Comin di Volpago del Montello (TV).

Nel corso dei restauri sono stati effettuati anche degli scavi archeologici all'interno del cortile, che hanno reso possibile ritrovare importanti testimonianze storiche: le indagini hanno portato al rinvenimento di reperti che variano dall’età del bronzo fino all’epoca napoleonica; sono state messe in luce importanti strutture murarie dell’insediamento romanico e medioevale, nonché tombe contenenti scheletri umani.

Il castello è collocato sopra all’antico nucleo storico della cittadina, sulla cima di un colle che guarda verso la vallata. Fu a lungo presidio della zona gemonese sullo sbocco verso la pianura friulana, perché si trovava alla convergenza di due importanti strade, già di epoca romana, che conducevano verso il Norico.

Oltre alla torre dell’orologio, i restauri hanno riguardato e due delle tre cerchie murate che lo racchiudevano, risalenti ai secoli XI-XIII-XIV, al cui interno troverà posto un giardino.

La cinta più alta, triangolare, contiene la torre campanaria, alta 30 metri. L’edificio che anticamente era la torre dell’orologio fu successivamente inglobato con un altro edificio e poi adattato a dimora del capitano ed in seguito a caserma e carcere.

Soddisfazione per il ripristino del manufatto è stata espressa dal sindaco di Gemona, Paolo Urbani. La cerimonia di inaugurazione ufficiale del castello restituito alla popolazione si terrà nel 2015.

Per saperne di più: www.ilcastellodigemona.it

 


castello di Gemona - lavori

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